20- Scatoloni

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POV'S GIORGIA
Mi sveglio con qualcuno che mi lecca il naso. Com'è possibile che sia in camera mia se avevo la porta chiusa? Bussano alla porta
Io: "avanti"
C: "ho portato io Iole qui perché so che non può stare in casa e non sapevo se ti saresti arrabbiata se l'avessi fatta uscire" mistero risolto
Io: "grazie, vieni" dico facendogli spazio sul letto
C: "non ti mancherà quando verrai a stare a Bologna?"
Io: "no" mi guarda quasi schifato "non mi mancherà perché verrà con me" gli spunta un sorriso, quel sorriso che sogno la notte e mi fissa negli occhi mentre io mi perdo nei suoi bellissimi verdi, quasi come il mare di Milano Marittima pieno di alghe che amo lo stesso
C: "non so perché ma ho pensato che vedessi il cane solo come un giocattolo dato che hai detto che non ti mancherà, poi quando hai finito la frase mi è tornato in mente che vuoi fare la veterinaria"
Io: "mi hai ascoltato? Pensavo fossi troppo concentrato su di m... cioè sulla tua brioches" cosa mi è venuto in mente?!
C: "anche su di te" dice a bassa voce ma non abbastanza per non farsi sentire
Io: "cosa?" Voglio metterlo in difficoltà
C: "eh? Niente" dice ma è imbarazzantissimo "piuttosto quando cominci a fare gli scatoloni?" Dice indicando le scatole che sono in un angolo della stanza "e poi da quanto tempo le tieni?"
Io: "ma no!" Dico ridendo "se le litigano mio papà e i suoi colleghi per la raccolta differenziata e la settimana scorsa ne ha portati a casa di più in caso mi fossi trasferita"
C: "dai su che cominciamo" dice porgendomi la mano, così cominciamo. Siccome lui è palesemente negato nel piegare i vestiti, gli faccio imballare tutti gli oggetti che ho intenzione di portare a Bologna. Io ho ormai finito di piegare e sistemare i vestiti, mi giro e vedo che anche lui ha finito ma è seduto sul pavimento fermo. Mi avvicino e vedo che piange mentre legge la lettera. La mia lettera. Esco di corsa dalla stanza
POV'S CESARE
...Giorgia. A te non ho lasciato i soldi, la macchina, la casa, ma solo l'orologio e il mio cuore. L'orologio che ti piaceva tanto te lo darà tuo padre quando non sarò più qui fisicamente. Il mio cuore te l'ho già donato. Gli insegnamenti che ti ho dato, le mancette che ti davo di nascosto, e la mia fede. Ho amato tua nonna con tutto me stesso e mi dispiace che tu non l'abbia conosciuta, so che sareste andate molto d'accordo. Il parkinson mi sta uccidendo, ma so che non è da solo, come non lo sarai tu quando io sarò volato via. Questa lettera non farla leggere ai tuoi fratelli, ai tuoi genitori o ai tuoi amici. Solo alla persona che riterrai giusta per te. Non a Mattia perché quel ragazzo non mi piace. Sono certo che quando ti sarai trasferita a Bologna, (perché si, so che vorrai stare vicino e Davide) troverai tra i suoi amici colui che farai impazzire e per cui impazzirai; esattamente come facemmo io e tua nonna. Buona vita. Non piangerti addosso per me, io ti sarò vicino anche se non mi vedrai.
Tuo,
Nonno (25/01/16)
Sto piangendo. Non l'avrei mai detto. Sento la porta sbattere. Cazzo mi ha visto? Non penso di andare a cercarla perché se si è incazza è veramente inutile quindi finisco di sistemarle la camera
POV'S GIORGIA
Il primo giro al guinzaglio di Iole dovrebbe essere il più bello e invece sono qui a piangere mentre io cammino e Iole saltella nella strada in cui io e il nonno amavamo passeggiare osservando il panorama. E se fosse stato il destino a fargli capitare quella lettera tra le mani? E se fosse stato il nonno? Sento squillare il telefono, mi calmo e rispondo senza guardare chi è perché devo cambiare i miei pensieri
Inizio chiamata
Io: pronto?
X: mi perdoni?
Io: ma chi è scusa?
X: sono Cesare
Io: ah. Di ad anna di accompagnarmi da "mio nonno" facendogli le virgolette quando dici 'mio nonno' e lei ti dirà dove sono
C: ok, a dopo
Io: a dopo
Fine chiamata
Lo aspetto sulla panchina che ho fatto mettere qualche anno fa dal sindaco perché è sempre stato un amico di famiglia e mi vuole particolarmente bene anche se sa che io ed il suo primo figlio non ci stiamo molto simpatici, al contrario del secondo figlio che, nonostante qualche mese prima di mettermi con Mattia mi fossi dichiarata a lui, non ha mai smesso di volermi bene, sostenermi e parlarmi. In molti dopo una dichiarazione non mi hanno nemmeno più guardato in faccia
POV'S CESARE
Anna è in camera di Dario e non vorrei interrompere qualcosa. Mi faccio coraggio e busso
A: "avanti" entro
C: "Giorgia mi ha detto di chiederti di accompagnarmi da "suo nonno" " dico facendo le virgolette a "suo nonno" come mi è stato detto. Anna mi guarda perplessa
A: "passami il telefono" gli do il telefono e dopo circa 5 minuti tra un'imprecazione e l'altra si avvicina e mi ridà il telefono
A: "ti ho messo la posizione" e a bassa voce aggiunge "se ti ha detto di andare lì è qualcosa di importante" torna a sedersi e ci salutiamo. Sono le 10 e qui segna mezz'ora di strada, faccio appello a tutte le mie forze e mi metto a correre il più veloce possibile. Dopo 15 minuti e tanta fatica arrivo nel posto indicato ma non vedo nessuno
C: "Giorgia?" Urlo
Io: "sono al ponte" risponde con un tono di voce normale siccome c'è l'eco. Mi giro e intravedo un ponte e mi avvicino. La vedo, ha gli occhi rossi e gonfi: ha pianto ed è colpa mia
Io: "Giorgia io non vole..." mi blocca con un casto bacio sulle labbra. Mi fa impazzire. '...troverai qualcuno che farai impazzire e per cui impazzirai...' queste parole mi balenano in testa mentre lei si stacca
G: "scusa" dice imbarazzata "non sapevo come zittirti, e se te l'avessi chiesto non mi avresti ascoltato" fa un sospiro e continua "solo tu sei a conoscenza di quella lettera e non l'aveva mai trovata nessuno, nemmeno mia mamma che è sempre in camera mia a pulire. Io non credo nel destino, ma non penso sia una casualità che l'abbia trovata proprio tu e..." ora sono io a bloccarla con un bacio
Io: "ti prego dimmi che tuo nonno aveva ragione" le dico guardandola negli occhi mentre i nostri corpi si toccano e i nostri volti sono a pochi centimetri di distanza
G: "su cosa?"
Io: "non sul fatto che tu sia una ragazza bellissima e super intelligente perché dal mio punto di vista è così, ma che tra gli amici di Frank hai trovato qualcuno che ti fa impazzire" non sono riuscito a trattenermi
POV'S GIORGIA
"... che tra gli amici di Frank hai trovato qualcuno che ti fa impazzire" non me l'aspettavo ma sarò sincera con lui
Io: "non lo so. Se intendi pensare sempre a lui, immaginare le sue labbra sulle mie, perdermi nei suoi occhi, se intendi che lui mi faccia sentire un brivido ogni volta che mi tocca: allora si" sembra che un granello di malinconia gli esca dagli occhi ogni volta che dico 'lui', ma non ho finito di parlare "allora si Cesare: c'è un ragazzo che mi fa impazzire" sembra deluso, ma un briciolo di speranza gli balena nei meravigliosi occhi
C: "e chi è? Se posso saperlo"
Io: "tu Cesare. Sei tu il ragazzo che mi fa impazzire ogni volta che mi guarda, ogni volta che mi sfiora, ogni volta che sorride anche se non a me. Credo che il tuo sorriso sia il più bello che abbia mai visto. Dopo quello di Frank ovviamente" dico per farlo ridere, ma dopo poco che ridere delle lacrimegli bagnano il viso "che c'è ho detto qualcosa di sbagliato?" Chiedo stranita
C: "no. Il problema è che questo mio farti impazzire è reciproco. Ogni volta che vedo Tonno abbracciarti la rabbia invade il mio corpo, quando ti ho vista parlare con Mattia mi è salito l'istinto omicida, e quando oggi mi hai chiesto cosa avessi detto, so che mi hai sentito, ma voglio confermartelo: ho detto 'anche da te' " non so che dire. Mi siedo di fianco a lui e, dopo aver fatto salire Iole sulle mie gambe lo abbraccio "Giorgia io credo di essermi innamorato" mi sento svenire e probabilmente è ciò che succede siccome non vedo più nulla
POV'S CESARE
Non mi parla
Io: "Scusa dovevo aspettare a dirtelo. Facciamo finta di niente." Nessuna risposta "Giorgia?" La alzo. Cazzo è successo?! Le appoggio due dita sul collo. Fortunatamente è solo svenuta. Ora come cazzo faccio. Chiamo Anna
Inizio chiamata
A: dimmi Cesare. Qualcosa non va?
Io: no. Cioè si. Giorgia è svenuta. Puoi venire fino a dove è possibile il passo carrabile? Per il resto la porto in braccio
A: "si sveglio Dario ed arriviamo
Fine chiamata
Prendo in braccio Giorgia a mo di sposina e poi il guinzaglio di Iole che mi segue subito. Faccio circa 2 km con lei in braccio e vedo la macchina di Dario che esce e mi si avvicina di corsa
D: "dalla a me sarai stanchissimo. Anna  mi ha detto che da qui a dove eravate ci sono ancora 2 chilometri" non la lascerò a nessuno
Io: "grazie Dario ce la faccio, tu prendi Iole" dopo un centinaio di metri siamo alla macchina che Dario mi apre. Appoggio delicatamente Giorgia, chiudo la portiera e salgo dall'altra parte.
A: "la portiamo all'ospedale. Ma cosa è successo" e io che ne so?! Vorrei rispondere, ma è stata fin troppo gentile con me
Io: "non lo so. Mi ha abbracciato perché abbiamo fatto pace ed è svenuta"
D: "avevate litigato?"
Io: "si per una sciocchezza"
A : "puoi dirmela?" No non posso se no te l'avrei già detto no?
Io: "no mi ha chiesto di non farlo" Anna mi guarda dallo specchietto retrovisore con aria di minaccia "non le ho fatto niente di proposito. Ho trovato una cosa in camera sua che non avrei dovuto trovare tutto qui" non parliamo più per tutto il viaggio fino all'ospedale più vicino dove dicono che ha semplicemente avuto un calo di zuccheri e di non lasciarla mai sola per oggi e domani
A: "mi dispiace Dario ma stanotte dormo io con Giorgia"
Io: "birichini eh!" Dico ridendo "fate le vostre porcate sto io con Giorgia" Anna diventa rossa, mentre Dario mi lancia un occhiataccia ma vedo che trattiene una risata
A: "no non la lascio in camera da sola con te"
Io: "Se serve sto seduto tutta la notte nell'angolo della stanza più lontano dal letto"
D: "ha ragione Cesare. Giorgia non ha più 13 anni sa scegliere per lei"
Io: "Giorgia posso stare in camera con te?"
G: "si, non lasciarmi sola" sono le prime parole che le escono di bocca per poi riaddormentarsi. Arrivati a casa la faccio scendere e la porto in camera e spiego cosa è successo a suo papà che mi ringrazia
E: "grazie Cesare te ne sono grato. Ma dove è Iole?" Cazzo Iole. Corro fuori e vado ad aprire l'auto. Fortunatamente sia qui che all'ospedale avevamo parcheggiato all'ombra e lei si era solo addormentata. La prende in braccio
Io: "certo che tu, piccola Iole, sei una dormigliona come la tua mamma eh. E sono innamorato di entrambi" mi si avvicina un ragazzo alto come me o poco meno con i capelli marrone più scuri dei miei e gli occhi verdi ma che si notano poco
X: "ciao. Sei di qui?" Mi sta già simpatico
Io: "no sono di Bologna e sono qui da un'amica" dico indicando la via di Giorgia"
X: "e ne sei innamorato. Piacere Cristian" mi porge la mano "posso farti una domanda?"
Io: "certo dimmi pure. Ah io sono Cesare"
C: "sei amico di Giorgia?" Come la conosce? Si va bhe questo paesino è minuscolo
Io: "si, è la cugina di un mio amico e verrà a trasferirsi con lui a Bologna"
C: "quindi ha deciso cosa fare?"
Io: "scusami ma sei così in confidenza?"
C: "in realtà si, siamo stati migliori amici quando io avevo 16/17 anni e lei 13/14 ma abbiamo perso i rapporti da quando si è lasciata con Mattia. Sai di lui?" non mi aspettavo questa risposta
Io: "si so tutto"
C: "posso venire a trovarla?"
Io: "ehm... non lo so la chiamo"
Inizio chiamata con Giorgia🐰
G: pronto? Che voce stupenda
Io: ho conosciuto Cristian...
G: davvero?! Fallo venire qui!
Io: era quello che volevo chiederti. Arriviamo
Fine chiamata
Io: "andiamo" dico poggiando a terra Iole
C: "è di Giorgia lei?" Come fa sapere che è femmina se non sa neanche di chi è
Io: "si, gliel'hanno regalata suo papà e suo fratello ma.."
C: "c'è a casa suo papà? Non vedo l'ora di rivederlo"
Io: "si perché? E poi come fai a sapere che è una lei?"
C: "per il cane so che predilige le femmina e per il papà perché è un'amico stretto del mio"

I tuoi occhi meglio del mare~ space valley|Cesare CantelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora