Parte 21 Camilla - Se ci siamo trovati, ci dev'essere un perchè

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Vederlo mi ha fatto dimenticare di tutto.
La litigata, il dolore del distacco seppur breve, la delusione.

Sapere di star bene mi ha resa la persona più felice del mondo, mi sto riprendendo alla grande, nei prossimi mesi avrò altri controlli di routine, ma sembra essere andato tutto nel migliore dei modi.

Vedere Cosimo così nervoso mi diverte. Ci stiamo dirigendo verso casa mia, è vero, ho compiuto 27 anni, ma di fatto vivo ancora sotto il tetto dei miei e non ho ancora un futuro ben definito, pur avendo deciso di sposarci, è doveroso sentire anche la loro.
Nei precedenti due giorni mi hanno lasciata in pace, la prima volta che però papà ha visto l'anello, l'ho sentito bisbigliare con mia madre.
Ho fatto finta di niente ed ho raggiunto la mia camera, adesso che ci siamo entrambi, sono pronta a sentire la loro.
Cosimo maschera la tensione dietro il suo fare sicuro di sé, ma basta incrociare il suo sguardo per capire che è nervoso.

"Cosimo, andiamo a fare due chiacchiere in giardino" gli dice mio padre, Cosimo annuisce e lo segue
"Io metto su un caffè!" Dice allegramente mia mamma mentre taglia un dolce
"Ti dò una mano... papà è incazzato?" Mia madre mi sorride dolcemente e mi accarezza la testa, dove mi hanno rimosso i punti "No tesoro, ma dobbiamo comunque fare quattro chiacchiere, quello che ti ha chiesto non è una cosa da poco e dovete essere entrambi consapevoli.." guardo dalla finestra Cosimo e mio padre, parlano tranquilli sul patio, Cosimo annuisce spesso ed ha uno sguardo serio, non l'ho mai visto così.

Quando rientrano sembrano entrambi sereni e ci sediamo in salotto.
Mio padre inizia a parlare, mentre Cosimo mi tiene la mano "Cami, sia io che tua madre siamo felici che tu abbia trovato la tua serenità, ringraziamo Dio ogni giorno che tu sia ancora con noi e che stia bene. Trovare un compagno per la vita è importante, ma anche il tuo futuro lo è. Io e Cosimo abbiamo parlato proprio di questo, se tu sei ancora convinta, potrai ultimare gli esami anche a Lugano e poi inserirti nella nostra sede lì, così mi darai anche una mano e non dovrò più fare su e giù."

Lo ammetto, mi aspettavo ben altri discorsi, sul fatto che io e Cosimo ci conosciamo da poco, che devo portare a termine altri obiettivi, mi alzo e li abbraccio, a mia mamma scende una lacrima, il distacco con lei sarà duro, siamo davvero molto legate.
"Grazie.. grazie che mi date sempre fiducia, anzi che ci state dando fiducia. Non vi sarò mai grata abbastanza" poi mi rivolgo a mio padre "ti prometto che terminerò al più presto gli esami che mi mancano e ti renderò fiero di me" mi prende una mano e questa volta la lacrima scende a me "Già lo sono, Cami"

Abbiamo deciso di passare il capodanno a Roma, Cosimo non mi ha dato altri indizi, ha detto solo di voler passare una serata speciale, dedicata solo a noi.
Decido di indossare un abito rosso scuro, non sono solita ad usare questi colori, ma ho visto questo abito in centro e me ne sono innamorata. Del pizzo tipico di Dolce e Gabbana, i drappeggi che lasciano intravedere trasparenze nei punti giusti, per una volta mi sento davvero bella.
Quando sento il citofono mi precipito giù dalle scale e sento nel viale un rombo assurdo. Quando apro la porta mi ritrovo Cosimo appoggiato ad una Ferrari, come un principe dei tempi moderni, mi guarda e mi bacia
"Sei da mozzare il fiato stasera"
"Anche tu.."
Quando ci mettiamo in macchina non posso non notare gli sguardi furtivi di Cosimo, che mi divertono e mi lusingano allo stesso tempo
"Allora, dove stiamo andando?"
Mi guarda divertito "Se te lo dico che sorpresa sarebbe?"

Inizio a riconoscere la zona, ha prenotato in uno dei ristoranti più belli e lussuosi di Roma, la posizione strategica gli permette di avere una vista mozzafiato sulla capitale, infatti è uno dei pochi ristoranti interamente contornati da vetrate, ha pensato a tutto nei minimi dettagli, siamo in un privé lontani da sguardi indiscreti, ci stuzzichiamo per tutta la sera e la tensione sessuale sale alle stelle.
Indipendentemente dal forte trasporto emotivo, io non riesco a fare a meno di lui in tutti i sensi. A mezzanotte veniamo sopraffatti dalla bellezza di tutti i fuochi d'artificio della città, è un momento davvero magico, che non dimenticherò facilmente.

"Che questo nuovo anno continui a sorprendermi, come ha fatto la fine dell'anno che abbiamo appena salutato. Ti amo Cami"
"Ti amo" lo abbraccio forte e gli faccio capire che non vedo l'ora di rimanere sola con lui, coglie il messaggio e raggiungiamo la macchina.
Arriviamo in pochi minuti in albergo, non tanto perché fosse molto vicino, ma perché le strade sono ancora mezze vuote, si popoleranno sicuramente a breve e Cosimo ha corso come un pazzo. La suite che ha prenotato ha una jacuzzi, che inizio subito a riempire guardandolo divertita. Mi spoglio piano facendo scivolare il vestito a terra e mi immergo.
Lui mi raggiunge e finalmente possiamo lasciarci andare. Passiamo una notte senza eguali, le emozioni e la passione che ci lega non riesco nemmeno a spiegarle, non ci bastiamo mai. È comunque il miglior capodanno di sempre, non avrei mai immaginato di vivere tutto ciò, con lui. Ma a volte i sogni si avverano, quando meno te lo aspetti.

Durante questo uragano di avvenimenti, non ho più visto Lavinia e Ramona da quando sono stata in ospedale, ci siamo scambiate qualche messaggio e ho condiviso con loro qualche foto, ma volevo assolutamente tenermi la grande notizia per quando ci saremmo viste.
Fortunatamente i paparazzi non hanno ancora indiscrezioni di questo genere.
Cosimo è ritornato a Lugano, io lo raggiungerò domani, aveva impegni di lavoro e io avevo bisogno di più tempo per organizzare il necessario da portarmi lì.

Raggiungo Lavinia e Ramona sul rooftop della rinascente in centro, siamo state sempre un trio ben assortito, oltre che per i caratteri completamente differenti, siamo sempre state notate visto che io sono mora e formosa, Lavinia è bionda, alta e magrissima con lineamenti quasi nordici e Ramona è un'esplosiva Italo-americana dalla chioma color mogano e dalla pelle dorata. Quando mi vedono si alzano ad abbracciarmi
"Ma stai benissimo!" "Che bello vederti!" Mi dicono all'unisono, dopo aver ordinato il mio spritz, Ramona mi prende la mano sinistra "Ma questo...?" Dice strabuzzando gli occhi
Sorrido ad entrambe "Si, è quello che pensate!" Inizio a raccontare tutto, per una volta sono ammutolite e ogni tanto si portano le mani alla bocca
"Sembra un film! Anzi ci potresti scrivere un libro!" Dice Lavinia, Ramona invece sembra stranamente pensierosa
"Che succede Rari?"
Mi guarda afflitta "non posso credere che non ci potremo più vedere come sempre, siamo sempre state inseparabili" le prendo la mano "Lo so, ma rimarrete sempre le mie amiche insostituibili"
"Ma non pensi che state correndo troppo? Non mi fraintendere, però devi ammettere che lui non è mai stato il tipo da relazioni serie"
Non sono infastidita dalla domanda di Lavinia, in fondo loro mi vogliono bene e non vogliono che io soffra "Lavi, anche io lo penso a volte. Ma quello che provo per lui è qualcosa di unico. Si sta impegnando tanto e dopo tutto quello che ha fatto per me non posso non dargli fiducia"
"È vero, quando sei stata in ospedale era lì come un automa, se non ci avesse tenuto, se ne sarebbe fregato" aggiunge Ramona.
Quando ci salutiamo, siamo tutte e tre malinconiche, ma io tornerò spesso a Roma ed ho promesso ad entrambe che dedicherò a loro il più tempo possibile e che qualche volta mi raggiungeranno a Lugano.

Mentre sono a sistemare le ultime valigie, mi squilla il telefono: è Cosimo con FaceTime. È in auto, con una maxifelpa nera e dei grandi occhiali, è sempre così bello.
"Ciao amore!" Dico allegramente mentre riprendo tutte le valigie dietro di me "Sei pronto ad essere invaso?" Lui scoppia a ridere "In realtà ho una sorpresa..." e quando mai non ce ne sono

"Sto venendo a Roma, partiamo per Miami e poi ritorniamo a Lugano, sei pronta?"
"Come potrei non esserlo? Allora ci sentiamo dopo, mi tocca fare un'altra valigia!"
Smetterà mai di sorprendermi? La felicità a volte fa paura, per quanto è grande, si ha paura di precipitare, ma ho deciso che voglio vivermela.

Non volevo il mondo, mi bastavi tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora