"Senti Ian..." Inizio a dire,sono calma e cerco di calmare anche lui che con le mani nei capelli e gli occhi iniettati di sangue non fa che andare avanti e indietro e guardarmi. So come si sente in questo momento più o meno. Gli adolescenti prendono poco sul serio la famiglia ed anche per me all'inizio non era importante ma la famiglia è l'unica certezza che si ha. Quando scopri che hai vissuto vari anni in una bugia la caduta è inevitabile.
"Senti Ian un cazzo. Tu lo sapevi e non mi hai detto niente. Avrei preferito saperlo da te piuttosto che da quel coglione di Ryan." Dice puntandomi il dito contro. Ha ragione,avrei dovuto dirglielo, come zio avrebbe dovuto dirmi tutto. Eppure una cosa non mi è chiara. Perché Ryan ha deciso di dirgli tutto e ha interpellato anche me?
"Stavi picchiando Ryan per questo?" Domando restando calma ma intanto ho paura, non ho mai visto Ian in queste condizioni e il fatto che mi ha fatto male fisicamente mi mette ancora più paura.
"Si...non ci ho visto più. Diceva che io e lui eravamo amici, poi io l'ho abbandonato e che gli avevo portato via quasi tutto. Cazzate su cazzate..." Dice questo continuando a camminare, freneticamente, agitato.
"Ed ora cosa dovrei fare? Andare dai miei e dirgli che ho scoperto tutto? Che voglio sapere chi sono i miei genitori biologici?" Domanda più a se stesso che a me.
"Meriti di sapere la verità." Cerco di consolarlo in qualche modo e nella sua reazione vedo tanto la mia di pochi giorni fa.
"Se tu me lo avessi detto prima non sarei in questa situazione ora. Sarei stato più calmo e più lucido ma ovviamente Abby la stronza deve avere sempre un vantaggio sulle persone." Controbbatte. Si avvicina e mi stringe tutte e due le braccia facendomi male. Le sue dita vanno così a fondo tanto scavare nella pelle e toccare le mie ossa.
"Ian...mi stai facendo m-male." Dico a denti stretti per il dolore.
Come se qualcosa in lui si fosse sbloccato mi lascia immediatamente mentre io mi massaggio il punto dove sono state le sue mani.
"AVRESTI DOVUTO DIRMELO!" Urla davanti al mio viso in prenda al panico.
"Non era il mio compito Ian. Era compito dei tuoi genitori." Dico accarezzandogli un lato del viso tentando di calmarlo. Per un nano secondo i suoi occhi si fanno più dolci e vedo con la coda dell'occhio un movimento della sua mano intenta ad avvicinarsi alla mia. Poi ritorna la bestia di prima.
"Mi fidavo di te." Commenta allontanandosi da me come schifato e lasciando la mia mano nel vuoto.
"Non devi fidarti di nessuno, pensavo lo sapessi, neanche della tua famiglia."
"Cerchi di pararti il culo con tutte queste scuse ma anche tu sai che hai sbagliato. Ma sei troppo orgogliosa,troppo permalosa,troppo menefreghista,troppo stronza,e chi più ne ha più ne metta. Tu fai finta di piacerti così come sei, ma guardati intorno Abby! Non hai nessuna amica,neanche Ryan vuole parlarti più e la verità è che non sei voluta andare al ballo perché sapevi che saresti rimasta in disparte. Nonostante tutti questi tuoi difetti però avevi me! E mi hai appena perso." Mi dice con il petto in fuori tutte queste cose, come se finalmente si fosse tolto un peso. La mia pazienza ha un limite e non permetto a nessuno di insultarmi così.
"Tu non sai un cazzo di me Ian. E tranquillo dicendo queste cose sei tu che hai perso me. Ho cercato di proteggerti non dicendoti niente e tu mi ripaghi così?" Alzo la manica della maglietta e gli faccio vedere il livido viola che lui mi ha procurato.
Viene verso di me e cerca di toccare il livido come se si fosse reso finalmente conto di ciò che ha fatto.
"Non toccarmi!" Dico
"Mi dispiace." Dice ed è dispiaciuto davvero tanto e mi ricorda il litigio in Thailandia.
"Dispiace anche a me sapere che pensi tutte queste cattive cose sul mio conto." Dico calmandomi al suo "mi dispiace."
"Anche io ho sbagliato a non dirti una cosa..."
"Cioè?" Domando incuriosita sedendomi sulle scale della scuola. Aspetto una sua risposta e intanto fisso i suoni occhi blu in contrasto con i suoi capelli scuri come i miei.
"È colpa mia se Ryan non ti parla più. Gli ho detto del bacio." Dice tutto velocemente sperando che io non lo possa capire e invece capisco e come.
"Come. Hai. Osato." Rispondo alzandomi lentamente solo per fare una sfuriata subito dopo. "Hai idea di quanto io sia stata male solo perché Ryan non mi rivolgeva più la parola?! E questo solo perché?! Perché tu hai deciso di dirgli di quel stupidissimo bacio che non è stato niente per me. Hai rovinato la mia amicizia con lui Ian." Dico e questa volta sono io a portargli il dito contro.
Ryan avrà pensato che sono una poco di buono, avrà pensato che non gliel'ho detto perché quel bacio aveva significato fin troppo...
"Mi dispiace." Continua a dire lui.
"Sai solo dire questo?!"
"Abby..."
"Vattene via, non voglio vederti mai più."
"Abby..."
"IO TI ODIO!"
Dico tutto con rabbia e senza pensare alla conseguenze che le mie parole avrebbero portato. Queste furono le ultime parole che mi scambiai con Ian.Due mesi dopo
E questo grande dolore al petto non vuole andare via. Continua a far male. Continua a crescere. È l'errore più grande che io abbia mai fatto, allontanarlo così. Non c'è più nessuno pronto a farmi sentire viva. Né Ryan...Né Ian. Tutti e due mi evitano,tutti e due non vogliono più parlarmi. La cosa più brutta è che non ho nessuno da incolpare. Solo me stessa.
Io.
Io.
Io.
Io sono uno sbaglio.
Anzio,io sono lo sbaglio.
Non ho più voglia di fare niente. Non voglio andare a scuola. Non voglio andare in palestra perché Ian non c'è più. Non voglio guardarmi allo specchio. Non voglio vivere.
Dove è finita quella ragazzina che pensava che la depressione fosse esibizionismo? Quella ragazzina è diventata depressione.
Ryan non mi manca così tanto ma Ian...Dio se mi manca Ian.
Mi mancano le sue battute. Le sue mani. I suoi rimproveri. La sua voce. Tutto. E forse...non so che sentimento provi per lui so solo che senza Ian non riesco a stare. È questo l' amore?
Guarda come sei ridotta Abby...sei così fredda come la neve sulle strade, così fredda che nessuno vorrebbe toccare. È mia la colpa.
Mia.
Mia.
Mia.
Non pensavo che tutto avrebbe portato a questo, non pensavo di essere innamorata di Ian. Se sapevo fosse successo questo gli avrei detto che ha fatto bene a dire del bacio a Ryan, e l'avrei baciato se solo avessi potuto immaginare tutto questo.
La cosa più brutta è che il nostro è stato un addio improvviso. Ho cercato di sistemare le cose ma Ian è come sparito dalla faccia della terra. Non risponde alle mie chiamate, non viene più in palestra, non si fa vedere più a scuola ed ora Sarah è tornata a fare la bastarda con il suo nuovo fidanzato: Ryan.
Tutti sono andati avanti. Soltanto io no. E non voglio. Voglio soltanto tornare indietro. O non esserci affatto in questo mondo.
Sono stanca di perdere persone: mia madre, mio padre, Ian, me stessa...
Soltanto voglio che qualcuno mi ami. Come bisogna essere per farsi amare? Mi sento così sola dentro, per ragioni a me sconosciute...
Provo a scappare dalla sua mancanza ma è come se rimbobasse dentro di me. È grazie a lui se ho cominciato a vivere ed è colpa sua se sto continuando a morire.
E il petto continua a far male.
Quanti pugni dovrò prendere prima di ricevere una carezza?
È che basta una cazzata per scatenare l'inferno, ed io ho sempre un accendino in mano. Mi accorgo di aver bisogno di affetto e respingendo tutti non lo avrò. Ma io non voglio l'affetto di "tutti",io voglio lui, Ian.
Devo incolpare me stessa,quel giorno avrei potuto mordermi la lingua. Io non avevo mai odiato nessuno come ho odiato lui quel giorno, e non ho mai amato nessuno come sento di amare lui adesso.
Mi chiedo se in questo momento anche io manco a lui, se quando dicono il mio nome lui si gira a cercarmi,se anche lui è pentito degli sbagli che ha fatto, se anche lui fissa il mio numero sperando in una mia chiamata.
E il petto continua a far male.
Non sono stronza,non sono fredda, sono innamorata e anche tanto.
E le corde che mi tengono legata alla trave di legno mi fanno male al petto.
Ed ecco, mentre penso a tutto ciò mi chiedo ancora come Tom,mio padre,che è di fronte a me e mi guarda, abbia fatto a prendermi.Spero di non aver fatto l'ultimo pezzo troppo depresso lol comunque spero che abbiate capito che Abby è stata catturata da Tom. Mi sono affezionata tanto a questa storia e soprattutto a voi e mi dispiace che tra due capitoli tutto finisca. Ebbene si. Dato che dovrò scrivere gli ultimi capitoli vi chiedo un po di pazienza perché vorrei farli più belli e mi prenderò qualche giorno di tempo. Dopo di ché, tutto il mese di agosto lo passerò a modificare i capitoli di Innamorata di Quel Sorriso perché non si leggono i dialoghi. Modificherò anche questa storia correggendo un po di orrori e a settembre mi dedicherò a una nuova storia che vorrei fare più strappalacrime. Quanti mi seguiranno?
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Ti odio,ma per favore amami.
Teen FictionAbby:un nome qualunque ma non di una persona qualunque.Conoscerà Ian,un ragazzo strafottente e pieno di sé.Non hanno niente in comune eppure un enorme segreto li travolgera'.Abby ha perso la madre in giovane età e il brutto rapporto con il padre inf...