twenty-one.

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FLASHBACK, SEI ANNI PRIMA

Millie's pov

"Ciao Millie, come ti senti oggi?" Entrai, insieme a Noah, nell'ufficio del dottore e entrambi ci sedemmo sulle sedie di fronte a lui.

"Bene grazie." Risposi sorridendo.

"Ho saputo che la settimana scorsa hai compito 18 anni, tanti auguri, anche se in ritardo." Disse e io lo ringraziai con un sorriso che ricambiò.

"Ho due regali per te." Disse e io guardai Noah emozionata.

"Il primo è che stai bene e che sei completamente guarita." Noah mi abbracciò, quasi più contento di me.

"Il secondo è che, quando abbiamo fatto l'ultimo controllo, abbiamo notato qualcosa di strano e .. Sei incinta, Millie."

Io mi bloccai, io? Incinta? Com'era potuto succedere?

Non sapevo come sentirmi, se essere felice, arrabbiata, triste. Insomma, avevo compiuto 18 anni solo una settimana prima.

"Tutto ok Millie?" Noah mi scosse il braccio e io annuì, con ancora quello sguardo sconvolto.

"Lei è sicura? No perchè magari potremmo rifare il te-"

"Millie, siamo sicuri. E tu, dovresti essere contenta. Un figlio è una grande responsabilità, ma io ti ho vista qua dentro per 2 mesi a lottare contro la tua malattia. Non credo di aver mai incontrato una persona matura e responsabile come te." Disse e io accennai un sorriso.

"G-Grazie, ehm- vado a prendere un pò d'aria." Uscì di corsa dall'ufficio e dai corsi fuori dove scoppiai in lacrime.

"Ehi, Millie. Ehi, non piangere." Noah mi seguì e mi abbracciò, come probabilmente non aveva mai fatto.

"E 'una cosa bellissima Millie, non devi avere paura." Mi sussurrò.

"E se non dovessi farcela, e se fallissi?" Lui mi guardò negli occhi.

"Non succederà, ma se dovesse, tu puoi sempre e dico sempre contare su di me. Sempre. Io sono qui." Mi disse e io sorrisi per poi abbracciarlo.

"Grazie." Sussurrai sul suo petto.

"E ora voglio che sorridi, perchè sarai una mamma fantastica." Ridacchiamo per poi tornare seri.

"Tu pensi che ..?" Iniziai io e lui mi bloccò.

"Si, Finn sarebbe felicissimo." Continuò lui e io sorrisi.

"Vado dentro a vedere Jacob come sta, vieni?" Mi chiese e io annuì.

"Si, arrivo tra due minuti."

Quando la figura di Noah scomparì dalla mia vista, presi velocemente il telefono dalla tasca.

"Finn, ciao, sono io. Di nuovo. Devi tornare, e stavolta sul serio. Non importa ciò che è successo, sono passati mesi ormai. Non sono incazzata, voglio solo che torni. Devi tornare, ti prego. "

Il 'bip' della segreteria mi fece capitare che il tempo era scaduto, così posai il telefono e tornai dentro.

"Ehi Jacob." Salutai il ragazzo con un abbraccio, forse un pò troppo forte e lui tossì.

"Oddio scusami." Dissi poi staccandomi.

A differenza mia, Jacob era ancora rinchiuso in ospedale e le cose non andavano molto bene. Il cancro si spargeva ogni giorno di più, Jacob sembrava sempre più debole. Ma non aveva intenzione di arrendersi, lui era cosi.

"Millie, digli la bella notizia." Disse Noah e io annuì, un po' preoccupata. Avevo sempre paura di dire qualcosa a qualcuno. Ai miei genitori, ai miei migliori amici, a Finn. Avevo sempre paura di deluderli.

PIANETI (FILLIE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora