seven.

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Millie's pov

Aprì gli occhi e vidi una mano cingermi i fianchi, mi girai di scatto.

"Ehi." Mi disse Finn togliendo subito la mano imbarazzato.

"Quanto ho dormito?" Dissi e lui ridacchiò.

"Un bel po di ore." Rispose lui.

"Perchè mi hai aspettato? Dovevi andare a scuola." Dissi io alzandomi e lui alzò lo spalle.

"Sei carina quando dormi." Disse sorridendo e io cercai in tutti i modi di non farlo, fallendo. Mi scappò un sorrido e poi mi misi seduta sul letto.

"Dobbiamo parlare." Disse e il mio sorriso svanì lasciando spazio ad un sospiro.

"Non c'è piu niente da dire Finn-" Dissi io ma lui mi bloccò.

"C'è da dire che ti amo Millie, e che mi dispiace e che se è necessario te lo ripeterò a vita." Disse avvicinandosi a me e io persi totalmente il controllo di me stessa quando i nostri nasi si sfiorarono.

"Finn." Dissi e lui fece scontrare le nostre labbra.

Non ci pensai neanche ad allontanarlo, nella mia mente c'era soltanto una sola frase 'se deve finire, deve finire bene'.

[ ❦]

Si stese sul letto e io mi misi a cavalcioni su di lui.

Mise le mani sui miei fianchi e mi alzò di poco la maglia, come se avesse paura.

Ci staccammo e sorrisi per poi sfilargli la maglietta e lui fece lo stesso.

Gli sbottonai la cintura e gli abbassai i pantaloni.

Lui rivoltò le posizioni e si mise sopra di me, mentre le sue mani andavo su e giu sulla mia schiena.

Non mi importava di nulla in quel momento, volevo solo che fosse mio un ultima volta.

Mi levò il pantalone e gli slip per poi darmi un bacio.

Sorrisi sulle sue labbra per poi ribaltare di nuovo le posizioni.

Mi misi sopra di lui e iniziai a lasciargli varie macchie viola su tutto il petto, fino ad arrivare alle sue mutande, e lui mi levò il reggiseno.

Presi un po piu di coraggio e levai anche le sue mutande.

"Millie.." Ansimò e io iniziai a giocare con il suo membro.

Iniziai a leccargli la punta mentre lo guardavo che mi pregava di muovermi.

"Finn, tutto questo è sbagliato." Dissi e feci per alzarmi ma lui mi bloccò.

"Stronza." Disse e io risi per poi tornare nella posizione di prima.

Presi il suo membro in bocca e lui gemette.

"Vai piu veloce Millie." Disse e cosi feci, accompagnata dalla sua mano che spingeva la mia testa.

"S-Sto per venire." Disse e infatti dopo un minuto del liquido caldo mi arrivò dritto in gola.

[ ❦ ]

Ci stendemmo entrambi sul letto, sfiniti.

"Perchè l'abbiamo fatto, Millie.." Disse lui passandosi una mano in faccia.

"Adesso mi risulterà ancora piu difficile lasciarti andare." Disse per poi stendersi di lato e fissarmi.

"Mi dispiace Finn." Dissi per poi girare la testa dall'altro lato.

Vederlo cosi mi faceva star male, ma non potevo perdonarlo.

"Non possiamo fare come se non fosse successo niente?" Mi chiede prendendomi il mento con due dita per poi farmi voltare verso di lui.

"No Finn, per me non sarebbe mai lo stesso." Dissi per poi levare le sue mani dal mio mento.

"Dio, Millie." Disse lui sbuffando per poi girarsi e darmi le spalle.

"Non capisci un cazzo." Dissi io girandomi e gli diedi le spalle.

"Ero ubriaco." Rispose lui senza girarsi.

"Mi hai tradita." Ribattei io e lui sbuffò.

Due bambini, ecco cosa sembravamo, anzi, ecco cosa eravamo.

Due bambini, che volevano andare avanti ma allo stesso tempo non sapevano lasciarsi andare.

"Sei proprio una bambina." Mi disse e io sorrisi.

A volte sembrava che mi leggesse nel pensiero.

"Vaffanculo." Dissi io ancora con il sorriso.

'Tanto non può vedermi' pensai.

"Sai, quando l'ho fatto con quella tipa ho urlato il tuo nome, è l'unica cosa che ricordo." Disse e mi scappò una risata.

"Non ridere, non sto scherzando, sono venuto urlando il tuo nome." Disse e io sorrisi.

"Stai cercando di farti perdonare?" Dissi e lo sentì girarsi.

Iniziò a darmi piccoli baci sulla spalla.

"Forse." Disse e scossi la testa.

"Smettila." Dissi e lui si mise seduto.

"D'accordo, vado via, se è questo quello che vuoi. Per l'ultima volta, mi dispiace." Disse per poi prendere i vestiti e andare in bagno.

Uscì e prese il suo zaino.

"Ricordati di urlare il nome di Noah quando sarai a letto con lui, non sbagliarti che potrebbe rimanerci male." Disse alzando un sopracciglio e io mi girai di scatto.

"Finn!" Urlai mettendomi seduta e lui rise sarcasticamente.

"Lui è il mio migliore amico, e ringrazia a dio che sabato notte mi ha accompagno fino a casa e non ha detto niente a mia madre." Dissi e lui si passò una mano tra i capelli e a me scappò un sorriso.

"Si, hai ragione. ma sono sicuro che tu andrai a letto con Noah." Disse avvicinandosi a me.

"Finn! Vai via." Dissi indicando la porta e lui rise.

"Vabene vado vado, ma ricordati che potrai andare con chi vuoi, anche con tutti i ragazzi che ci sono sulla faccia della terra, ma tanto sia io, che tu, sappiamo che muori per me." Disse lui per poi uscire dalla stanza.

Solo quando sentì la porta di casa chiudersi mi buttai sul letto per poi sbuffare.

Finn, uno stupido bambino che si crede dio.

Si, dovevo iniziare a pensare questo di lui, per andare avanti.

***
Questo capitolo fa schifo i know :(

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