eighteen.

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Millie's pov

Mi sveglia e la prima cosa che notai fu che Finn non era lì, non mi sarei preoccupata se non fosse successo niente la sera prima.

"Millie, che è successo?" Chiese Jacob stiracchiandosi, mentre leggeva un fogliettino e io mi avvicinai a lui, tirandogli il foglio da mano.

"Che significa Millie?" Chiese Jacob e io scossi la testa iniziando a piangere.

"Non lo so Jacob, non lo so." Dissi e lui si alzò e mi abbracciò, facendomi appoggiare la testa sul suo petto.

"Perché ha scritto questo biglietto? Che significa?" Chiesi staccandomi e Jacob alzò le spalle.

"Ja-oh, cosa succede?" Chiese Alyssa, l'infermiera, entrando in stanza e io mi avvicinai a lei.

"Hai visto Finn ieri? Stanotte? Stamattina?" Dissi e lei scosse la testa, con un espressione confusa e preoccupata.

"Non lo vedo da ieri pomeriggio, stanotte non era mio il mio turno, ho iniziato alle 8." Disse e io scoppiai a piangere ancora più forte.

"Millie, calmati, sarà solo andato a casa." Disse Alyssa quando mi sedetti sul letto e Jacob annuì, ma io scossi la testa.

"No, non potete capire voi.." Dissi pensando alla conversazione della sera prima.

"Cosa Millie?" Chiese Jacob e io scossi la testa.

Ad un certo punto la porta si aprì, mostrando mia madre e la mamma di Finn.

"Cazzo." Disse quest'ultima, probabilmente aveva notato che suo figlio non era qui.

Corsi ad abbracciarla e lei mi strinse forte, come se stesse abbracciando proprio lui.

"Sono sicura che gli è successo qualcosa." Dissi una volta staccati e lei si sedette sul letto, incitandomi a continuare.

Alyssa intanto uscì fuori e andò a chiedere a qualcuno se l'avesse visto, siccome ormai finn in ospedale era abbastanza conosciuto.

"Ieri abbiamo discusso." Iniziai e Jacob sospirò.

"Ha iniziato a dirmi che non poteva, gli ho chiesto cosa, cosa non poteva ma lui continuava ad essere strano, in ansia, alla fine mi ha detto che non era niente, ma continuava ad essere in ansia, preoccupato, io non lo so.." Dissi e mia mamma mi abbracciò.

"Quando mi sono svegliata, la porta di camera sua era aperta, l'armadio era aperto e dentro c'era si e no qualche maglia, il cassetto del comodino, dove c'erano tutte le vostre foto era aperto e dentro era vuoto." Continuò Mary.

"A me ha lasciato questo bigliettino." Disse Jacob porgendolo a Mary che, dopo averlo letto, scosse la testa.

"Millie, hai visite." Disse Alyssa preoccupata e io mi alzai di scatto.

"Cos'è questa faccia?" Chiesi e lei scosse la testa, abbassando lo sguardo, per poi sospirare.

"Non lo so, ho un brutto presentimento, ma stai tranquilla e resta con loro." Disse indicando gli altri tre che erano in stanza e io annuì per poi vedere un ragazzo entrare.

non lo conosci? è un ragazzo abbastanza alto, magro, capelli castani con il ciuffo verde.

Le parole di Alyssa mi tornarono in mente appena lo vidi.

"Ciao Millie, buongiorno a tutti." Disse sorridendo e Jacob si avvicinò a me.

"Chi sei?" Chiesi e lui ridacchiò.

"Troppo facile così tesoro.. dimmi un po', cosa ti ha detto Finn ieri?" Mi chiese e io scossi la testa.

"Niente, cosa avrebbe dovuto dirmi?" Chiesi e la mamma di Finn si alzò.

"Patrick." Disse indicandolo e lui annuì.

"In carne ed ossa signora Wolfhard." Rispose lui e io mi girai verso Mary.

"Qualcuno mi spieghi per favore?" Urlai e Jacob mise una mano sulla mia spalla, come per calmarmi.

"Lui era un vecchio amico di Finn.." Cominciò Mary non togliendo neanche un attimo gli occhi da lui.

"Dicci cosa sai." Disse poi e lui sospirò.

"Che è codardo." Disse e io strinsi i pugni.

"Non parlare cosi di Finn!" Sbraitai e stavo per avvicinarmi a lui, prima che Jacob mi prendesse e mi trascinasse verso di lui.

"Dimmi Millie, tu sai perché è andato via?" Chiese e io scossi la testa.

"Perché è un codardo, e non vuole accettare che tutto questo è colpa sua.. e ha pensato che la soluzione migliore fosse scappare, piuttosto che starti vicino e rimediare." Disse e io mi calmai scoppiando a piangere.

"Non ti credo." Disse Mary e il ragazzo alzò un sopracciglio.

"Le cose verranno a galla da sole prima o poi signora, ma non mi venga a dire che ho ragione poi.." Disse prima di uscire e chiudersi la porta alle spalle.

Mary sospirò, mentre io piangevo tra le braccia di Jacob.

"Millie, stai tranquilla, si risolverà tutto." Disse lei, guardando prima mia madre e poi me.

"Tu devi soltanto promettermi che non crederai ad una sua parola, quel ragazzo non ce la racconta giusta, capito?" Mi disse e io annuì, calmandomi.

***
come sta andando a scuola? a me ci sono già dei casi in alcune classi :((

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