Sono le 10 e la mia sveglia è appena suonata. I tre mojito di ieri sera si fanno sentire
C: "posso entrare?"
Io: "si, certo"
C: "ti ho portato la colazione: caffellatte e biscotti"
Io: "grazie" gli do un bacio sulla guancia, lui esce e mangio la mia colazione minimal. Mi metto degli altri pantaloni della tuta e una vecchia maglietta e sono pronta. Come ieri io, Tonno e Cesare andiamo a Capriano e io mi perdo a guardare i campi che circondano la strada. Dopo quindici minuti siamo sotto casa di Roby
Io: "è ora di finire quest'opera d'arte"
R: "si brava, se domani vuoi andare a ritirare la vernice con Giulia devi essere qui alle 11 invece e altrimenti alle 14"
Io: "se ha bisogno di un passaggio vengo altrimenti arrivo all'una e mezza"
R: "no, non ha bisogno di un passaggio, magari volevi andare"
Io: "no grazie, voglio sia una sorpresa anche per me"
R: "va bene. Ora ti lascio al tuo lavoro".
Passa circa un'ora per disegnare e colorate tutti i fiori che circondano i due teschi messicani perché senza era troppo vuoto. Oggi però per fare i pezzi più in alto invece che la scala ha usato Cesare, ero seduta sulle sue spalle e lui diceva anche che sono leggera, se lo dice lui.R: "hai già finito?"
Io: "si, ti piace?"
R: "molto"
S: "hai fatto un ottimo lavoro"
Io: "grazie. Ma avete già pensato al nome?"
R: "se è femmina Angelica"
S: "se è maschio Dario, a piace anche Ilario e volevo metterglielo come secondo nome, ma abbiamo optato per un nome solo" a questa affermazione Cesare e Tonno ridono
Io: "perché ridete?"
T: "Dario, il nostro Dario, di secondo nome fa Ilario"
Io: "ma sei serio?"
C: "si te lo possiamo giurare"
R: "chi è questo Dario?"
Io: "un'altro amico di Davide, nonché fidanzato di Anna"
S: "se ci farai conoscere il gruppo prima del battesimo possono venire"
Io: "davvero??"
S: "certo, e mi raccomando anche Davide"
Io: "non vedo l'ora di conoscere questo esserino"
S: "senti... ti va di fargli da madrina? Il padrino sarà lo zio Ivan"
Io: "cazzo... si! Si! Si! Sarebbe fantastico!"
R: "grazie" si avvicina e mi abbraccia, non lo fa spesso ma mi piace molto quando lo fa. Noi ce ne andiamo e appena salgo sull'auto comincio a pensare a come trattenere le lacrime domani
Io: "regaz domani mangiamo al sushi così siamo più vicini"
C: "va benissimo"
T: "ma mandiamo una foto a Nelson"
Io: "va bene bimbo"Il giorno dopo
Sono le 11 ho appena prenotato un tavolo al Miho e mi sto scegliendo il vestito da mettere, le opzioni sono un abito azzurro che arriva al ginocchio davanti e a metà polpaccio dietro e senza spalle oppure un abito rosa, attillato e corto con le spalline fini; li provo entrambi per l'ennesima volta e opto per l'abito azzurro sia perché mi pare più adatto, sia perché spero sia un maschietto.
C: "Giorgia ho bisogno di un consiglio"
Io: "arrivo" apro la porta e lo trovo davanti a me con dei pantaloni della tuta e a petto nudo
Io: "che cazzo fai così nei corridoi di casa mia?!"
C: "ti dispiace?"
Io: "a me fa piacere, ma non credo che se mio padre dovesse vederti così gli piacerebbe altrettanto"
C: "hai ragione" alza le mani e entra in camera seguito da me
Io: "allora, su cosa ti serve il consiglio"
C: "su una ragazza" gli lancio un'occhiataccia "hey scherzo, non so cosa mettermi, tu sei così bella con questo vestito" dice facendomi fare un giro su me stessa
Io: "allora: hai portato qualcosa di semi-elegante?"
C: "ho portato dei jeans, i pantaloni beige, un maglione e la camicia"
Io: "siccome fa caldo ti conviene mettere i vestiti che hai usato alla nostra prima uscita da fidanzati"
C: "i pantaloni beige e la camicia?"
Io: "esatto. Vestiti che vado a vedere a che punto è Tone"
C: "si signor capitano" gli sorrido, esco e vado da Tonno
Io: "posso entrare?"
T: "certo vieni"
Io: "tu hai scelto cosa mettere?"
T: "in realtà sono indeciso, ho questa camicia azzurrina, ma devo scegliere tra i pantaloni beige o neri"
Io: "se non ti fa niente essere vestito come Cesare allora metti quelli beige, se invece il tuo lato competitivo te lo impedisce metti quelli neri"
T: "metto quelli beige perché tanto stanno più bene a me"
Io: "io mi tiro fuori da questa battaglia" esco ridendo con le mani alzate e vado da Alice
Io: "dov'è la mia sorellina preferita?"
A: "che cazzo vuoi?"
Io: "avrei bisogno di una cintura da mettere in vita"
A: "ho già scelto"
Io: "ottimo" la seguo in camera sua dove tra le decine di cinture ne prende una elastica, di quelle alte che si chiude con un pezzo di ferro e devo dire che con questo vestito sta molto bene
A: "va benissimo! Ma ti pettini meglio vero? Sai che poi Roby rompe il cazzo"
Io: "si lo so, lascio i capelli sciolti e lego solo le prime due ciocche dietro con un ferma capelli che metterò beige per richiamare la cintura"
A: "brava, ti ho addestrato bene. Ora vai" rido e vado al bagno a sistemarmi i capelli.
C: "Giorgia, ovunque tu sia salta fuori che sono le 11 e 45 dopo dobbiamo andare"
Io: "sono pronta" esco dal bagno e Cesu mi squadra da capo a piede "devo mettere i sandali e ci sono" metto dei sandali bassi anch'essi beige e girandomi vedo Cesare allo stipite della porta che mi fissa
C: "sei meravigliosa" sento le guance andare a fuoco "anche quando ti imbarazzi"
Io: "andiamo dai" usciamo di casa e al sushi ordiniamo 3 piatti di ossomaki all'avocado, al gambero e al salmone
Io: "non dobbiamo esagerare perché Silvia ha detto che ci sarà un sacco di roba da mangiare"
T: "va bene"Un'ora dopo
Siamo davanti a casa di Silvia, è tutto pronto ma siamo i primi ad arrivare
R: "ciao Santuz!"
Io: "ciao boby"
R: "sei favolosa. cazzo ti sei anche pettinata"
Io: "guarda che mi pettino sempre solo che ho i capellini più corti che non stanno dentro"
R: "solite scuse. Dai vieni a vedere il tuo murales quanto è bello da asciutto"
Entriamo tutti in casa per osservare il mio lavoro. Passiamo circa un quarto d'ora a chiacchierare e poi arrivano tutti gli invitati. Ognuno si fa i cazzi propri, di tanto in tanto qualcuno si avvicina alla coppia facendogli i complimenti fino alle tre quando Roberto richiama l'attenzione
R: "allora, non sono uno da discorsi seri quindi partirei con un grazie per essere qui, mi dispiace che non tutti siano potuti venire" dice guardandomi perché sa che anche a me piacerebbe avere qui Frank "voglio ringraziare i miei suoceri e i miei genitori per l'appoggio che ci hanno dato per questa casa, ringrazio zio Ivan, zio Paolo e zio Franco per l'aiuto pratico in cantiere, ringrazio nonna Pierina e la nonna Geca per i consigli e l'aiuto economico, ringrazio mia cognata e i miei fratelli, soprattutto Giorgia che ha dipinto questo fantastico murales e ci aiuterà con la camera del bambino o bambina" sono molto emozionata e ho le lacrime agli occhi, appena Cesare se ne accorge mi circonda le spalle con il suo braccio e poi Roby continua "grazie di nuovo a tutti. Ah e non avrete bisogno di litigare per chi fa il padrino o la madrina perché abbiamo già scelto: Giorgia e Ivan" si alza una serie di risate "ora direi che è il momento di aprire questa scatola di vernice e scoprirne il colore"
Silvia e Roberto appoggiano la mano sul bordo del coperchio
Tutti: "Ooooo" urliamo mentre agitiamo le mani ma quando lo apre il colore è verde
R: "ma che cazzo..."
G: "scherzetto! Questa è la scatola giusta"
S: "che stronza" ironizza ridendo. Riparte il boato di prima
S: "10,9,8,7.."
R: "6,5,4,3..."
R&S: "2,1" dietro di loro si stende uno striscione bianco con scritto in azzurro benvenuto. È maschio.
Roberto abbraccia Silvia che ormai piange dall'emozione, stessa situazione io e Cesare. Speravamo entrambe in un maschietto. Il nostro piccolo Dario.Spazio autrice
Ciao regaz! Tantissimi grazie per le 1000 letture, le 50 stelle e per il 1º posto nel tag "dario matassa"
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I tuoi occhi meglio del mare~ space valley|Cesare Cantelli
Fanfiction||COMPLETA MA IN REVISIONE [18/05/2021-data da destinarsi]|| Davide era tutto per me, eppure qualcosa mi faceva pensare che al centro dei miei pensieri non c'era più solo lui. Tonno, il mio migliore amico, lo aveva capito per primo e mi aveva aiutat...