Millie's pov
"Buongiorno dormigliona!" Mi salutò il mio migliore amico e io feci un finto sorriso e alzai il dito medio per poi sedermi accanto a lui.
"Apatica stamattina uhuh. Marmellata?" Annuì e lo ringraziai con lo sguardo.
"Michael non mi ha lasciato chiudere occhio neanche 5 minuti." Dissi e Noah ridacchiò.
"Sta diventando un bimbo cattivo." Disse Noah guardando il piccolo che ridacchiò per poi scappare, mentre Noah lo rincorreva.
"Ed ecco il momento in cui realizzo che sto crescendo due bambini e non uno." Sussurrai per poi sentire Noah gridare 'Preso!' e tornare a sedersi con il bimbo in braccio.
"Millie, scherzi a parte, non pensi sia arrivata l'ora di rintracciare il padre?" Chiese Noah e io abbassai lo sguardo.
"Cosa pensi che faccia dalla mattina alla sera Noah? Lo chiamo quasi ogni ora pur sapendo che non risponderà mai perchè probabilmente ha cambiato numero. Gli ho lasciato messaggi in segreteria dal giorno in cui se n'è andato. Da esattamente sei anni. Non ho mai perso le speranze Noah, e anche se qualche volta avevo intenzione di farlo, mi bastava guardare Michael negli occhi e tornavo a crederci." Noah mi guardò per poi abbassare lo sguardo.
"Pensi che tornerà?" Mi chiese poi e io sospirai.
"Anche se ci spero sempre, comunque non avrebbe senso perchè io non lo perdonerei mai." Dissi e Noah mi prese le mani, accarezzandole.
"Non dire così, se mai Finn dovesse tornare, avrà sicuro una spiegazione a tutto questo." Disse lui e io scossi la testa.
"Come puoi dirlo?" Chiesi io.
"Millie perchè lui ti ama. E' il mio migliore amico dall'età di 4 anni e non l'ho mai visto parlare di qualcuno come quando parla di te. Gli brillano gli occhi Millie, parla di te come se fossi la cosa più importante della sua vita. Oh aspetta, lo sei. Sono sicuro che c'è qualcosa sotto e che se Finn ha fatto ciò che ha fatto era perchè non aveva scelta. Non ti avrebbe mai lasciato sola Millie, mai." I miei occhi iniziarono a diventare lucidi e feci un mezzo sorriso.
"Grazie." Sussurrai e lui sorrise per poi alzarsi e prendere la giacca.
"Ho una riunione importante. Pensi di potercela fare o vuoi che la rimandi?" Scossi subito la testa.
"Non se ne parla. Vai ora." Dissi e lui mi lasciò un bacio tra i capelli per poi uscire.
"Mi sa che siamo rimasti solo io e te. Vieni qui." Mi sedetti sul divano e feci sedere Michael sulle mie gambe.
"Lo sai che sei proprio uguale a tuo padre?" Dissi osservandolo e gli passai una mano tra quella massa di ricci.
Lo pensavo dalla prima volta che l'ho preso in braccio ma non l'ho mai detto ad alta voce. La somiglianza era ovvia, tutti lo sapevano. Eppure nessuno me lo aveva mai detto, perchè sapevano che mi avrebbe solo fatto male. Ma dirlo ad alta voce, era tutta un'altra storia. Guardarlo e rivivere tutti i miei momenti con il ricciolo faceva male lo ammetto, ma lui era ciò che manteneva in piedi le mie speranze, quando lo guardavo tornavo a pensare che Finn sarebbe tornato.
Soffrì tanto quando se ne andò, e ho continuato a soffrire e lo odiavo, e continuavo a ripetermi che non l'avrei mai perdonato. Ma qualunque cosa dicessi, restava il fatto che era il padre di mio figlio. Diventare mamma mi aveva fatto capire questo: quando siamo giovani non ce ne accorgiamo ma l'amore di un genitore verso il proprio figlio va oltre i confini dell'amore. Quando siamo adolescenti odiamo i nostri genitori per ciò che dicono, ciò che fanno e per le decisioni che prendono senza renderci conto che lo fanno per noi. Finn non l'avrei mai perdonato, ma non avrei mai proibito a mio figlio di vederlo perchè sapevo che ne aveva bisogno. Sapevo che era per il suo bene. Perchè aveva bisogno di avere un padre. Io e Finn probabilmente non ci saremmo mai più guardati con gli stessi occhi, perchè per me non sarebbe mai stato lo stesso. Ma sapevo che per il bene di mio figlio, e almeno quando c'era lui, dovevo trattarlo bene. Probabilmente mi sarebbe servito tempo, per riflettere, per spiegare a mio figlio come stessero veramente le cose, ma nonostante tutto, non lo avrei mai separato da lui.
"Mamma." La piccola voce di Michael mi risvegliò dai miei pensieri.
"Si?" Chiesi guardandolo.
"Stai piangendo." Disse lui e io mi asciugai velocemente le lacrime.
"Oh no amore, stai tranquillo."
"Ti voglio bene mamma." Disse per poi stringermi in un abbraccio e io sorrisi.
"Anche io te ne voglio amore."
***
odio questa storia, non so più cosa sia :( posto perchè mi sono resa conto di avere ancora qualche capitolo pronto, ma non penso di continuarla, sorry. non mi è mai successo di iniziare una storia e non portarla a termine, ma purtroppo è passato troppo tempo (quasi 2 anni) da quando ho iniziato a scrivere. tra le milioni pause che ho preso, oggi mi trovo qui a non aver concluso nulla. purtroppo, nel corso di questi due anni e di queste infinite pause, il mio modo di scrivere è cambiato, così come le idee e i programmi che avevo per questa storia. inutile dirvi che avevo programmato un sequel ed anche uno spin-off... non credo arriveranno mai. forse un giorno riuscirò a concludere questa storia nel modo che avevo programmato sin dall'inizio, ma per ora vi lascio agli ulti 6/7 capitoli che ho nelle bozze.
scusatemi davvero tanto.
intanto, se vi va, potete seguirmi su Instagram (@/lovingfileven) per ricevere dei piccoli spoiler (di nuove storie ma anche di questa) e per restare aggiornati sulle mie storie, ne sarei felicissima!
grazie mille,
stay safe
love you
![](https://img.wattpad.com/cover/204648250-288-k116218.jpg)
STAI LEGGENDO
PIANETI (FILLIE)
Hayran KurguChe ero a un passo da perdere te, Ma tu eri a un passo da perdere che, Per tutte quelle sere in cui ti ho persa e neanche so il perché Che ero a un passo da perdere te E tu eri a un passo da perdere me Io che non ho avuto mai niente di vero a parte...