eleven.

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Finn's pov

"Buongiorno." Dissi sedendomi al solito muretto dove c'erano Gaten e Caleb.

"Finalmente sei tornato!" Esclamò Gaten sorridendo mentre io guardavo un punto fisso avanti a me.

"C'è Millie a scuola?" Chiesi poi girandomi verso di loro e entrambi scossero la testa.

"Non viene da qualche giorno." Rispose Gaten e io sbuffai.

"Hai saputo di Noah?" Chiese Caleb e io corrugai le sopracciglia.

"Che ha fatto?" Chiesi.

"Dicono che è stato in ospedale per dei controlli e hanno scoperto che ha un problema al cuore, ma non ne sono sicuri." Disse Caleb e io sbarrai gli occhi.

"Cazzo." Dissi per poi passarmi una mano in faccia.

La campanella suonò e io controvoglia entrai in classe.

"Wolfhard! Vedo che gli interessa tanto la lezione!" Disse il prof facendomi sobbalzare mentre ero con la testa appoggiata sul banco.

"Cristo, esistono maniere migliori per svegliare un ragazzo, lo sa questo?" Dissi provocando una risata di classe.

"Wolfhard! In presidenza, ora!" Disse e io sbuffai per poi alzarmi e andare in segreteria.

Raccontai al preside di quello che era successo.

"Allora, non voglio sospenderla perché, purtroppo, varie notizie sono arrivate anche a me, ma una punizione non gliela leva nessuno, oggi resterà fino alle quattro a scuola a pulire i gabinetti." Disse e io sbarrai gli occhi.

"No la prego, i gabinetti no, faccio la mensa e tutte le aule, ma non i gabinetti, per favore." Dissi ma lui scosse la testa.

"Ho detto no, e ora vada prima che mi penti della scelta che ho fatto." Disse e io uscì.

Non avevo voglia di andare in classe cosi andai a fare un giro in cortile, dove trovai Noah e la ragazza dai capelli rossi che stava l'altra volta con Millie.

"Ciao Noah." Dissi da dietro e loro si girarono di scatto.

Quando videro che ero io, Noah sembrò agitardi e la ragazza abbassò lo sguardo.

Vidi che stava parlando a telefono con qualcuno.

"Scusa Millie, ti richiamo dopo." Disse e quando sentì quel nome mi si brillarono gli occhi.

"Che c'è?" Mi chiese posando il telefono in tasca.

"Come stai? Ho saputo il fa-" Dissi ma mi bloccò.

"Sto bene, grazie." Disse e io annuì.

"Mi fa piacere." Dissi e lui sospirò.

"Quindi? Cosa vuoi?" Chiese e io corrugai le sopracciglia, facendo finta di non capire.

"Finn, ti conosco da anni ormai e so che vuoi sapere qualcosa." Disse quasi sorridendo e io abbassai lo sguardo per poi rialzarlo.

"Come sta lei? Perché non viene a scuola da giorni? È successo qualcosa? Ha trovato un altro? Mi pensa? Ti prego dimmi che sta bene." Dissi e a lui scappò una risata, mentre la rossa sorrideva.

"Finn, calmati." Disse e io abbassai lo sguardo.

"Non ce la fai proprio senza avere sue notizie eh?" Mi chiese poi sorridendo, come se non fosse mai successo niente, come se non ce l'avesse più con me.

Scossi la testa per poi trattenere le lacrime.

"Ti dirò la verità, sta di merda." Mi disse e io deglutì.

PIANETI (FILLIE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora