"Uccidi me." Ripeto a bassa voce con la bocca asciutta. Lo penso veramente,insomma Sarah e Sandra hanno ancora tanto da vivere. Sandra dovrà imparare a fare la madre e Sarah ha Ryan. Tutte e due hanno un motivo valido che le tenga attaccate a questo mondo. Io,invece,cosa ho da perdere?
"Ma piccola sto facendo tutto questo per te, per farmi perdonare,non posso ucciderti." Dice Tom con in mano la pistola. È strano come sia cambiato,non l'ho mai conosciuto realmente ma dai racconti di zio sembrava un'altra persona.
"Se vuoi farti perdonare liberaci tutte." Affermo chiara e schietta. Sarah mi guarda con il trucco sbavato,Sandra evita il mio sguardo e continua a guardare in basso.
"Chiamareste la polizia." Dice iniziando ad agitarsi,a gesticolare e iniziando di nuovo a camminare.
Non so davvero come io possa uscire da questa situazione. Fino a pochi mesi fa avrei pensato che queste cose ,che mi stanno accadendo,sono solo finzioni tipo da Teen Fiction. Ora,legata a questa trave,con Tom che mi guarda con in mano una pistola,penso tutt'altro."Puoi sederti quì,papà?" Domando indicando con la testa lo spazio libero davanti a me. Quando lo chiamo "papà" lui si meraviglia,come Sarah e Sandra, non sanno che è una tattica.
Tom sgrana gli occhi e a passi lenti viene verso di me. Si siede a pochi centimetri da me."Sai papà,queste manette stringono troppo." Dico guardandolo dritto negli occhi con un'espressione docile.
"Se scappi le uccido entrambi." Dice prendendo una chiave e lasciando liberi i miei polsi che,tornati liberi,massaggio.
Mi scosto dalla trave e mi siedo di fronte a Tom con le gambe incrociate.
"Perché stai facendo tutto questo papà?" Domando piegando leggermente la testa.Lui sospira,guarda a terra e rivolge l'attenzione di nuovo verso di me.
"Ho fatto tante cazzate nella mia vita e voglio farmi perdonare da te."Mentre ascolto queste parole mi giro velocemente per assicurarmi che Sandra e Sarah stiano bene. Quest'ultima noto che è quasi sdraiata sul pavimento e sta...parlando al cellulare (?)
Facendomi più a destra cerco di coprire Sarah che,forse,sta preparando la nostra fuga.
"Potevi comprarmi un gelato." Dico ironicamente facendo sorridere Tom.
Mi giro di nuovo verso Sarah che è seduta come prima ma con una certa speranza negli occhi."Quello che cerco di dirti è che uccidendo mia madre,o mia sorella, ti farai solo odiare di più." Affermo prendendogli le mani. Non so cosa stia succedendo esattamente,ho passato così tanto tempo ad odiarlo per avermi fatto quelle orribili cose mentre ora provo quasi compassione.
"Mi dispiace veramente tanto." Dice stringendo forte le mie mani.
Continuiamo a parlare quando sentiamo dei passi pesanti.Tom si alza velocemente prendendo la pistola,la porta si apre e compaiono dei poliziotti insieme a zio Alarick. Guarda prima il fratello,poi me e dopo il grande amore della sua vita. I poliziotti tengono le armi puntate su Tom pronti a sparargli. Zio fa un passo avanti andando incontro al fratello ma i poliziotti lo fanno tornare dietro.
"Tom Biselk,posa a terra immediatamente la pistola." Grida una di loro.
Si china per posarla;fa una cosa inaspettata: se la punta alla testa."No!" Grido io alzandomi e andando verso di lui.
"Preferisco morire piuttosto che ritornare in quella fogna!" Controbbatte Tom.
Corro veloce prima che lui prema il grilletto. Lo abbraccio senza pensare a cosa potrebbe succedere.
"Ti prometto che verrò a trovarti ogni mese,ti perdono ma non farlo,ok?" Dico sussurrando all'orecchio di Tom."Lo prometti?" Dice e sento una sua lacrima incontrare la mia pelle.
Penso che non sia stato facile per lui,tutti che lo dipingevano come un mostro ma quel giorno era l'alcool a parlare per lui. Ho desiderato incontrarlo solo per prenderlo a calci,invece lo sto abbracciando,che mondo pazzo che è.
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Ti odio,ma per favore amami.
Ficção AdolescenteAbby:un nome qualunque ma non di una persona qualunque.Conoscerà Ian,un ragazzo strafottente e pieno di sé.Non hanno niente in comune eppure un enorme segreto li travolgera'.Abby ha perso la madre in giovane età e il brutto rapporto con il padre inf...