Capitolo 23

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Amalia P. O. V.

Entriamo nel bosco di fretta e quello che vedo mi fa gelare il sangue nelle vene, lupi stesi a terra chi morto chi ferito, uomini e donne probabilmente medici che medicano i feriti e avvolgono i corpi ormai senza vita di alcuni lupi. Inizio a correre per raggiungere il prima possibile la casa branco seguita da tutti gli eserciti non ascoltando ne Rick ne i nonni che mi intimavano di fermarmi e di camminare al posto di correre dato lo stato in cui mi tro, non faccio in tempo neanche a dirgli qualcosa che mi ritrovo sulla groppa della lupa di Diana e difianco la lupa di Clarissa. Diana corre ancora più veloce fino a che non vediamo più nessuno  dell'esercito delle sirene dato che le cecaelie aiutate dai loro tentacoli riescono a stare dietro alle due lupe che non rallentano la loro corsa neanche per un istante. Più ci avviciniamo al centro del bosco più l'odore di sangue  e i rumori della battaglia si fanno più insistenti e forti. Le lupe velocizzano la corsa quando in lontananza vediamo la battaglia io preparo il mio arco e scocco una freccia a un mostro che stava strangolando con le sue grassoccie mani un lupo che cade a terra rivolgendomi uno sguardo di gratitudine per poi rituffarsi nella mischia. Lancio uno sguardo di intesa a Clemente che capendo il messaggio da il permesso di attaccare al suo esercito mentre lei prende me con uno dei suoi tentacoli mentre Diana e Clarissa partono andando incontro a quelli che riconosco essere  i lupi dei miei fratelli che quando le vedono le saltano addosso atterrandole e iniziare a leccare i loro musi lupini per poi alzarsi insieme a loro e attaccare i mostri che si erano radunati attorno a loro. Uso la mia perla e creo nella mia mano un microfono cambiando le mie vesti e canto la canzone "Concerto d'amore" intanto che Clemente inizia ad attaccare tutti i mostri che incontriamo sul nostro cammino. Arriviamo davanti all'entrata della casa branco appena finisco di cantare la mia canzone, arrivano tutte le sirene che si lanciano all'attacco e il vecchio Nemi compare vicino a me.

Ne:"buongiorno principessa penso che io dovrei andare all'infermeria di questo posto giusto?"annuisco e lo invito a seguirmi nella casa branco, ogni passo diventa più difficile mano a mano che ci avviciniamo all' infermeria dato che i corpi di lupi feriti sono sparsi qua e la per il pavimento e sui divani del salotto. Entriamo in infermeria e vedo una cosa che mi fa gelare il sangue nelle vene, Sascha e Coco sono distese sul letto con le labbra viola e numerose chiazze nere sul corpo. Solo una cosa puo' ridurre le sirene in questo modo ed è un veleno che si trova solo nelle profondità della fossa delle marianne che per la quantità di squali e pesci pericolosi vari e quel veleno per questo è quasi inpossibile riperire.

Io:"Nemi dimmi che tu puoi curarle perfavore"annuisce e si dirige verso un banco su cui ci sono oggetti vari per creare miscele e pozioni e inizia a mescolare e ridurre varie alghe e coralli insieme, anche se penso nongli serva prendo una boccietta e ci verso dentro un po' d'acqua creata dalla mia mano.

Esco dall'infermeria e mi abbasso ad aiutare a curare una ferita abbastanza profonda di una delle poche donne presenti nelle prime linee dei lupi. Appoggio le mie mani sopra la ferita presente sulla sua pancia, concentro l'energia sulle mie mani e da li ne esce una luce bianca che inizia a richiudere la ferita, la lupa mi ringrazia le faccio un segno con il capo e poi riprendendo il mio arco esco dalla casa branco e inizio a scagliare frecce contro tutti i nemici mentre con lo sguardo cerco di intravedere il manto del lupo del mio compagno.

La sirena e l'alpha (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora