Parte 4 Guè - Miami e pensieri

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Cosimo. Miami, Florida

Durante il viaggio in aereo non ho fatto che pensare a quel bacio, forse l'età che avanza mi sta rammollendo.
Raggiungo l'appartamento che ho affittato questo periodo e sistemo la mia roba alla meglio, ogni tanto prendo il telefono, vorrei chiamarla, ma desisto.

Secondo Fabio appena me la porterò a letto tutta questa fissazione svanirà, io non ne sono molto sicuro, erano parecchi anni ormai che una donna non mi prendesse così.

Passo la mattinata ad allenarmi con la musica a palla nelle orecchie, una tipa non fa che mettermi il suo culo in faccia, sembra pronta per essere scopata proprio qui nella palestra del palazzo, stranamente non sono dell'umore, quindi la ignoro. Queste tipe che pensano solo a mercificarsi mi iniziano a dare sui nervi, il mio pensiero va sempre lì.
Finalmente dopo pranzo raggiungo lo studio di registrazione, durante il volo sono riuscito anche ad abbozzare qualche nuovo pezzo e lavoriamo sulle basi. Durante una pausa, per scacciare questo pensiero incessante, le mando FaceTime, mi risponde quasi subito, lì è sera ed è fuori con le amiche, si accende in me un'immotivata gelosia, come se questa lontananza e il poco prendermi sul serio vista la mia fama, possa far in modo di farle dimenticare quello che le ho chiesto, di aspettarmi.
Mi sento patetico.

Stacchiamo dopo poco, mi congeda dopo aver visto qualcuno, questo mi fa ingelosire ancora di più, cazzo, sono fottuto.
Ritorno a lavorare, le ore passano in fretta, una volta uscito vedo che Cami mi ha contattato, le mando di nuovo FaceTime.
Mi risponde quasi subito, mentre parliamo raggiungo la macchina e rimaniamo a parlare per più di un'ora, quando vedo che sta per addormentarsi, stacchiamo.
Non riesco a togliermi nella testa il suo viso e mentre la guardavo lì nella sua camera con la testa sul cuscino, non facevo altro che pensare di voler essere lì con lei. Mi faccio una doccia fredda dopo aver fantasticato su quelle labbra che si ritrova.

Per la serata già mi ero organizzato, anche se non avevo molta voglia di uscire, sono semplicemente stanco, non mi sono rincretinito fino a questo punto.

Ceniamo in un locale di Miami, dove poi faremo serata. Cerco di distarmi, di flirtare con tipe praticamente tutte uguali, a fine serata sono così ubriaco che non ricordo nemmeno di essere tornato a casa con una di loro. Quando mi sveglio, a tarda mattinata, per un attimo quella chioma mora sul cuscino, mi fa pensare a Cami, la ragazza si accorge che sono sveglio e vorrebbe il bis, ma mi alzo ignorandola e buttandomi sotto la doccia, fortunatamente percepisce il messaggio, si veste e se ne va. Mando un messaggio a Cami, qui sono le 11 passate,  da lei è pomeriggio.

Questa volta è lei a farmi FaceTime, mi risponde con un sorriso che mi scalda il cuore, è alla guida, ha i capelli in una coda bassa, un maglione a collo alto bianco e la frangia che le ricade sui wayfarer, mi racconta della giornata all'università e mi dice che già sa io cosa ho fatto, cazzo, dopo devo controllare le mie storie su Instagram, lei fa la disinteressata ma spero non abbia messo niente di compromettente, non voglio mandare tutto a puttane, letteralmente.

I giorni passano, le giornate sono tutte uguali, io e Cami ci sentiamo più volte al giorno, dò tutto me stesso per il nuovo album e faccio cazzate con i miei amici, per i miei standard non mi faccio tante tipe, perché il mio pensiero va sempre lì, non ho mai creduto nella monogamia, ma con Cami apparentemente mi sembra tutto nuovo e diverso. Nel frattempo mi ha raggiunto Fabio, che continua a prendermi in giro su questa cosa.
Mi sono fatto dire da Cami qual è il suo profilo e la tengo d'occhio, ogni volta che vedo un ragazzo nelle sue stories o vedo che va a fare serata, mi saltano i nervi, ma faccio finta di niente.

L'album è terminato, per la felicità di tutti, a detta loro non sono mai stato così insopportabile come in questa sessione, non dò a Cami la notizia.
Voglio farle una sorpresa.
Salgo sull'aereo e le ore mi sembrano infinite, quando desideri qualcosa così tanto rischi di impazzire.
Arrivo a Roma che è quasi sera, mi fitto un'auto, sono state le tre settimane più lunghe della mia vita, mi sento come quando ero un bambino e attendevo il giorno di Natale.
Chiamo Cami una volta messo in auto
"Hey! Di solito non mi chiami a quest'ora!"
Che bello sentirla e sapere che non è a migliaia di km da me

"Mandami l'indirizzo di casa tua, sto venendo da te."

Non volevo il mondo, mi bastavi tu.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora