eight.

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Millie's pov

Dopo aver passato una settimana a casa, era arrivato il momento di tornare a scuola.

Sentì la macchina del fratello di Noah bussare e mi affrettai a prendere la cartella e uscire di casa.

"Buongiorno!" Mi salutò Charlie e io sorrisi per poi chiudere lo sportello.

"Pronta a tornare a scuola?" Mi chiese Noah e io scossi la testa.

"Ti avverto che la situazione non è delle migliori." Disse e io annuì per poi guardare fuori dal finestrino con le cuffiette nelle orecchie.

"Siamo arrivati." Disse Noah aprendomi lo sportello e io ringraziai il fratello per poi scendere.

"Okay." Dissi per poi prendere un respiro e entrare nel cortile della scuola.

Ovviamente tutti mi guardavano e parlavano tra di loro.

Mi fermai di botto e Noah per poco non mi venne addosso.

"Non fermarti all'improvviso." Disse ridendo ma quando vide la mia faccia sospirò.

"Te l'avevo detto che la situazione non era una delle migliori." Disse e io lo abbracciai, ne avevo proprio bisogno.

"Non capisco perché a te si e a lui no." Disse una volta staccati e io alzai le spalle.

"Non importa." Dissi per poi andare verso il mio armadietto.

Lo aprì e trovai una busta con un foglietto.

'Qualcuno mi ha detto che non mangi da giorni, cosi ti ho portato il pranzo, mangialo mi raccomando, io ti guardo.' C'era scritto e mi morsi il labbro inferiore.

Ci teneva cosi tanto?

Forse dovevo perdonarlo?

"Millie, uhuh, ci sei?" Noah sventolò una mano avanti a me e io mi svegliai da quello stato di trance.

"Cosa?" Chiesi e lui ridacchiò.

"Chi è?" Chiese indicando il foglio e io sorrisi abbassando lo sguardo.

"È un gesto carino." Disse lui con indifferenza.

"Non fare il geloso, Schnipper!" Dissi ridendò e lui mi abbracciò.

"Sai che voglio solo il tuo bene." Disse per poi darmi un bacio in testa e io annuì.

"Grazie." Dissi e lui sorrise.

La campanella suonò e io posai il bigliettino nell'armadietto e mi diressi verso la mia classe di letteratura.

"Buongiorno ragazzi." Disse la prof entrando in classe per poi prendere il libro.

"Prendete pagina 60." Disse e cosi feci.

Quando vidi l'argomento mi misi una mano in fronte.

"Come avete potuto capire, oggi parleremo dell'amore, quello vero." Disse per poi guardarmi.

Bene, la notizia era arrivata anche ai professori, bella figura di merda.

"Per voi cos'è l'amore? Qualcuno vuole dirmelo?" Chiese e una ragazza infondo alla classe si alzò in piedi.

"L'amore secondo me significa avere il coraggio, avere il coraggio di rischiare, di superare la distanza, di dire no, di soffrire, di piangere. Ma soprattutto significa avere il coraggio di mettere la persona che si ama prima di se stessi." Mi girai e notai che a parlare era stata Sadie, la ragazza dell'altra sera.

Si sedette e mi guardò sorridendo, ricambiai e poi mi rigirai.

"Qualcun altro?" Chiese la prof e si alzò il secchione della classe.

PIANETI (FILLIE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora