Mi giro quando sento il campanello della porta tintinnare, è lui.
Quanto è bello stamattina, si toglie immediatamente gli occhiali questa volta, come se volesse farmici leggere le sue emozioni e gli sorrido, sono davvero felice di vederlo.Ieri la serata è passata lentamente, non facevo altro che rivivere i momenti assurdi di quella mattina, ancora incredula. Tutto è diventato reale nella mia mente quando sul mio telefono ho trovato un suo messaggio.
Purtroppo abbiamo poco tempo, tra mezz'ora mio padre mi aspetta sotto l'hotel.
Con lui parlo liberamente, è strano, mi sento davvero me stessa, non mi sentivo così da davvero tanto tempo.
La mezz'ora passa in un attimo, purtroppo.Una volta fuori dal bar, lui mi guarda, io capisco le sue intenzioni e schiudo involontariamente le labbra, mi prende il viso tra le mani e mi bacia, intorno a me scompare tutto. C'è solo lui, le sue grandi mani sul suo viso e le larghe spalle che mi sovrastano.
Vorrei non staccarmi più da lui, ma devo.
Mi dice "sarà l'ultima volta che ti lascio andare."
Non so cosa voglia dire esattamente, ci conosciamo da appena 24 ore. Vado via confusa e penso che probabilmente aveva altre intenzioni.Durante il viaggio di ritorno sono particolarmente silenziosa, mio padre se ne accorge
"Cami, c'è stato qualcosa tra te e Marco?" È speranzoso, mi viene da ridere
"No, pà, sei proprio fuori strada"
Connetto il mio iPhone all'auto e seleziono "Punto su di te" cantandola a squarciagola mentre mio padre mi guarda basito
"Ma chi è questo?" Il ragazzo che mi ha fatto perdere la testa, vorrei dirgli, invece mi limito a dire
"Guè"
Mi diverto a fargli sentire qualche altra sua canzone, ma non mi sembra tanto convinto, soprattutto su quelle più esplicite storce un po' il naso.
Stacco velocemente tutto quando leggo il suo nome sul displayCosimo: Non ho avuto modo di dirti che domani parto per Miami, voglio vederti il prima possibile, mi aspetterai?
Non so cosa dire, continua a balenarmi per la testa il pensiero che si sia impuntato solamente perchè non sono andata a letto con lui, ma non penso abbia bisogno di perdere tutto questo tempo dietro una ragazza, normalissima aggiungerei, di certo non sono una modella di Victoria's Secret
Penso per un po' ad una risposta, con il telefono a mezz'aria
Camilla: Appena puoi ti aspetto a Roma.
Semplice e sincera. Come sono io d'altronde
Mi manda un cuore, certo chi si aspettava che fosse così, probabilmente sorrido al telefono
"Non so grazie a chi, ma questa pausa dalla routine ti ha fatto bene." Dice mio padre compiaciuto, notando il mio repentino cambio d'umore
Ha proprio ragione, per il resto del viaggio sonnecchio, non amo stare tanto tempo in auto.Arrivo a Roma e vengo catapultata subito nella realtà da una chiamata di Lavinia, è categorica questa volta, stasera non posso darle buca.
Ci incontriamo in un lounge bar vicino al Colosseo e ci raggiunge anche Ramona
"Allora come è andato questo weekend fuori porta?" mi chiede mentre si siede
Indugio a rispondere e mi porto la cannuccia alle labbra, mi viene da pensare ad una canzone di Guè, Rose nere: -sei seduta con quelle tue amiche, a parlare (male) anche di me.. e continuo a canticchiarla nella mente. Ok, sto impazzendo totalmente."Inaspettato, mi sono rilassata e divertita"
"Tu non me la conti giusta." Mi dice Lavinia guardandomi con il suo sguardo indagatoreSono convinta a non dire niente su Cosimo, quindi faccio la vaga, mi invento che ho passato un po' di tempo con Marco e mi ha fatta distrarre, sembrano crederci.
Mentre parliamo e mi raccontano le loro novità, mi squilla il telefono, FaceTime. È lui.
Mi alzo di scatto e faccio quasi capovolgere la sedia
"Scusate devo rispondere" Lavinia e Ramona continuano a guardarmi con sospetto. Che palle."Ciao Cami" dice sorridendomi, sembra quasi felice quanto me di vederlo. Ha degli occhiali tondi che mi fanno un po' ridere, ma sa essere sexy anche con quelli, è a Miami e ovviamente da lui è giorno, vorrei tanto essere con lui.
"Ciao... come è andato il viaggio?" Continuo a guardami alle spalle perché ho il terrore che spuntino Lavinia e Ramona e vedano con chi sto facendo FaceTime.
"Scappi da qualcuno?" Mi dice ridendo
"Si, dalle mie amiche un po' troppo impiccione" rispondo scherzando. Mi sorride di nuovo, amo quando lo fa, sento un migliaio di farfalle nello stomaco
"Vorrei vederti, appena finisco il disco arrivo da te"
Mi viene spontaneo chiedergli di getto "Quando torni?"
"Tra un paio di settimane"
Annuisco e gli dico che devo staccare, ho visto in lontananza Carlo.Mi saluta ma ho un magone dentro che non si spiega, che mi ha fatto questo ragazzo? E soprattutto cosa farò quando si disinteresserà a questo flirt? Non voglio pensarci, anche se è difficile.
"Bentornata" mi dice Carlo squadrandomi e sistemandosi il ciuffo biondo, manco fossi stata in Africa per tre mesi. Anzi a Miami per un paio di settimane... sono ufficialmente cotta.
"Grazie Carlo, se permetti stavo rientrando" mi trattiene un braccio, come se ne avesse diritto, me lo scrollo di dosso dimenandomi.
"hey calma, da quando sei così aggressiva?"
"Non ti nego il saluto solo perchè l'ho sempre trovata una cosa estremamente infantile, ma non hai diritto nè di toccarmi nè di interessarti alle mie cose" e lo lascio lì, con quella faccia da pesce lesso che si ritrova
"Allora, era Marco al telefono?" Mi chiede Ramona incuriosita da questa novità
"Uhm si, ma parliamo d'altro. Non è niente di importante."La serata passa fortunatamente in fretta, non ho mai smesso di pensare a lui.
Una volta rientrata a casa, gli mando la buonanotte, anche se lui è nel bel mezzo del pomeriggio suppongo.
Il tempo di salire le scale ed entrare in camera e il mio cellulare inizia a vibrare, è lui in videochiamata. Ho il cuore sulle montagne russe, inforco le AirPods e rispondo
"Ciao Cosimo"
"Ciao Cami, sono uscito adesso dallo studio di registrazione"
Mi chiede della mia serata e ometto la parentesi Carlo, visto che per me è di importanza pari a zero.Rimaniamo a parlare per più di un'ora, finché non mi si iniziano a chiudere gli occhi. Ma lui mi tiene compagnia anche nei sogni.
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Non volevo il mondo, mi bastavi tu.
Fanfic*COMPLETA* Camilla vive a Roma, 26 anni. Una storia di due anni turbolenta finita da poco e l'università da terminare. Non riesce più a trovare gli stimoli giusti per continuare. Decide quindi di staccare la spina e accompagnare suo padre a Lugano...