Ho appena finito di colore il murales ed è quasi completo. Sabato finirò anche i fiori e poi sarà davvero completo. Sono sfinita. Passare 3 ore sopra ad una scala non fa per niente bene, soprattutto al mio piede smonco, come lo chiamo dall'incidente. A 12 anni nell'attraversare la strada non ho visto l'auto che stava passando e nel cercare di fermarmi ci sono caduta sopra e il mio piede, non so come, si è piegato rompendo il 2º, il 3º e il 4º metatarso; quando mi hanno messo il gesso non mi hanno fatto la puntura per la circolazione così, dopo averlo tolto, ricominciai a camminare normale 3 mesi dopo invece che 1, tuttora mi porto dietro questo peso se lo sfrutto troppo. Mi siedo in modo poco aggraziato sulla vecchia poltrona da buttare
T: "ottimo lavoro direi"
Io: "si, sono stata davvero brava"
C: "bhe si, a saperlo lo facevamo fare a te nello studio"
Io: "si può fare. Fammi un favore, tu hai il numero di Cristian giusto?"
C: "si perché?"
Io: "scrivigli codice blu"
C: "ok, ma perché?"
Io: "lui lo sa, è per il mio piede, magari vi spiegherò"
C: "mi devo preoccupare?"
Io: "no è una stronzata" non è una stronzata perché fa malissimo ma si preoccuperebbero troppo
R: "cazzo l'hai fatto veramente bene"
Io: "lo so"
R: "non darti troppe arie"
S: "Giorgia puoi salire?" Guardo Roberto che annuisce come per dirmi che posso andare e salgo mentre più indietro mi seguono gli altri
R: "ferma, metti questa prima" mi da una benda che subito Cesare mi lega e sento la porta aprirsi
S: "tieni questo e indovina cosa è"
Io: "un termometro?" Non ricevo risposta e continuo a provare ad indovinare "un test di gravidanza?" Dico con voce sognante
S: "ora tieni questa, Tonno sbendala" lui fa come ha detto e io guardo tra le mie mani: un bavaglino con scritto mamma dice no, ma la zia mi vizia le lacrime mi appannano la vista
Io: "se-sei incinta?"
S: "si, di 5 mesi. Quando sei partita ho fatto il test ed ero già a 2 mesi" mi appoggio al muro dietro di me e mi lascio scivolare a terra mentre piango di gioia
C: "ma è maschio o femmina?"
R: "abbiamo dato la lettera a Giulia, la sorella di silvia, che andrà a comprare un barattolo di vernice rosa o azzurra e la apriremo tutti insieme venerdì"
T: "non vorrei essere scortese, ma possiamo venire anche noi?"
S: "certo ragazzi" Cesare mi si avvicina e si siede di fianco a me mettendomi un braccio intorno alle spalle
C: "piccola calmati"
Io: "Cesu tu non sai da quanti anni aspetto questo momento, forse più che diventare mamma"
C: "un giorno anche noi avremo una piccola Giorgia o un piccolo me per casa, e una casa"
Io: "Cesu non sai quanto io..."
R: "dai su, devi essere contenta basta piangere" dice porgendomi le mani per farmi alzare e poi asciugarmi le lacrime
T: "non vorrei rovinare il momento, ma sono le 18:15, alle nove dobbiamo essere dagli altri"
Io: "hai ragione. Aspetta, siccome la festa è venerdì non posso lasciare così il muro, se non vi dispiace domani vengo a finire"
S: "no no va bene"
Io: "allora a domani"
Usciamo di casa e andiamo a prepararciSpazio autrice
Ciao regaz! Scusate per
il capitolo corto, ma
non so cosa aggiungere😅
Presto usciranno i prossimi
capitoli e alla fine non
ne mancano molti.
Spero che questa storia
vi stia piacendo
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I tuoi occhi meglio del mare~ space valley|Cesare Cantelli
Fanfiction||COMPLETA MA IN REVISIONE [18/05/2021-data da destinarsi]|| Davide era tutto per me, eppure qualcosa mi faceva pensare che al centro dei miei pensieri non c'era più solo lui. Tonno, il mio migliore amico, lo aveva capito per primo e mi aveva aiutat...