Millie's pov
"Grazie per.. per le belle parole che hai detto oggi." Disse Noah mentre pranzavamo.
"Le penso davvero." Risposi io stringendogli la mano.
"Ho delle cose da fare ora, ma chiamo Jacob per farvi fare compagnia okay?" Disse poi alzandosi e io annuì.
"Ti voglio bene, ricordalo sempre." Disse per poi lasciarmi un bacio tra i capelli.
"A dopo!" Risposi io per poi sentire la porta di casa chiudersi.
Era vero quello che avevo detto su Noah, aveva sempre cercato di non far mancare nulla a me e il mio bambino e ci è riuscito. Quando mia madre mi ha sbattuto fuori mi sentivo così persa, inutile e sbagliata. Sapevo che tenere il bambino era la cosa giusta ma allo stesso tempo mi dispiaceva aver deluso mia madre. Ero confusa, non sapevo cosa fare. Piangevo e mi disperavo notte e giorno, ma Noah era sempre lì, non se ne andava mai. E con lui anche Jacob. Poteva sembrare uno stronzo all'inizio, ma lui mi ha dato la forza di andare avanti quando in realtà la forza serviva a lui. E' la dimostrazione che la vita è adesso, non domani, non fra qualche giorno. Adesso. Ora. Jacob mi ha insegnato che ogni momento è prezioso, che qualsiasi cosa succede, che sia brutta o bella, ci serve per crescere. Anche quando era steso su un letto d'ospedale con un cancro dentro di lui che lo stava uccidendo, lui sorrideva ed era grato perchè stava respirando, perchè ancora viveva. E' questo che lo ha fatto guarire, la speranza, la voglia di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, perchè per lui poteva esserlo davvero.
La porta bussò e io mi risvegliai dai miei pensieri.
"Hey." Disse Jacob sulla soglia della porta e io sorrisi.
"Come va?" Continuò poi.
"Bene, hai visto sono comparsa in tv?" Dissi sorridendo e lui annuì.
"Si, e sei stata bravissima. Non è facile parlare di cose così personali davanti a tutti. E poi, non ne avevi mai parlato neanche con noi... " Disse accarezzandomi la mano.
"Sentivo solo la necessità di sfogarmi, sai oggi sono sei anni che.."
"Che se n'è andato, si, mi ricordo."
Abbassai lo sguardo, ripensando a quel giorno che mi cambiò completamente la vita.
"Ciao Millie, buongiorno a tutti." Disse il ragazzo sorridendo e Jacob si avvicinò a me.
"Chi sei?" Chiesi e lui ridacchiò.
"Troppo facile così tesoro.. dimmi un po', cosa ti ha detto Finn ieri?" Mi chiese e io scossi la testa.
"Niente, cosa avrebbe dovuto dirmi?" Chiesi e la mamma di Finn si alzò.
"Patrick." Disse indicandolo e lui annuì.
"In carne ed ossa signora Wolfhard."
"Dimmi Millie, tu sai perché è andato via?" Chiese e io scossi la testa.
"Perché è un codardo, e non vuole accettare che tutto questo è colpa sua.. e ha pensato che la soluzione migliore fosse scappare, piuttosto che starti vicino e rimediare." Disse e io mi calmai scoppiando a piangere.
"Millie, stai tranquilla, si risolverà tutto." Disse Mary, guardando prima mia madre e poi me.
"Tu devi soltanto promettermi che non crederai ad una sua parola, quel ragazzo non ce la racconta giusta, capito?" Mi disse e io annuì.
"Finn ti prego, rispondimi. Qualsiasi cosa sia successa, puoi parlare con me. Con noi, ti prego." Lasciai il 50esimo messaggio in segreteria e strinsi il telefono tra le mani sperando che suonasse.
"Ti prego, ti prego, ti prego. Chiamami, per favore." Ripetevo a bassa voce come una preghiera.
"Non tornerà." Dissi alzandomi di scatto e Jacob mi venne vicino.
"Lo farà, e se non lo farà lui saranno i poliziotti a riportarlo qui. Devi stare tranquilla, vieni qui." Disse allargando le braccia e io mi ci buttai dentro.
"Stai bene?" Mi chiese Jacob e io annuì, tornando con i piedi per terra.
"Sono orgoglioso di te, Millie. Guarda dove sei arrivata. Non hai avuto paura di parlare del tuo passato, sei andata avanti nonostante le cose brutte che ti sono successe, stai crescendo un bambino e sei una splendida madre. Non voglio che ti demoralizzi. Mai, okay?" Disse e io annuì per poi alzarmi e guardare fuori la finestra.
"Io sto bene Jacob, davvero. Io ho voi e Michael e io sono felice. Ma vorrei sapere se anche lui sta bene." Dissi e lui mi raggiunse per poi guardare fuori.
"E' quello che dici tutti i giorni." Disse accarezzandomi la schiena.
"Lo so, e vorrei davvero non pensarci ma non ce la faccio. E' stato il mio primo amore Jacob, era il mio migliore amico, nessuno mi conosce meglio di lui. E se dico nessuno, intento proprio nessuno. Io non posso crederci che si sia fatto una nuova vita senza di me." Sospirai.
"Anche tu l'hai fatto."
"Io l'ho fatto perchè dovevo, non avevo altra scelta, non perchè volessi." Dissi e lui mi abbracciò, mentre qualche lacrima iniziava a bagnarmi le guance.
"Sono sicuro che ti pensa ancora e che anche lui non ha avuto scelta quando è andato via."
Mi asciugò le lacrime e io gli sorrisi.
"Andiamo al parco, vabene?" Disse poi e io annuì, cosi lui prese Michael.
"Mamma." Sussurrò il piccolo con una faccia triste quando vide i miei occhi rossi.
"Amore, va tutto bene. Andiamo al parco okay?" Dissi e lui annuì sorridendo.
***
sto iniziando ad odiare questa storia :(

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PIANETI (FILLIE)
FanfictionChe ero a un passo da perdere te, Ma tu eri a un passo da perdere che, Per tutte quelle sere in cui ti ho persa e neanche so il perché Che ero a un passo da perdere te E tu eri a un passo da perdere me Io che non ho avuto mai niente di vero a parte...