Finn's pov
Ormai era una settimana che ero tornato a Los Angeles e Noah si era offerto, ancora una volta, di tenerci con lui. Diceva che gli tenevamo compagnia e che casa sua era troppo grande per una sola persona.
Certo, si è lamentato un paio di volte per i rumori di notte ma questi sono piccoli dettagli.
"Buongiorno." Sentì una mano accarezzarmi le guance e aprì gli occhi.
"Ancora non posso crederci che non sto sognando." Dissi e Millie rise, scuotendo la testa.
Quella risata. Il mio suono preferito. Avrei detto milioni di cazzate solo per sentirla ridere.
"Smettila e alziamoci." Fece per alzarsi ma la presi per i fianchi e la feci tornare indietro.
"Dove credi di andare?" Dissi e lei sorrise.
"Mamma, mamma! E' domenica, andiamo al parco!" Michael entrò di soppiatto nella stanza, come sempre d'altronde.
"Michael! Ti ho detto mille volte che devi bussare!" Il bambino salì sul letto e Millie lo fece sedere sulle sue gambe.
"Finn è di nuovo qui." Disse sorridendomi e io ricambiai.
"Sono sempre qui." Risposi io accarezzandogli i capelli. Erano esattamente come i miei, doveva per forza essere mio figlio, l'avrebbe detto chiunque.
"Vai da Noah, noi scendiamo tra un attimo." Disse Millie e il piccolo annuì.
"D'accordo mamma." Disse per poi uscire e chiudere la porta.
Mamma. Era cosi strano sentire questa parola. Millie era diventata mamma e io papà. Ce l'avevamo fatta, con un po' di complicazioni, ma ce l'avevamo fatta. Avrei voluto sentire quella vocina chiamarmi papà dalla prima volta che l'ho visto, ma so che Millie ha bisogno di tempo e non la biasimo per questo. E mentre aspettavo di essere chiamato papà, lei continuava ad essere chiamata mamma e a volte avevo bisogno di strofinarmi gli occhi e assicurarmi che tutto fosse vero.
"A che pensi?" Mi chiese Millie sedendosi sul letto.
"Che quando ti comporti come una madre sei ancora più sexy." Dissi e lei mi lanciò un cuscino, ridendo.
"Sul serio, Millie. Guardati, sei una mamma." Lei sorrise.
"E tu sei un papà." Rispose lei.
"Chi l'avrebbe mai pensato? Cioè guardaci, infondo siamo ancora due stupidi ragazzini, eppure lui ti chiama mamma. Ed è il suono più bello che abbia mai sentito." Si appoggiò sul mio petto e lo accarezzò lentamente, mentre io le accarezzavo i capelli.
"Dovrei dirglielo?" Mi chiese alzando di poco la testa e io la guardai negli occhi.
"Per quanto possa farmi felice, preferisco aspettare. Lo farai quando sarai pronta." Dissi io e lei abbassò lo sguardo.
"G-Gli hai mai parlato di me?" Chiesi poi.
"Sempre." Disse lei ed entrambi sorridemmo.
"Piccioncini è pronta la colazione!" La voce di Noah ci costrinse ad alzarci e scendere giù.
"Buongiorno." Dissi sedendomi accanto a Michael.
"Vieni con me e la mamma al parco?" Chiese quest ultimo e io guardai Millie.
"Cero che viene!" Disse lei accennando un sorriso.
"Io ho una cosa importante da fare, ma vi avviso che tra due settimane c'è la fashion week e vi voglio tutti presenti in prima fila." Disse Noah alzandosi.

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PIANETI (FILLIE)
FanfictionChe ero a un passo da perdere te, Ma tu eri a un passo da perdere che, Per tutte quelle sere in cui ti ho persa e neanche so il perché Che ero a un passo da perdere te E tu eri a un passo da perdere me Io che non ho avuto mai niente di vero a parte...