six.

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Finn's pov

Il lunedi arrivò subito e io mi stavo preparando psicologicamente per la tragedia che sarebbe successa a scuola.

Essere popolari era bello, ma non quando succedeva qualcosa perché poi, eri sulla bocca di tutti.

Arrivai a scuola con l'ansia e andai a sedermi al solito muretto, dove trovai Caleb e Gaten.

"L'hai fatta grossa amico!" Disse Gaten quando mi vede arrivare.

"Bel modo di salutarmi, buongiorno anche a te." Risposi per poi fare un salto e sedermi sul muretto.

"Che hai intenzione di fare?" mi chiese Caleb mettendo una mano sulla mia spalla e io alzai le spalle.

"Appena arriva, le parlo." Dissi per poi fissre il cancello della scuola, aspettando che Millie arrivasse.

Aspettai per 10 minuti circa, quando poi vidi una macchina fermarsi proprio avanti al cancello.

Riconobbi la macchina del fratello di Noah e scesi dal muretto, sperando che ci fosse anche lei e, infatti, dopo un minuto vidi la sua figura e quella di Noah scendere dalla macchina e chiudere lo sportello.

Quando erano abbastanza vicini li raggiunsi e Millie abbassò subito lo sguardo.

"Cosa c'è?" Chiese Noah e io sospirai.

"Voglio parlare con Millie." Dissi e lui alzò un sopracciglio.

"Solo 5 minuti." Dissi e Noah si girò verso la ragazza, che aveva ancora lo sguardo basso.

Millie annuì debolmente e Noah sospirò guardandola per poi girarsi verso di me.

"Mi raccomando Finn, e portamela lì dopo." Disse indicando una panchina nel cortile e io annuì per poi guardarlo andare via.

Sospirai e Millie alzò lo sguardo, per poi abbassarlo subito dopo.

Proprio quando stavo per parlare, sentimmo delle voci dietro di noi e Millie si girò di scatto.

Ecco, quello che più temevo stava accadendo, ma la cosa peggiore è che stava accadendo a lei, non a me, per colpa mia.

Delle ragazze la stavano indicando mentre ridevano tra di loro, Millie le guardò e sospirò.

La presi per un braccio e la feci voltare verso di me.

Finalmente la vidi, aveva una faccia bianca e degli occhi distrutti.

"Andiamo via da qua." Dissi per poi prenderle la mano e portarla dall'altro lato della scuola, dove non passava mai nessuno.

Ci fermammo e lei guardò di nuovo indietro, io sospirai e lei si girò verso di me.

"M-mi dispiace." Dissi per poi deglutire e lei abbassò lo sguardo.

"Millie ti prego, almeno dimmi qualcosa." Dissi e lei sospirò.

Che tensione.

"Siamo sul giornalino della scuola." Disse velocemente ma io capì perfettamente e sbarrai gli occhi.

Mi passai una mano in faccia per poi sentirla tirare su col naso.

"Stai piangendo?" Chiesi cercando di guardarla ma lei si girava sempre al lato opposto.

"Millie." Dissi quasi sussurrando per poi prenderle il mento con due dita e farle alzare la testa.

"Ti prego non piangere." Dissi accarezzandole le guance bagnate dalle lacrime.

"F-Finn adesso tutti credono che io una cretina che si è fatta tradire." Sbraitò allontanandosi da me e io mi avvicinai di nuovo.

"Non urlare per favore." Sussurrai avvicinandomi di nuovo e lei sospirò calmandosi.

Che effetto ti facevo, Millie Bobby Brown?

"Shh, non piangere." Dissi accarezzandole i capelli e lei appoggiò la testa sul mio petto.

"Mi dispiace, davvero." Dissi e lei sospirò.

Alzò lo sguardo verso di me e deglutì quando i nostri visi si sfiorarono.

"Tutto questo è sbagliato." Sussurrò lei e io annullai le distanza tra di noi.

Quando ci staccammo lei sembrava sul punto di piangere.

"È sbagliato, è tutto sbagliato." Disse per poi passarsi due mani tra i capelli e sospirare.

"Non è sbagliato Millie, se ti rende felice." Dissi io e lei mi fulminò con lo sguardo.

"Mi rende felice? Cosa mi rende felice? Il fatto che sei andato a letto con un altra e poi mi vieni a chiedere scusa? Dovrebbe rendermi felice questo? Finn tu non capisci, porca troia, non capisci!" Urlò di nuovo e io sospirai.

"Mi dispiace Millie, come te lo devo dire? Ero ubriaco!" Dissi e lei ridacchiò.

"Finn, il giorno prima mi hai detto di voler fare l'amore con me, è questo che mi fa più male." Disse lei calmandosi e io mi avvicinai.

"Quando ci siamo stesi su quel letto e ho appoggiato la testa sul tuo petto ho pensato 'cazzo ho perso qualcosa che non avrò piu indietro' ma poi mi sono detta 'l'ho persa con Finn, con la persona giusta' perché per me lo eri davvero, io pensavo che tu davvero ci tenessi quando ti preoccupavi dicendo 'sei sicura?' 'ti ho fatto male?' e invece no, non pensavi davvero tutto quelle stronzate che dicevi, a te importava solo portarmi a letto e poi andartene da un altra!" Disse lei quasi sussurrando con le lacrime agli occhi.

Io sospirai e le presi le mani che tremavano, e rimasi stupito dal fatto che non si fosse allontanata, ma si vedeva, non aveva neanche le forze per muovere un dito, si limitò ad abbassare il capo.

"Millie." Dissi e lei alzò lo sguardo verso di me.

"Posso portarti a casa e parliamo? Ti prego non posso vederti cosi." Dissi e lei annuì debolmente.

Intrecciai la mia mano con la sua e ci incamminammo verso casa sua, visto che da me c'era mia madre.

Millie era stanchissima, aveva gli occhi che quasi si chiudevano da soli.

"Ecco, siamo arrivati." Dissi aprendo la porta per poi farla entrare.

Chiusi la porta e la portai in camera sua.

"Stenditi e riposati, okay? Quando ti svegli ne riparleremo." Dissi e lei annuì debolmente per poi chiudere gli occhi.

Mi stesi vicino a lei e le accarezzai i capelli.

"Sono un coglione." Dissi per poi ridacchiare nervosamente.

"Sono proprio un coglione." Dissi per poi asciugarmi una lacrima che scivolava sulla mia guancia.

***
Come state?
È stata una settimana un po' difficile per me ma eccomi con uno nuovo capitolo!
Spero vi piaccia <3

PIANETI (FILLIE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora