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Non ricordo precisamente come sia finita qui...ricordo soltanto che stavo camminando a testa bassa,con le cuffie nelle orecchie,mi stavo dirigendo su una scogliera per stare un po da sola con i miei pensieri. Poi un mano mi ha tappato la bocca,pensavo fosse Ian,speravo fosse Ian. Dopo questo buio totale.
Le manette che mi tengono legata alla trave di legno mi solcano i polsi,ricordandomi vagamente il tipo di dolore che provai quando Ian,in prenda alla rabbia,strinse le dita sulle mie braccia.
L'uomo davanti a me mi fissa,non somiglia alle foto dell'uomo barbuto che trasmettavano in tv o che io ricordavo. La barba lunga come i capelli e l'odore di alcool sembra sparito.
Si china e mi sfiora una guancia con la sua enorme mano. Il mio battito accellera e nelle mie vene una dose di pura paura è stata iniettata.
Mi volto dall'altro lato bruscamente in modo che lui non mi possa più toccare.
"Sai chi sono?" Dice parlando per la prima volta. I suoi occhi fissano i miei e guardandoli noto che sono della mia stessa forma. Mi infastidisco per questo,non voglio somigliare a questo uomo.
"Tom." Rispondo alla sua domanda con un filo di voce mentre cerco di restare calma il più possibile e fare pensieri ottimisti. Tranquilla Abby,qualcuno ti troverà e ti porterà via.
"Nonono." Dice facendo crescere in me un enorme dubbio. "Chiamami papà."
"Non dopo ciò che mi hai fatto." Ribatto a denti stretti. Guardo a destra e a sinistra per vedere se è possibile fuggire di qui. Solo cemento tranne la parete destra che presenta una porta chiusa.
"Ti è piaciuto,ammettilo." Sorride e mi schifo ripensando a tutti quei ricordi.
Si avvicina di più e gli sputo in faccia. Ho paura,molta.
Sembra contrariato ma riesce a mantenere la calma e aggiunge "Anche se non lo vuoi ammettere hai il mio stesso carattere."
"Come hai fatto a trovarmi? Zio Alarick ha detto che te ne eri andato." Perché sono stata così stupida? Dovevo immaginare che non si sarebbe dileguato così facilmente.
"Oh, il mio caro e dolce fratellino." Dice ironicamente ma non rispondendo alla mia domanda...
Si allontana e va verso la porta,si gira verso di me, mi guarda e sfodera un sorriso alla Joker.
"Ti ho portato una sorpresa...anzi,diciamo due."
Apre la porta,allunga la mano ed io prego che tutto questo finisca in fretta. Dalla porta esce...Sandra?
Ha le mani legate, i capelli in disordine e lo scotch sulla bocca per impedirle di urlare. I suoi occhi spaventati incontrano i miei ed io inizio ad agitarmi per rompere quelle stupide catene ed andare incontro a mia madre.
"Mamma!" Riesco ad urlare continuando ad agitarmi su quel pavimento duro come la pietra.
Tom le toglie lo scotch e le permette di parlare prima di legare anche lei dall'altro lato della stanza.
"Ti ho sempre voluto bene,perciò hai bisogno di sapere la verità." Dice Tom guardandomi. Se mi ha sempre voluto bene perché sta facendo tutto ciò?
"Tom non farlo!" Urla Sandra prima che Tom si avvicini di nuovo alla porta ed estragga...Sarah?
Anche lei è legata ed ha lo scotch sulle labbra. Tom glielo toglie e Sarah scoppia in lacrime sciogliendo la matita e il mascara nero. La lega vicino alla porta mettendola via da Sandra e da me.
"Allora...vuoi raccontare tu la verità o inizio io?" Domanda Tom a Sandra che fissa sia me che Sarah.
Sta zitta, con le ginocchia attaccate al petto e l'aria fragile. Perciò Tom inizia a raccontare.
"Perché vi ho rapite?" Comincia andando avanti indietro. Respiro piano preparandomi a un nuovo colpo psicologico. "Sono sempre stato sorclassato da mio fratello Alarick, lui era più maturo, era più responsabile, era più educato insomma...era tutto più di me. Per questo non sono favorevole alle preferenze sui figli. Ho sbagliato con te,Abby,questi anni in prigione mi hanno aiutato a capire come devo fare per farmi perdonare da te e l'ho capito solo quando sono scappato e sono venuto in questa città. Tutto ciò che ho fatto ad Abby lo farò a te,Sarah." Sorride compiaciuto mentre io urlo dentro.
Sandra e Sarah piangono,disperate, proprio come me. Perché dovrebbe farlo a lei?Perché proprio a Sarah?
"Lei non c'entra niente! È solo un problema tra me e te!" Grida Sandra facendo girare Tom dalla sua parte.
I miei genitori biologici,insieme nella stessa stanza...potevamo essere una famiglia ma non è stato così.
"Hai sempre preferito Sarah ad Abby,è per questo che proprio non riesco più a sopportarti." Dice Tom apparentemente calmo. Dopo aver detto tutte queste parole le tira una schiaffo, la faccia di Sandra è un misto di dolore ed incredulità e il suono dello schiaffo echeggia in tutta la stanza.
Sarah piange in quell'angolo ed io provo ancora più odio per Tom.
"Cosa c'entra Sarah ora?" Dico strafottente togliendo l'attenzione da Sandra.
La faccia di Tom è sorpresa,quasi sconvolta.
"Lei non sa?" Domanda Tom a Sandra indicandomi.
"Nessuno delle due sa." Risponde sottovoce Sandra.
"Ooh...bene Abby. Tua madre ti ha dato alla luce bla bla bla ti ha amato bla bla bla ma non abbastanza. Ha sempre voluto il meglio per te;non è bastato;quel giorno,quando ti ha dato alla nascita non ha raccontato tutta la verità. Nemmeno a me che ero il suo fidanzato, ho scoperto questo solo pochi mesi fa... Sandra aveva in grembo due bambine, Abby e Sarah. Quest'ultima l'ha data in adozione a una famiglia benestante dicendo di averla persa. È ritornata e si è fidanzata con il fratello adottivo di Sarah solo perché voleva tornare da lei. Non ha mai pensato a te,Abby, ma io si. Ti capisco. Non ti ha mai scelto nessuno, nemmeno i tuoi genitori ed ora voglio ripagarti. Chi vuoi che uccida? Tua madre che non ti ha mai cercata o tua sorella che ti ha sempre umiliata?"
Le sue parole di impatto forte distruggono moralmente tutti. Fisso Sandra negli occhi accusandola silenziosamente e lei piange di più. Non dice uno "scusa",niente.
Sarah è sconvolta, non fa altro che guardare prima me e poi Sandra e poi Tom,la sua vera famiglia. È come se un carrarmato fosse appena passato su di te. Io somiglio più a Tom fisicamente mentre Sarah ha le labbra delicate di Sandra.
Sarah, mia sorella... Sandra,mia madre... Come può credere che io le voglia morte?
Anche se non ci sono mai state per me non sono così lurida da farle uccidere solo per salvarmi la vita,alla fine sono la mia famiglia. Voglio solo che tutto questo finisca...
Sono passati circa due minuti dalla domanda che mi è stata posta,non voglio rispondere ma Tom spazientito tira fuori una pistola,la carica e spara nel vuoto per farci capire che fa sul serio.
Il rumore è orribile. Il rumore di tutto ciò: il rumore delle grida di Sandra,delle lacrime di Sarah,delle risate di Tom.
"Devi decidere Abby,altrimenti lo farò io." Mi incita Tom caricando nuovamente la pistola.
Apro la bocca per rispondere a denti stretti "Uccidi me."

Questo è il penultimo capitolo,poi ci sarà l'ultimo e in fine il prologo. Sono dispiaciuta che questa avvenutura con voi si stia per finire.
Vi aspettavate che Sarah fosse la sorella di Abby?
Ringrazio veramente tutti voi che nonostante tutto continuate a leggere questa storia.
All'ultimo capitolo

Ti odio,ma per favore amami.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora