Questo capitolo contiene linguaggio sessuale esplicito
Giovedì 15 Giugno 2023
Oggi ci sarà finalmente la mia laurea in psicologia. La mia tesi è sulle emozioni e, ovviamente, la psicologia in generale.
Pr: "complimenti" dice il professore porgendomi la mano che non tardo a stringere "110 e lode" mi manca un battito
Io: "grazie, grazie mille!"
Pr: "se l'è davvero meritata"
Esco dalla sala
Io: "110 E LODEE" urlo
Tutti: "complimenti!!" Abbiamo deciso che a pranzo andremo con la mia famiglia e i regaz, mentre nel pomeriggio andremo, solo i regaz ovviamente, a dormire da Bic.Il pranzo passa alla svelta.
Salgo in macchina con Federico che è tornato da Edimburgo solo per questo. L'ho conosciuto l'anno scorso al compleanno di Cesare e abbiamo subito legato moltissimo.
Fe: "senti ma... a te piace ancora Cesare vero?"
Io: "perché me lo chiedi?"
Fe: "vi lanciate certi sguardi..."
Io: "Fede ti ritengo un grande amico perciò ti dirò la verità, ma se qualsiasi cosa io ti dica ora dovesse venirla a sapere qualcuno, sei morto"
Fe: "posso giurarlo su me stesso"
Io: "io... non ho mai smesso di amarlo. Ho provato ad andare avanti ma non ce l'ho fatta, quando si è rimesso con Sofia ci sono rimasta malissimo. Sto facendo tutto questo per vedere felice Frank"
Fe: "secondo me dovresti parlargli"
Io: "no Fede, è un capitolo chiuso ormai"
Fe: "è un capitolo chiuso per chi è fuori da questa storia, non per voi due"
Io: "siamo arrivati!" Chiudo la conversazione e corro nella casa di Bic
Tutti: "E... dottore del buco del cul, vaffancul vaffuncl"Passiamo la giornata a scherzare e la sera siamo tutti in giardino, ma manca qualcuno: Cesare e Frank non ci sono. Spero non stia succedendo nulla di male. Potrei andare a cercarli ma sono stanca e vado in camera.
POV'S CESARE
Sono nella veranda perché mi ero messo in disparte per non vedere la complicità che c'è tra Giorgia e Fede nata al mio compleanno. Odio vederla con un altro ragazzo soprattutto con il mio migliore amico. Non è da fraintendere, io VOGLIO vederla felice, ma magari non con un ragazzo.
F: "posso posso parlarti?"
Io: "ehm.. si. Di cosa si tratta?"
F: "Giorgia.."
Io: "no Frank lascia stare. Te l'ho data vinta e non l'ho più toccata, che altro vuoi?"
F: "la ami vero?"
Io: "certo Frank, la amo da 3 anni a questa parte"
F: "perché non sei da lei?"
Io: "perché lei tiene molto a te e anche io, non voglio perdere i rapporti con te o forzare lei"
F: "vai da lei allora"
Io: "c-cosa?"
F: "ho visto come la guardi: vai da lei. Ho capito, sono stato un coglione. Ma occhio che posso sempre spaccarti la faccia"
Io: "non la farò soffrire, non di proposito" corro nel giardino ma lei non c'è
Io: "dov'è Giorgia?"
D: "è appena andata in camera"
Fe: "ha detto di essere stanca"
Io: "si si grazie" entro in casa e salgo in fretta le scale per poi bussare alla sua porta la sento avvicinarsi alla porta, fa girare la chiave e apre una spiraglio della porta allontanandosi, quando entro lei è di schiena
G: "senti Fede ti ho detto si lasciarmi perdere perché tanto..." finalmente si volta
Io: "cosa ti ha fatto Fede?"
G: "no niente, mi ha fatto solo qualche domanda. Perché sei qui?" Mi avvicino a lei facendola indietreggiare e appoggiare al muro, le metto una mano sul fianco e una al muro vicino alla sua testa
Io: "per questo" mi avvicino e la bacio piano per capire se anche lei è d'accordo e schiude le labbra per permettere alla nostre lingue di ricongiungersi dopo più di 3 fottutissimi anni. Circa un minuto dopo poggia le mani sul mio petto allontanandomi di qualche centimetro
G: "Cesu no. Se Frank ci vede..."
Io: "tranquilla" le dico accarezzandole la guancia "mi ha detto lui di venire da te"
G: "cosa?!"
Io: "si" lei sorride e, istintivamente, lo faccio anche io "mi ha detto di venire da te, perché si Giorgia: io ti amo. E potrei urlarlo al mondo intere, ti amo più di quanto io ami me stesso, e ce ne vuole" aggiungo facendola ridere "quella sera sui colli quando mi dissi quel ti amo, ho fatto la cazzata più grande della mia vita; avrei dovuto perdere la voce a forza dirti quanto cazzo io ti ami, e non da Milano Marittima, ma da quando quel 13 luglio entrasti in quella pasticceria: così spaesata e curiosa, con i tuoi capelli raccolti in una semplice coda alta, un pantaloncino della tuta e una maglietta larghissima e avrebbe fatto schifo a chiunque ma non a me. Quando oltrepassasti quella porta dissi un semplice cazzo è bella e per me non è una cosa qualunque, se fosse entrata una ragazza qualsiasi avrei detto che era figa, gnocca o qualsiasi altro sinonimo, ma tu, così semplice e genuina, mi hai fatto impazzire proprio come dice tuo nonno. La sera in cui ci lasciammo e tu eri accoccolata a Dario, avrei potuto dare di matto ma sapevo che avevi bisogno di un'amico; quando Tonno gioca, scherza o si coccola con te potrei spaccagli il naso; quando, dal mio compleanno, tu parli e scherzi con Fede come se fosse il ragazzo più importante della tua vita e viceversa, vorrei soltanto sparire, proprio per questo non ero con voi prima." Sospiro notando le lacrime che bagnano le guance di Giorgia che prontamente asciugo "Spero che per te sia ancora lo stesso perché non so dove ho trovato il coraggio per dirti tutte queste cose" fa una piccola risatina e mi abbraccia forte
G: "quando ti dissi quelle sue semplici paroline, e tu no, mi sentii morire ma speravo avessi solo bisogno di tempo. E ce ne hai messo. Però devo dirti la verità" la guardo preoccupato, che la fa ridere "ti amo Cesare Cantelli" la bacio con molta più passione ma con la stessa quantità di amore. La sollevo e con le sue gambe circonda il mio bacino
Io: "hai più..."
G: "aspettavo solo te"
Continuiamo a baciarci, quando lei prende l'iniziativa e si toglie la maglietta, togliendo poi la mia. Comincio a baciarle il collo, il suo punto debole, mentre lei mi tira i capelli, il mio punto debole. La faccio sdraiare sul letto per togliermi i pantaloni mentre lei fa lo stesso con i suoi, per poi rimettermi sopra di lei e ricominciare a baciarci con foga. Mi sfiora più volte l'elastico delle mutande quando finalmente decide di togliermele: ancora qualche secondo e sarei esploso. Sfilo lentamente le sue mutandine di pizzo per poi lanciarle insieme al resto dei vestiti.
G: "la porta" mi alzo velocemente e la chiudo a chiave tornando su di lei, avvicina il mio volto alla sua zona intima andando a muovere lentamente la mia lingua sul suo punto sensibile. Dopo poco mi alzo, metto il preservativo e torno sopra di lei che avvinghia le sue gambe a me
Io: "sei pronta?"
G: "si"
Io: "ma sei sicura?" Si avvicina al mio orecchio e sussurra
G: "fammi tua" non me lo faccio ripetere due volte ed entro in lei. Non vedevo l'ora di sentirla intorno a me
POV'S GIORGIA
Entra ed esce da me lentamente e in modo più che delicato. Durante le prime due spinte ho sentito un po' di dolore che si è poi trasformato in piacere. Mentre continua a muoversi dentro di me, riprende a baciarmi il collo mentre io gli graffio la schiena. Dopo qualche minuto vengo seguita da lui, toglie il preservativo e si sdraia di fianco a me. Tutto ciò che sento sono i nostri battiti irregolari che suonano all'unisono e i respiri affannati.
C: "ti amo piccola"
Io: "ti amo Cesu" ci coccoliamo e ci guardiamo negli occhi perdendoci l'uno nello sguardo dell'altra per poi addormentarci abbracciati.
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I tuoi occhi meglio del mare~ space valley|Cesare Cantelli
Fanfiction||COMPLETA MA IN REVISIONE [18/05/2021-data da destinarsi]|| Davide era tutto per me, eppure qualcosa mi faceva pensare che al centro dei miei pensieri non c'era più solo lui. Tonno, il mio migliore amico, lo aveva capito per primo e mi aveva aiutat...