POV'S GIORGIA
È ora. Stiamo per partire
F: "io e Dario prendiamo le auto"
D: "si, con me vengono Anna" la guarda, le fa l'occhiolino e lei diventa rossa "Marta e Nels" aggiunge poi
F: "quindi io prendo Bic, Giorgia, Cesare e Tonno"
T&B: "io davanti!"
C: "dovete già stare vicini in camera, almeno in macchina no dai"
B: "va bene" dice sbuffando "io sto dietro ma non sto in mezzo"
Io: "nemmeno io!" L'ho preceduto
C: "va bene. Ci sto io"
Saliamo in macchina e dopo nemmeno 10 minuti di strada mi addormento con la testa sul petto di Cesare e il suo braccio attorno alle mie spalle
C: "buona dormita" mi dice a bassa voce dandomi un lieve bacio tra i capelli. Mi addormento con il sorriso sulle labbra che fortunatamente nessuno nota
POV'S MARTA
Dario guida con una mano sulla coscia di Anna. Lo avrà detto ai sui? D'altronde non ha più 13 anni può scegliere come vivere, anch'io non ho detto nulla ai miei. Nelson invece dorme con la mia testa sul suo petto e il suo braccio sulla mia schiena. È tremendamente puccioso mentre dorme.
POV'S ANNA
Marta e Nelson sono davvero bellissimi, vorrei che non fosse Dario a guidare, ma mi godo la sua mano calda sulla mia coscia nuda per i pantaloncini di jeans che arrivano qualche centimetro sotto il linguine. Ora devo pensare a come dire ai miei che voglio andare a vivere a Bologna. Sono sempre stati molto protettivi nei confronti miei e di mia sorella ma la cosa si è intensificata quando, a 17 anni è rimasta incinta: credevano che il fidanzato non le sarebbe stato affianco e ogni volta che lei piangeva perché aveva paura che ciò accadesse davvero, ero l'unica a sostenerla; a soli 13 anni ho capito cosa vuol dire avere paura. Questa paura è svanita quando a 18 anni andò a convivere con il suo fidanzato e la bambina, Eva, di un anno e mezzo che ho visto crescere. Lei mi mancherà più di chiunque altro. Mentre unisco il pensiero di me che consolo mia sorella, di me che le stringo la mano prima che vada in sala parto, di me che per la prima volta prendo in braccio Eva, nome che ho scelto io, piango. Piango tanto e non asciugo le lacrime, le lascio scorrere fino al collo
D: "hey che succede?" dice asciugandomi la lacrima che stava scendendo lungo la mia guancia
Io: "niente" spero che non mi comprenda già
D: "no, non è niente. Se sono io il problema, giuro che quando torno da Brescia non mi faccio più sentire" dice con gli occhi umidi
Io: "no, no non sei tu. Pensavo solo a mia nipote"
D: "perché sei zia?!" Domanda sbalordito
Io: "si, mia sorella è restata incinta a 17 anni, ora la bambina ne ha 6 ed è veramente bellissima. Stavo pensando che l'unica che davvero mi mancherà sarà lei"
D: "mancherà?" Oh cazzo mi sto fregando da sola
Io: "ehm.. si, quando tornerò a trovarti"
D: "ah ok" sembra averci creduto. Continuiamo il tragitto il religioso silenzio che però parla per me e Dario sembra ascoltare e capire questo silenzio
POV'S GIORGIA
Sento una voce chiamarmi
C: "Piccola svegliati" dice accarezzandomi la guancia, a quel tocco rabbrividisco e lui sembra accorgersene. Mi ha chiamato piccola. Di nuovo!
Io: "Siamo arrivati?"
C: "si, dai scendi" ho ancora sonno, ma siamo arrivati e non vedo l'ora di rivedere i miei
M&A: "noi torniamo più tardi" si dirigono verso casa loro a piedi, non è molto lontana dato che viviamo in un piccolo paesino in provincia: Cadignano, il prete che c'era quando ero piccola lo chiamava "l'isola che non c'è" perché nessuno veniva mai a vederlo, e noi uscivamo poco dal nostro paesello perché avevamo lo stretto necessario.
C: "ma Brescia è così piccola?" Mi chiede
Io: "no, questa è una provincia. Siamo a Cadignano, piccolo ma stupendo"
C: "ah e questa è casa tua?"
Io: "si, è una delle più grandi qui anche se avrei preferito vivere in cascina"
C: "si ma è comunque grandissima. Non hai il giardino?" Non vedevo l'ora che qualcuno me lo chiedesse, il giardino è la parte a qui tengo di più di questa casa e quella che preferisco
Io: "si è di là, dopo vi porto. Adesso andiamo a sistemare le vostre cose nelle camere" ho ancora le chiavi di casa, apro il cancello per il passaggio pedonale, le macchine le abbiamo lasciate in un parcheggio poco distante da casa mia, nel cortile trovo mia sorella a prendere il sole.
Io: "Alice? Sei sveglia?"
A: "si chi è?" Dice alzando la testa "Giorgia! Ciao, come stai" dice senza alzarsi o senza venire ad abbracciarmi, non le è mai piaciuto il contatto fisico
Io: "Bene grazie, loro sono Francesco, Nicolas, Dario, Nelson e Cesare" si alza e porge la mano a tutti
T: "se vuole può chiamarmi Tonno"
Al: "per favore diamoci del tu, ho solo 27 anni" Frank si avvicina
F: "ti piacerebbe bella" Alice appena lo vede lo abbraccia, no non sono invidiosa o gelosa, è 4 anni anche lei che non lo vede
A: "cazzo Frank sei diventato un'uomo, non sei più il ragazzino che ho aiutato a partire 4 anni fa" aiutato?
F: "Tonno lei è la cugina che ci ha trovato la casa" ah. Non lo sapevo
T: "ah grazie, senza di le... te non avremmo ancora la casa"
Io: "Ali ho pensato di andare a vivere con loro"
A: "oh finalmente una rompi coglioni in meno"
Io: "ma se non sei mai a casa" dico entrando "MAMMA!"
Ma: "Giorgia? Sei tornata?"
Io: "si mamma ma ho un paio di amici"
Ma: "le camere sono tutte libere" lo sapevo, non viene mai nessuno qui. I ragazzi entrano e salutano uno a uno mia mamma, non vedo Frank. Cazzo è ancora a parlare con Alice.
F: "Principessa, da quando hai un cane?" Un cane?
Io: "un cane?"
Ma: "ma c'è anche Frank!" Urla andando ad abbracciarlo
F: "si zia sono vivo e vegeto"
Ma: "amore della zia dopo vai da nonna però eh"
F: "si lo so"
Io: "scusate ma di che cane parlate?" Frank mi dice di andare in giardino. Chiamo i ragazzi e andiamo in giardino. Mi guardo intorno ma non vedo nessun cane
T: "ma che carino sei? Ma che bellino sei?!" Dice Tonno con la voce da cretino che si ha quando si vede un essere carino, mi avvicino. Mi hanno davvero preso un eurasier?!
Io: "ODDIO!! Ma è mio?!" Mi giro e vedo mio papà alla finestra annuire "papà! Chi me l'ha preso?"
P: "io e, non ci crederai, Roby" Roby?
Io: "ma è uno dei cuccioli di Silvia?"
P: "si, il cane dello zio di silvia ha avuto dei cuccioli e, siccome lui ha il maschio, gli spettava un cucciolo che però a casa sua nessuno voleva e Roby ha proposto di portarlo qui. Non appena l'ho visto mi sono ricordato che è una razza che ti piace molto e che vuoi da molto" ma mi ascolta davvero?!
C: "ma che bello sei?! Ti farò conoscere il mio Chewbe"
Io: "chi è Chewbe?" Dico mentre accarezzo... devo scegliere un nome
C: "il mio cane. È un mezzo Collie, è il figlio del cane di Nicolas"
Io: "ma avete tutti un cane?!" Dico ironizzando
T: "anch'io ne ho uno ma è dai miei. È bull dog francese e si chiama Bilbo"
Io: "Bilbo Baggins?"
T: "si! Sei la prima che ci arriva"
D: "io ho un cane aviatore, anche detto Berry"
Io: "Mamma, papà posso parlarvi? Voi intanto guardate pure, se volete prendere il sole, vicino alla piscina ci sono le sdraio" dico avvicinandomi alla porta finestra che abbiamo fatto l'anno scorso, come la piscina interrata dopo anni di suppliche.
Ma: "dicci tutto Giorgia"
Io: "ho pensato di trasferirmi a Bologna, da Frank" rimangono a bocca aperta
P: "e l'università? Hai ancora poco tempo per iscriverti"
Io: "lo so ma mi aiuterà Nicolas, poi ho già la casa quindi sarebbe tutto più semplice"
P: "per me va bene, ma prendi il cane?"
Io: "posso davvero portarlo?!"
Ma: "io non lo so chiedi ai tuoi coinquilini"
Io: "Tonno e Frank a rapporto!!"
X: "non è cambiata" afferma una voce femminile che riconosco subito, ma prima devo parlare con i MIEI coinquilini
Io: "ragazzi posso portare il cane a Bologna?" Frank e Tonno si guardano
T: "solo se io posso portare Bilbo"
Io&T: "Frank?"
F: "a due condizioni: 1. È che non entrino in camera mia 2. Se sporcano pulite voi"
Io&T: "affare fatto!" Urliamo porgendogli la mano. Torno a pensare alla voce femminile
Io: "hey penso che ci sia qui nonna" dico prendendo Frank per il polso
F: "davvero?!" Gli si illuminano gli occhi, io so che Frank alla nonna ci tiene davvero
Nn: "si gioia sono qui" si! È lei. Io e Frank le corriamo in contro e la abbracciamo più forte possibile. Ora lei ha 88 anni, ma sembra molto più giovane di quando ne aveva 70.
Nn: "Mamma mia belo quanto tempo che non ti vedo! E te? Vai a vivere con lui?"
Io: "si nonna, così te lo porto qui più spesso"
Nn: "brava! Frank la mamma come sta?"
F: "ma se non mi sbaglio vi sentite tutte le sere. Io la sento si e no una volta a settimana"
Nn: "birichelo eh! Giorgia hai scelto il nome del cane"
Io: "no, non l'ho ancora scelto. Ma è femmina?"
F: "si ha guardato prima Tonno"
Io: "ho il nome" corro a prendere il cane, la sollevo da terra a mo di re leone ed esclamo "Iolanda ma la chiamerò Iole!" Penso ad uno dei miei libri preferiti: fuori fuoco.
C: "adesso voglio prenderne un'altro e chiamarlo Mafalda" nessuno sembra capirlo
Io: "hai davvero letto fuori fuoco?"
C: "certo! È uno dei miei libri preferiti"
Io: "anche il mio, infatti ero indecisa tra Iole e Mafalda, ma il suo dolce musino mi suggerisce Iole" dico facendomi leccare il naso da Iole.
M: "Giorgia! Dov'è Nels? Deve venire a portare le cose a casa mia"
Io: "siamo in giardino!" Arriva e non appena vede il cane
M: "ma che bel patato sei?!" Dice accarezzandola
C&Io: "patata, si chiama Iole" ci mettiamo a ridere e Marta e Nels vanno via ed io accompagno i ragazzi nelle loro stanze
Io: "... e questa è la stanza più grande per Tonno e Bic"
C: "Tonno non ingravidare Bic" dice Cesare prima di entrare nella sua stanza
T: "non credo sia fattibile vez" e ridiamo tutti di nuovo
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I tuoi occhi meglio del mare~ space valley|Cesare Cantelli
Fanfiction||COMPLETA MA IN REVISIONE [18/05/2021-data da destinarsi]|| Davide era tutto per me, eppure qualcosa mi faceva pensare che al centro dei miei pensieri non c'era più solo lui. Tonno, il mio migliore amico, lo aveva capito per primo e mi aveva aiutat...