"Naturas expelles furca" recita un verso di Orazio. "Potrai scacciare la natura con la forca."
Iole, purtroppo, sa bene che in queste poche parole si può riassumere tutta la sua vita: sempre la stessa ansia di vivere o di lasciarsi morire, sempre le...
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"L'unica cosa che potete fare è aspettare: tempo qualche accertamento e poi gli verrà inviata la querela."
Forse Iole aveva visto fin troppi film polizieschi in cui il cattivo veniva subito ammanettato e portato via, segregato per la salvezza di chi gli stava intorno, per non rimaner delusa dalla frase con il cui carabiniere aveva salutato lei e Noemi. Era stato fermo e gentile e aveva ascoltato con attenzione tutto ciò che gli avevano raccontato, aiutandole a compilare il modulo per la querela, ma alla fine non aveva potuto far molto di più che rassicurarle e mandarle a casa.
Avevano aspettato che accadesse qualcosa, che arrivasse loro una qualche comunicazione con l'annuncio che il lento meccanismo della giustizia si era messo in moto, ma nella settimana successiva alla visita in commissariato non era accaduto nulla che potesse ravvivare le loro speranze.
Forse era per quello che, alla fine, si erano convinte a lasciare da parte la spasmodica ricerca di un qualsiasi segnale solo per qualche ora, spinte dall'invito con cui Lorenzo aveva ricordato a Iole del concerto davanti al Politecnico. Chi cantasse, poi, non lo sapeva quasi nessuno, ma era solo una scusa per ritrovarsi tutti in piazza Leonardo la sera a divertirsi il più a lungo possibile.
"Quindi tu sei un amico di Marco."
C'era qualcosa d'incredibile nel fatto che la voce di Noemi fosse ancora capace di suonare così leggera, con un pizzico di aria inquisitoria, nonostante tutto ciò che le era successo.
"Ammetto le mie colpe" borbottò Lorenzo, alzando le mani in aria e appoggiandosi alla panchina. "Però io non sono un ingegnere."
"Sei solo un architetto, il che è anche peggio."
"Disse la signorina fisica pura e disoccupazione..."
"Ehi!" Noemi tirò uno schiaffo sul braccio sinistro del ragazzo, ridacchiando divertita. "Non darci delle disoccupate: guarda che da McDonalds c'è sempre spazio per fare la cassiera."
"Di solito non sono quelli di filosofia che finiscono lì?"
Iole si trattenne dal ridere, portando invece le mani sui fianchi e sospirando con fare teatrale. "Guarda, Lore, so quanto tu tenga a intraprendere una luminosa carriera al McDonalds e quanto sia preoccupato di una possibile e futura concorrenza" disse, scostando una ciocca bionda che le era scivolata davanti agli occhi. Tornò di nuovo a sospirare, quasi fosse davanti a un grande dilemma. "Mi dispiace dover essere io a darti questa notizia, però qualcuno doveva pur dirtelo." Si portò una mano davanti agli occhi, scuotendo la testa, mentre Lorenzo sogghignava e batteva un piede a ritmo di musica. "Noi di fisica siamo già tutti assunti a priori, quindi per te non c'è proprio posto" concluse allargando le braccia e scuotendo la testa con fare sconsolato, cosa che scatenò una risata da parte di Noemi e del ragazzo.
