Parte 7 Camilla - Sei tu la mia scommessa

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Passare la notte insieme è stata la cosa più naturale del mondo, in fondo ci siamo sentiti ininterrottamente per un mese, le emozioni che mi fa provare sono forti e sconosciute e avevo voglia di lui, come lui ne aveva di me.

La notte la passiamo a volerci, cercarci, fusi in un solo corpo, fino all'alba. Non ho molta esperienza in questo campo, non sono mai stata la tipa da 'avventura di una notte' quindi oltre che con Carlo, sono stata con altri due ragazzi con cui mi sono frequentata per pochi mesi.
Ma nessuno mi ha dato tante emozioni come Cosimo, non conoscevo questa passione travolgente, che ti lascia senza forze, ma piena d'amore. Si nota anche la sua estrema esperienza in fatto di donne, nel modo in cui mi tocca, per come si muove. Ma cerco di non pensare a questo particolare.

Mentre dormiamo mi cinge con un braccio, la sua corporatura praticamente mi sovrasta e io mi rannicchio più vicina possibile. Mi sento così piccola accanto a lui e... protetta.
Non dormo serena, ho paura che dopo questa notte lui scompaia, per paura di iniziare qualcosa di più, qualcosa da cui lui pare scappare da tempo.

Al mattino facciamo colazione in camera, siamo entrambi silenziosi. Prende l'ultimo sorso di caffè e lo guardo avvicinarsi al terrazzino per accendersi una sigaretta. Fa un primo tiro e poi si gira verso di me, il suo sguardo si fa cupo e il mio cuore sembra pronto a scoppiare dal petto
"Cami, non sai quanto sono stato bene con te.."
Lo guardo, so che c'è dell'altro, mi preparo al peggio "ma...?"
Lui mi guarda intensamente, ma non riesco a decifrare cosa sta provando. Mi fa cenno di avvicinarsi a lui, porgendomi la sua mano. Io come una falena intorno ad una luce lo raggiungo.

"Ma... devo tornare a Lugano per lavoro" fa una piccola pausa come per mettere in ordine i pensieri "io non voglio rinunciare a te Cami, dovremmo trovare un modo per vederci"

Ok, non me lo aspettavo, ma il solo pensiero che torna in Svizzera, lontano da me, dopo la notte che abbiamo passato, mi destabilizza.
"E come facciamo? Non è che siano due città vicinissime. Io non voglio perderti Cosimo, forse queste parole ti spaventeranno, ma neanch'io voglio rinunciare a te. Sono sempre stata introversa ma voglio parlarti chiaro. Non mi interessa delle conseguenze."

Abbasso lo sguardo, ho il respiro affannoso, dire queste cose mi ha dato una scarica di adrenalina, non pensavo di riuscire ad avere tanta forza. Lui si avvicina a me, il torace contro il mio, prende il mio viso tra le grandi mani e mi bacia con foga, un bacio al sapore di caffè e sigarette e con la scia del suo profumo che mi riempie le narici

"Farò in modo che vada tutto bene tra di noi, sembri un ciclone che ha fatto irruzione nella mia vita, nel mio cuore. Farò di tutto per non lasciarti andare, evitando cazzate"
Dopo queste affermazioni, mi gira la testa, ogni tanto mi sembra ancora di non riuscire a credere quello che sto vivendo. Mi butto sul letto, lui si stende sopra di me, ci baciamo e facciamo l'amore, ogni volta sempre più intenso, da togliermi il fiato.

Siamo ancora a letto abbracciati, mi guarda e mi fa
"Allora, ho in programma qualche serata, tra cui una a Roma, è tra due settimane. Ti do questo tempo per organizzarti così poi vieni un po' con me a Lugano. Quando uscirà il disco e sarò impegnato con firma copie e promozioni, torni a casa. Che ne dici?"
Mi guarda con occhi speranzosi e quel mezzo sorriso che mi fa impazzire
"Dico che saranno le due settimane più lunghe della mia vita"
Come se volessimo recuperare il tempo che ci separerà, rimaniamo a letto a fare l'amore e coccolarci fino al primo pomeriggio, sono davvero triste nel tornare a casa e sapere di dover stare lontana da lui, sono al contempo incredula di sapere che forse un po' ci crede anche lui a questa storia. Ma mi riprometto di non farmi illusioni, di non immaginare scenari da film d'amore, devo rimanere razionale e vivermela giorno per giorno.

Quando entro a casa trovo mia madre seduta sul divano, come mi stesse aspettando, effettivamente sono sparita per più di 24 ore, onestamente mi sono dimenticata di tutto e di tutti
"Cami, siediti un attimo..."
"Mamma, scusami avrei dovuto avvisare che non avrei dormito a casa.." non sembra arrabbiata, piuttosto preoccupata
Mi siedo di fronte a lei e prende le mie mani tra le sue
"Io so che Carlo ti ha fatto soffrire molto, stai avendo un sorta di ribellione a due anni di oppressione, una mamma ci vede più lungo. Ho sempre pensato che Carlo volesse sovrastarti. Il caso ha voluto che ieri ho visto alla tv il ragazzo conosciuto l'altra sera.." la blocco prima che possa continuare, so bene che fama lo precede
"Mamma, non ti voglio dire scemenze, abbiamo sempre parlato di tutto, sappi che ci stiamo conoscendo, mi piace e voglio provarci. Non so come andrà, ma mi sto innamorando di lui, anche lui sembra essere preso. Non voglio ancora parlare dei suoi sentimenti perché non sono chiari nemmeno a me, ma voglio provarci. So che vivo ancora con voi, vi devo tutto. Ma ho bisogno davvero di vivermelo." Mi guarda con empatia, non mi sarei mai aspettata tutta questa comprensione, sono stati sempre permissivi con me, anche quando ero più piccola, ma ho ricambiato sempre non portandogli problemi a casa.
"Allora ti dico di fare attenzione, vivitela, ma con leggerezza, come se non ti aspettassi nulla. Potresti fargli bene e potrebbe andare bene" la tensione accumulata da quando ci siamo salutati mi porta a piangere, abbracciandola, sa sempre cosa ho bisogno di sentirmi dire.

Dopo essermi riposata un po', decido di mettermi sotto per dare un esame tra dieci giorni, già lo stavo preparando, ma il pensiero di stare con Cosimo tra due settimane mi dà quell'input che mi mancava per non sentire troppo la sua mancanza. Mentre studio mi manda FaceTime, la sua casa, almeno da quello che riesco a vedere, mi sembra bellissima, un fremito mi invade pensando a quando sarò lì con lui.

Con la scusa dell'esame, evito le mie amiche, forse sbaglio. Ma ho veramente bisogno di impegnarmi in questa cosa, per dimostrare ulteriormente ai miei che possono fidarsi di me e che posso riuscire a conciliare le due cose. Anche mio padre sa tutto. Ma evita l'argomento. È ben felice di vedermi sotto a studiare, passo quindi quei dieci giorni rintanata in casa e sentendo spesso Cosimo, lo tengo d'occhio su Instagram, quando ha le serate sono un po' nervosa, ho paura che faccia qualche cazzata, ma me lo tengo per me.

Passo l'esame con 28, era un esame che mi portavo dietro da tanto e sono contenta del risultato ottenuto. Approfitto dell'entusiasmo dei miei per dirgli che starò qualche giorno a Lugano. Mio padre non sembra molto felice, ma non mi dice niente, solo di stare attenta.

Cosimo è invitato al Seven domani, è il locale frequentato dai miei amici, ma decido lo stesso di andarci, tanto mentre farà la sua ospitata starò dietro le quinte, non vedo l'ora di passare del tempo con lui.
Finalmente la serata è arrivata, finalmente lo rivedo. Inizio a preparami dal pomeriggio, ceretta, maschere per il viso, maschere ai capelli, mi dò praticamente una restaurata totale.
Decido di indossare un tubino nero con cui non si sbaglia mai e le mie décolleté preferite nere, di Louboutin.
Mi passa a prendere con un autista, quando mi vede mi guarda come se fossi la più bella del pianeta, anche se io non mi ci sento. Mi bacia con foga, io ricambio, mentre il mio corpo è preso d'assalto da continui brividi.

La serata passa in fretta, improvvisamente durante la performance mi chiama dal retro in consolle, come se per lui fosse normale farsi vedere con me. Siamo presi d'assalto dagli sguardi incuriositi dei ragazzi e quelli inviperiti delle ragazze.
Mentre canta 'punto su di te' si gira continuamente a guardarmi, come se fosse dedicata solo a me, una volta che ha finito, gli prendo la mano e lo bacio, non mi interessa degli sguardi indiscreti, esiste solo lui.
La serata passa in fretta, entrambi non vediamo l'ora di perderci l'uno dentro l'altra e passiamo la notte a fare l'amore.
Avevo già portato con me la valigia da portarmi per il soggiorno a Lugano, mentre mi dò una sistemata prima di andare in aeroporto il mio telefono non smette di squillare, lo metto in vibrazione per non svegliare Cosimo, che ieri ha bevuto parecchio.

È il gruppo che ho con Lavinia e Ramona
Lavinia: Cami???? Non ci devi dire niente?
Ramona: sei una stronza colossale! Ma da quanto va avanti questa storia?
Lavinia: secondo me la paparazzata a Positano è lei, e non ci ha detto niente!
Ramona: io l'ho subito riconosciuta, ma mi sembrava assurdo VISTO CHE NON CI HA DETTO NIENTE.
Decido di rispondere o non la finirebbero più
Cami: ragazze, so di aver sbagliato, ma come ben potete capire la situazione è delicata, ci siamo conosciuti a Lugano, quindi diciamo che va avanti da allora. Adesso sono in partenza, vado lì con lui. Appena torno giuro che vi racconto tutto!
Ramona: sei una straonzaaaaaaaaaaa
Lavinia: no vabbè, io basita. Comunque ti ha vista Carlo dal vivo e lo abbiamo preso in giro perché gli abbiamo detto che stava allucinato. Poi abbiamo visto la foto e non abbiamo potuto non crederlo
Cami: ragazze adesso vi lascio, ci sentiamo in questi giorni.

Poso il telefono mentre sorrido divertita e finisco di preparami.
Mancano poche ore alla partenza.
E non vedo l'ora.

Ps: Nella foto che ho scelto, Guè è in compagnia di Elettra Lamborghini. Non è esattamente come io mi immagino Cami, ma questa foto mi ha colpita❤️

Non volevo il mondo, mi bastavi tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora