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Allora, cosa mi metto? A:vestito corto rosso B:vestito lungo nero C:jeans e casacca.

Con il vestito rosso sembrerei una prostituta. Il vestito nero mi abbassa. Con i jeans invece non sarei né troppo elegante e nè troppo banale. Oh che sbadata scusate, dimenticavo di dirvi per quale occasione! Oggi esco con Ryan. Contenta? Si. Immagini un altra persona al suo posto? Forse...

Mi guardo allo specchio, pronta, quanto mi mancano le mie felponee maschili. Posso bastare, da 1 a 10 mi darei 6. Tutto è pronto, tranne una cosa. Ho dimenticato di chiedere a papà se posso uscire, questa è la cosa più difficile. Vado in soggiorno. "perché sei vestita così? " papà alza gli occhi dal computer soltanto per squadrarmi.

"Oggi è il compleanno di una mia amica, posso andarci? " chiedo pregando che mi dia il permesso.

"Dove si fa? A che ora è? Come si chiama? La sua famiglia? Chi ti accompagna? Ci sono alcolici?" solite domande che fa per farmi uscire.

"A casa sua. Tra cinque minuti. Mi accompagna lei. Si chiama... Sara. E' molto umile. No perché ci sono i suoi" dico rispondendo alle sue domande. Ops ehm ho detto un po di bugie. Papà mi guarda, scruta i miei occhi per vedere se c'è un inganno.

"Hm ok puoi andare" mi congeda a malincuore. "Grazie papà" dico e lo saluto andando verso la porta.

Scendo nel viale aspettando Ryan. Una mia vicina esce dal cancello "Beatrice" la saluto io. "Bianca" mi saluta lei. No aspettate, come mi ha chiamata? Bianca? Beh in effetti non ci frequentiamo quindi non sa il mio nome. Ma scusate, ho una faccia da una che si chiama Bianca?? La squadro, beh è bellissima. Capelli biondi curati, vestito wow, scarpe da far svenire. Poi mi paragono:capelli piatti, maglia banale, Nike molto vissute. Se prima mi davo 6 adesso mi do un 3. Mentre la mia autostima cala,Ryan con la sua macchina si ferma davanti me. "Non pensavo avessi la patente" dico entrando in macchina.

"Faccio l'ultimo anno ti ricordo" dice lui sorridendo. Oh già.

"A che ora devi rientrare?" domanda mentre fa retromarcia.

"Alle nove e mezza" dico fissando la strada.

Mi giro e lo scutro, i suoi capelli biondi sono più scuri con il gel. Ha una camicia e una giacca. Molto più elegante lui di me penso imbarazzata.

"Che dici se andiamo al cinema? O vorresti andare da un altra parte?" dice lui fissando per la prima volta i miei occhi. "Ehm ok, fai tu".

Dopo di chè silenzio. Silenzio e sospiri imbarazzati. Arriviamo al cinema e paga lui il mio biglietto. Sinceramente non so nemmeno quale film guarderemo, e non so neanche perché ho accettato. Ryan mi conduce ai nostri rispettivi posti. La luce cala e il film inizia. No fermi un attimo, mi ha portato a vedere veramente questo film? Un altro ragazzo mi avrebbe portato a vedere un film horror oppure d'azione. Invece Ryan mi ha portato a vedere Colpa delle Stelle (e adesso potete gridare ragazzi). E' questo che lo distingue dalla massa, già il fatto che abbia scelto me lo differenzia.

"Mia cugina lo ha visto e ha detto che è bello perciò ti ho portato qui" bisbiglia in modo che nessuno si infastidisca.

"Ti rendi conto che sei l'unico ragazzo qui?! " dico ridendo.

"Beh meglio, così nessun ragazzo ti guarderà" dice improvvisamente serio. Lì rimango sbalordirta. Solamente fisso i suoi occhi chiari.

'se mi bacia muoio' penso. Il mio respiro è irregolare, forse imbarazzata, forse perché so certamente che non sono il tipo di nessuno. Purtroppo decide di risparmiarmi e si gira dall'altra parte, indifferente, dubbioso. Torno a fissare lo schermo e divento sería anche io. "Tu avresti fatto come Hazel?" domanda Ryan, vi confesso, non sono stata molto attenta al film quindi non so a cosa si riferisca. Nota la mia faccia strana e continua "Avresti cercato di allontanare Augustus? Oppure avresti subito ceduto?" un ragazzo che fa conversazione, guardandomi negli occhi. Beh uno da sposare direbbe ogni madre.

Ti odio,ma per favore amami.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora