34-Maschio o Femmina?

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Sono le 10 e la mia sveglia è appena suonata. I tre mojito di ieri sera si fanno sentire
C: "posso entrare?"
Io: "si, certo"
C: "ti ho portato la colazione: caffellatte e biscotti"
Io: "grazie" gli do un bacio sulla guancia, lui esce e mangio la mia colazione minimal. Mi metto degli altri pantaloni della tuta e una vecchia maglietta e sono pronta. Come ieri io, Tonno e Cesare andiamo a Capriano e io mi perdo a guardare i campi che circondano la strada. Dopo quindici minuti siamo sotto casa di Roby
Io: "è ora di finire quest'opera d'arte"
R: "si brava, se domani vuoi andare a ritirare la vernice con Giulia devi essere qui alle 11 invece e altrimenti alle 14"
Io: "se ha bisogno di un passaggio vengo altrimenti arrivo all'una e mezza"
R: "no, non ha bisogno di un passaggio, magari volevi andare"
Io: "no grazie, voglio sia una sorpresa anche per me"
R: "va bene. Ora ti lascio al tuo lavoro".
Passa circa un'ora per disegnare e colorate tutti i fiori che circondano i due teschi messicani perché senza era troppo vuoto. Oggi però per fare i pezzi più in alto invece che la scala ha usato Cesare, ero seduta sulle sue spalle e lui diceva anche che sono leggera, se lo dice lui.

R: "hai già finito?"
Io: "si, ti piace?"
R: "molto"
S: "hai fatto un ottimo lavoro"
Io: "grazie. Ma avete già pensato al nome?"
R: "se è femmina Angelica"
S: "se è maschio Dario, a piace anche Ilario e volevo metterglielo come secondo nome, ma abbiamo optato per un nome solo" a questa affermazione Cesare e Tonno ridono
Io: "perché ridete?"
T: "Dario, il nostro Dario, di secondo nome fa Ilario"
Io: "ma sei serio?"
C: "si te lo possiamo giurare"
R: "chi è questo Dario?"
Io: "un'altro amico di Davide, nonché fidanzato di Anna"
S: "se ci farai conoscere il gruppo prima del battesimo possono venire"
Io: "davvero??"
S: "certo, e mi raccomando anche Davide"
Io: "non vedo l'ora di conoscere questo esserino"
S: "senti... ti va di fargli da madrina? Il padrino sarà lo zio Ivan"
Io: "cazzo... si! Si! Si! Sarebbe fantastico!"
R: "grazie" si avvicina e mi abbraccia, non lo fa spesso ma mi piace molto quando lo fa. Noi ce ne andiamo e appena salgo sull'auto comincio a pensare a come trattenere le lacrime domani
Io: "regaz domani mangiamo al sushi così siamo più vicini"
C: "va benissimo"
T: "ma mandiamo una foto a Nelson"
Io: "va bene bimbo"

Il giorno dopo
Sono le 11 ho appena prenotato un tavolo al Miho e mi sto scegliendo il vestito da mettere, le opzioni sono un abito azzurro che arriva al ginocchio davanti e a metà polpaccio dietro e senza spalle oppure un abito rosa, attillato e corto con le spalline fini; li provo entrambi per l'ennesima volta e opto per l'abito azzurro sia perché mi pare più adatto, sia perché spero sia un maschietto.
C: "Giorgia ho bisogno di un consiglio"
Io: "arrivo" apro la porta e lo trovo davanti a me con dei pantaloni della tuta e a petto nudo
Io: "che cazzo fai così nei corridoi di casa mia?!"
C: "ti dispiace?"
Io: "a me fa piacere, ma non credo che se mio padre dovesse vederti così gli piacerebbe altrettanto"
C: "hai ragione" alza le mani e entra in camera seguito da me
Io: "allora, su cosa ti serve il consiglio"
C: "su una ragazza" gli lancio un'occhiataccia "hey scherzo, non so cosa mettermi, tu sei così bella con questo vestito" dice facendomi fare un giro su me stessa
Io: "allora: hai portato qualcosa di semi-elegante?"
C: "ho portato dei jeans, i pantaloni beige, un maglione e la camicia"
Io: "siccome fa caldo ti conviene mettere i vestiti che hai usato alla nostra prima uscita da fidanzati"
C: "i pantaloni beige e la camicia?"
Io: "esatto. Vestiti che vado a vedere a che punto è Tone"
C: "si signor capitano" gli sorrido, esco e vado da Tonno
Io: "posso entrare?"
T: "certo vieni"
Io: "tu hai scelto cosa mettere?"
T: "in realtà sono indeciso, ho questa camicia azzurrina, ma devo scegliere tra i pantaloni beige o neri"
Io: "se non ti fa niente essere vestito come Cesare allora metti quelli beige, se invece il tuo lato competitivo te lo impedisce metti quelli neri"
T: "metto quelli beige perché tanto stanno più bene a me"
Io: "io mi tiro fuori da questa battaglia" esco ridendo con le mani alzate e vado da Alice
Io: "dov'è la mia sorellina preferita?"
A: "che cazzo vuoi?"
Io: "avrei bisogno di una cintura da mettere in vita"
A: "ho già scelto"
Io: "ottimo" la seguo in camera sua dove tra le decine di cinture ne prende una elastica, di quelle alte che si chiude con un pezzo di ferro e devo dire che con questo vestito sta molto bene
A: "va benissimo! Ma ti pettini meglio vero? Sai che poi Roby rompe il cazzo"
Io: "si lo so, lascio i capelli sciolti e lego solo le prime due ciocche dietro con un ferma capelli che metterò beige per richiamare la cintura"
A: "brava, ti ho addestrato bene. Ora vai" rido e vado al bagno a sistemarmi i capelli.
C: "Giorgia, ovunque tu sia salta fuori che sono le 11 e 45 dopo dobbiamo andare"
Io: "sono pronta" esco dal bagno e Cesu mi squadra da capo a piede "devo mettere i sandali e ci sono" metto dei sandali bassi anch'essi beige e girandomi vedo Cesare allo stipite della porta che mi fissa
C: "sei meravigliosa" sento le guance andare a fuoco "anche quando ti imbarazzi"
Io: "andiamo dai" usciamo di casa e al sushi ordiniamo 3 piatti di ossomaki all'avocado, al gambero e al salmone
Io: "non dobbiamo esagerare perché Silvia ha detto che ci sarà un sacco di roba da mangiare"
T: "va bene"

Un'ora dopo
Siamo davanti a casa di Silvia, è tutto pronto ma siamo i primi ad arrivare
R: "ciao Santuz!"
Io: "ciao boby"
R: "sei favolosa. cazzo ti sei anche pettinata"
Io: "guarda che mi pettino sempre solo che ho i capellini più corti che non stanno dentro"
R: "solite scuse. Dai vieni a vedere il tuo murales quanto è bello da asciutto"
Entriamo tutti in casa per osservare il mio lavoro. Passiamo circa un quarto d'ora a chiacchierare e poi arrivano tutti gli invitati. Ognuno si fa i cazzi propri, di tanto in tanto qualcuno si avvicina alla coppia facendogli i complimenti fino alle tre quando Roberto richiama l'attenzione
R: "allora, non sono uno da discorsi seri quindi partirei con un grazie per essere qui, mi dispiace che non tutti siano potuti venire" dice guardandomi perché sa che anche a me piacerebbe avere qui Frank "voglio ringraziare i miei suoceri e i miei genitori per l'appoggio che ci hanno dato per questa casa, ringrazio zio Ivan, zio Paolo e zio Franco per l'aiuto pratico in cantiere, ringrazio nonna Pierina e la nonna Geca per i consigli e l'aiuto economico, ringrazio mia cognata e i miei fratelli, soprattutto Giorgia che ha dipinto questo fantastico murales e ci aiuterà con la camera del bambino o bambina" sono molto emozionata e ho le lacrime agli occhi, appena Cesare se ne accorge mi circonda le spalle con il suo braccio e poi Roby continua "grazie di nuovo a tutti. Ah e non avrete bisogno di litigare per chi fa il padrino o la madrina perché abbiamo già scelto: Giorgia e Ivan" si alza una serie di risate "ora direi che è il momento di aprire questa scatola di vernice e scoprirne il colore"
Silvia e Roberto appoggiano la mano sul bordo del coperchio
Tutti: "Ooooo" urliamo mentre agitiamo le mani ma quando lo apre il colore è verde
R: "ma che cazzo..."
G: "scherzetto! Questa è la scatola giusta"
S: "che stronza" ironizza ridendo. Riparte il boato di prima
S: "10,9,8,7.."
R: "6,5,4,3..."
R&S: "2,1" dietro di loro si stende uno striscione bianco con scritto in azzurro benvenuto. È maschio.
Roberto abbraccia Silvia che ormai piange dall'emozione, stessa situazione io e Cesare. Speravamo entrambe in un maschietto. Il nostro piccolo Dario.

Spazio autrice
Ciao regaz! Tantissimi grazie per le 1000 letture, le 50 stelle e per il 1º posto nel tag "dario matassa"

I tuoi occhi meglio del mare~ space valley|Cesare CantelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora