Capitolo 27

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Amalia P. O. V.
Mi sveglio a letto e la cosa bella é che non mi ricordo di esserci tornata dopo essermi addormentata sul divano, mi giro dall'altra parte del letto e vedo il mio compagno addormentato con un viso corrucciato. Gli accarezzo la guancia e decido di lasciarlo dormire mentre io mi alzo dato che devo aiutare ad allenare i lupi, mi faccio una doccia e poi mi vesto e lego i miei capelli in uno scignon scompigliato mettendomi poi un paio di stivaletti bianchi.

Prima di andare all'addestramento faccio un salto in cucina e prendo una brioche appena sfornata e dopo aver ringrazziato i cuochi esco dalla porta di servizio

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Prima di andare all'addestramento faccio un salto in cucina e prendo una brioche appena sfornata e dopo aver ringrazziato i cuochi esco dalla porta di servizio.
Vado al campo di allenamento dove trovo tutti i ragazzi e ragazze che solo il giorno prima mi avevano dato la loro disponibilità ad allenare con me i lupi selezionati. Mi avvicino a loro e insieme decidiamo di dividerli in gruppi, chi affronterà noi sirene e tritoni nel nostro elemento nella piscina della casa branco, altri invece ci affronteranno  corpo a corpo immersi fino alle ginocchia nell'acqua, altri invece verranno con me e faranno esclusivamente tiro con l'arco, questi saranno esclusivamente i ragazzi e le ragazze più giovani, non voglio metterli in pericolo mandandogli in prima linea a combattere contro i mostri più forti di Gaito.
Dopo averli divisi in gruppi ci dividiamo anche noi e due ragazze vengono con me mentre gli altri 20 si dividono con i gruppi. Vado con i ragazzi del combattimento corpo a corpo e in una piscina che avevamo svuotato faccio comparire 50cm di acqua e poi dopo aver raccolto da terra il mio arco andiamo davanti al confine del bosco e faccio un esempio di come si tira le frecce tramite l'arco e il punto preciso dove generalmente bisogna colpire i mostri per ucciderli dato che non tutti hanno il cuore al centro del petto. Dopo aver passato quasi 5/6h a insegnare ai/alle ragazzi/e a tirare con l'arco  decido di andare in casa a prendere in cucina i panini che avevo chiesto di preparare la sera prima per tutti quelli che si allenano. passo dalla piscina con il carrello e richiamo tutti a mangiare, mi fermo a parlare per poi passare a quelli del combattimento corpo a corpo e succede la stessa cosa. Vado infine dai ragazzi che ho allenato fino a qualche minuto prima e loro tutti contenti si sono messi a mangiare con la consapevolezza che a breve avrebbero ricominciato ad allenarsi....

Qualche ora dopo....

Abbiamo finalmente finito di allenarci e io sono veramente stanca, dopo aver  salutato tutti e averci dato l'appuntamento la mattina dopo alla stessa ora di questa torno nella mia camera dove trovo il mio compagno con esclusivamente un asciugamano legato in vita. Mi copro il viso con le mani e sono sicura di essere un peperone in questo momento, dalla bocca di Stephan esce una risata fatta con il cuore.

Stephan:"non coprirti amore, devo ricordarti che mi hai già visto nudo e lo dimostra il frutto del nostro amore che cresce nel tuo  ventre" mi sembra giusto ma mi fa ancora un certo effetto.

Io:"si lo so ma mi fai ancora un certo effetto dopo tutto questo tempo" sorrido e mi alzo in punta di piedi baciandolo, lui approfondisce il bacio e mi solleva da terra per poi farmi sedere su di lui che si era precedentemente seduto sul letto. Quando si stacca da me si sdraia sul letto con me sopra e io scivolo sul lato appoggiando la testa sul suo petto.

Stephan:"ti ricordi niente di quello che è successo ieri sera dopo che ti sei addormentata?" lo guardo strana e penso che la mia espressione facciale parli da se ma giusto per chiarire..

Io:"cosa dovrei ricordarmi scusa, non mi pare che una persona possa capire cosa succede intorno a lei quando dorme" mi guarda come per dirmi di essere pazza ma io non mi ricordo che sia successo chissà che cosa, non mi ricordo nemmeno di essermi svegliata durante la notte.

Stephan:"tu stai scherzando vero!? ti sei svegliata nel bel mezzo della notte proiettando dagli occhi direttamente sul muro una specie di mappa di una grotta subacquea, più che una grotta però sembrava un labirinto" sbarro gli occhi, non mi ricordo niente di tutto ciò e lui a darmi conferma di ciò che ha detto mi da in mano il suo telefono con una foto della mappa che a quanto pare avrei proiettato sul muro del salotto comune. Sto per rispondergli ma un dolore mi pervade il corpo e un licquido mi scorre sulle cosce andando a bagnare il letto.

Io:"amore sai che ti amo ma riprenderemo il discorso più avanti, chiama un fottuto medico che mi si sono rotte le acque" lo vedo sbiancare dalla testa ai piedi e correre alla velocità della luce fuori dalla stanza andando a chiamare un medico, dopo pochi minuti torna con il medico al seguito che lo fa inseguito uscire. mi fa stendere bene a pancia in sù sul letto e allargare le gambe piegandole, ora inizia il parto e spero vada tutto bene....

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Ciao scusate il ritardo nella publicazione del capitolo ma ho avuto da fare con la scuola, tra i compiti e le video lezioni sono stata molto impegnata. Spero che il capitolo vi piaccia apresto.
Se vi va fatemi sapere come state e come state passando questa quarantena.





La sirena e l'alpha (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora