POV'S CESARE
Io: "cosa è successo?" So che non si è persa, ha un ottimo senso dell'orientamento "Giorgia, dimmi la verità" sospira
G: "prima che arrivasse Nic ho trovato Mattia che mi ha detto di tornare con lui a Brescia e mi ha baciata, quando è arrivato Bic vedendomi piangere gli ha tirato un pugno e se ne andato, almeno credevo. Quando adesso sono rientrata mi ha dato lui il casco ma poi mi ha bloccato e mi ha chiesto dove stessi andando, gli ho detto di farsi i cazzi suoi poi lui mi ha detto che era venuto a prendere ciò che gli spettava, cioè la mia verginità, e io gli ho detto che l'ho persa" dice tutto d'un fiato
Io: "ed è vero?"
G: "no! No! Non è vero ma lui si è distratto e mi ha lasciato andare"
Io: "vieni qui" dico aprendo le braccia e lei si fionda sul mio petto
G: "allora questa sorpresa?" Adoro il suo modo di cambiare argomento e di rimanere serena e sorridere anche se sta per piangere
Io: "dovrai aspettare ancora un po'. Hakuna Matata" le metto il casco e saliamo in moto. Dopo un'ora di strada siamo a MiMa e parcheggio
G: "ma te sei scemo" dice togliendosi il casco e mi guarda con gli occhi lucidi
Io: "lo so grazie" le sorrido
G: "ma io non ho io costume"
Io: "che giorno è oggi?"
G: "giovedì ma perc... oh il mercato di Cervia! Grazie!!" Mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia "scusa ma devo chiamare Frank. Ciao... si mi ha detto che ci sono buone opportunità di essere presa... grazie, comunque tornerò nel tardo pomeriggio o sera... ti dico dopo ciao. Allora? Andiamo?"
Io: "si ma adesso mi racconti dell'università" mi spiega tutto ciò che è successo e le è stato detto, e poi mi racconta cosa vorrebbe fare
G: "... e mi ha detto che se voglio due volte a settimana ci sono delle lezioni di psicologia e al totale dovrei aggiungere solo 100€ quindi penso che lo farò"
Io: "complimenti. Ora il costume" sinceramente non vedo l'ora di portarla in spiaggia e vederla così poco vestita
G: "io ne ho già visto uno" si avvicina e mentre guarda io prendo i soldi per pagarle anche questo "guarda" dice indicando un costume che ha la parte sopra nera, e la parte sotto con dei ricami che sembrano pizzo bianchi e neri. Lei controlla bene le mutande che non la scoprano troppo e poi si gira "prendo questo, ti piace?" Le interessa la mia opinione, non credevo
Io: "si, anche se ti starebbe bene tutto" lei si imbarazza e fa vedere il costume al 'commesso'
G: "quanto le devo?"
C: "nulla ha già pagato il ragazzo"
G: "ok arrivederci" si gira e mi guarda male "la smetti di pagare le mie cose?"
Io: "no mi dispiace" dico con un sorriso malizioso per poi ridere
G: "ti dispiace se andiamo 5 minuti in quell'hotel? Ci andavo sempre, bhe fino all'anno scorso, e voglio un sacco di bene alla proprietaria"
Io: "certo" la seguo e mi rendo conto che questo è l'hotel di mia zia
X: "Cesare quanto tempo" io e Giorgia ci giriamo e mia zia mi viene incontro
G: "Alessandra?"
A: "in persona, scusa ma tu chi... oh Giorgia vieni qui" dice aprendo le braccia "cosa ci fai qui? So che di solito vieni con la tua famiglia. Ah se ti interessa c'è Annalisa dentro"
G: "Il mio amico Cesare mi ha fatto una sorpresa e volevo venire a salutarti"
Io: "Giorgia lei è mia zia"
A: "come vi siete conosciuti? Tu non abiti a Brescia?"
G: "bhe prima. Mi sono trasferita da mio cugino a Bologna ed è un'amico di Cesare. Adesso se non vi dispiace vado a salutare Annalisa ed i miei amori" si allontana e nel frattempo parlo con mia zia Alessandra
A: "ti serviva una ragazza per venirmi a salutare?" Dice ridendo
Io: "a quanto pare" e rido anch'io "ma chi sono i suoi amori?"
A: "geloso?"
Io: "No, curiosio" quante balle
A: "sono Niccolò e Leonardo"
Io: "Belli?"
A: "bellissimi" mi sento triste "ma hey tranquillo, ho capito che sei geloso, ma se fossi in te non mi preoccuperei di un bambino si 13 anni e uno di 5" ridiamo insieme
Io: "ok forse hai ragione. Zia posso chiederti un favore?"
A: "dimmi tutto"
Io: "possiamo cambiarci qui? Le ho fatto una sorpresa ed abbiamo appena comprato i costumi al mercato"
A: "certo! Se più tardi volete pranzare vi offro io il pranzo. Ah un consiglio, in spiaggia portala alle saline: costa poco e a lei piace molto"
Io: "Grazie" le do un bacio sulla guancia e vado a cambiarmi
Nel frattempo Giorgia
Io: "mi è stato detto che ci sono dei bei bambini qui" Niccolò e Leonardo si girano
N&L: "zia!!" Mi chiamano così da quando a 13 anni li aiutavo io con i compiti e li facevo giocare
Io: "ciao amori" dico abbracciandoli e dandogli un bacio sulla guancia a testa
An: "oh oh ma chi è arrivato?"
Io: "ciao Annalisa!" Mi giro e abbraccio anche lei
An: "dove sono i tuoi?"
Io: "sono qui con un'amico ma vado via stasera, ero passata solo per salutare Alessandra. Ma Federico e Paolo?"
X: "Annalisa con chi stai parlando?" Spuntano Paolo e Federico da dietro la porta, ed il secondo ha gli occhi lucidi e mi salta praticamente addosso per abbracciarmi. Lui ha 46 anni ma lo sento come un fratello, io sono molto affezionata a lui come lui lo è con me. Non ho paura che lui possa avere brutte intenzioni, al contrario di altri, perché è gay e quindi mi lascio andare
Io: "vedo che ti sono mancata" dico ridendo e ricambiando l'abbraccio
F: "se mi sei mancata? Troppo"
P: "se non ti dispiace vorrei salutarla anch'io" dice Paolo toccando la spalla a Federico
F: "scusa" si sposta e mi abbraccia Paolo
P: "ma che donna sei diventata?" Dice facendomi fare un giro su me stessa "come mai sei qui?"
Io: "mi sono trasferita a Bologna da mio cugino per fare l'università e un nostro amico in comune mi ha fatto una sorpresa e mi ha portato qui, siamo stati al mercato a comprare i costumi e poi sono venuta qui per salutare Alessandra" Federico torna ad abbracciarmi
F: "mi sei mancata tantissimo. Quanto ti fermi?"
Io: "mi sei mancato anche tu, ma mi fermo qui solo oggi"
F: "che peccato"dice ancora abbracciato a me "ma è quel manzo il tuo amico?"
Io: "ti ricordo che sei fidanzato" mi slaccio dall'abbraccio e vedo Cesare stringere i pugni tanto da avere le nocche bianche
Cesare
Io e la zia andiamo nella hall a cercare Giorgia, appena entro la vedo abbracciata ad un bell'uomo alto, è vecchio per lei ma la gelosia mi mangia, stringo i pugni per non fare cazzate
G: "ciao Cesare" mi si avvicina come niente fosse. Io non la capisco. "Loro sono Annalisa, Paolo, i loro figli Niccolò e Leonardo, e lui è un amico loro Federico" strigo la mano a tutti e noto Federico squadrarmi particolarmente, Giorgia se ne rende conto e gli tira una gomitata, le si avvicina un bambino che le tira il vestito
G: "che c'è Leo?" Dice accarezzandogli la testa
L: "lui è lo zio?" Zio? In che senso?
G: "no amore è un amico della zia" dice imbarazzata e con un po' di malinconia. Federico mi si avvicina
F: "trattala bene mi raccomando. E non essere geloso di me, per lei sono troppo grande e prediligo la banana alla fragola" dice ridendo
Io: "ma nell'altro senso, non tra frutta vero?"
F: "si tranquillo" mi poggia una mano sulla spalla e finalmente sono tranquillo
Io: "Giorgia se vuoi puoi cambiarti qui e poi mia zia ci offre il pranzo"
G: "che gentile! Dopo vado a ringraziarla. Comunque sono le 11:30, andiamo a prenotare gli sdraio?"
Io: "si andiamo. Ciao a dopo" ci dirigiamo verso la spiaggia "va bene se andiamo alle saline?"
G: "si certo. Ti guido io, so dov'è"
Siamo arrivati e anche qui il "capo" delle saline le si avvicina
S: "scusa tu sei la figlia di Enrico Ba... Baguera o qualcosa del genere?"
G: "si Sandro sono Giorgia BAIGUERA"
S: "quanto tempo!"dice porgendogli la mano "ma tuo papà?"
G: "sono qui con un amico e vorremmo due lettini solo per oggi"
S: "si subito! Sarebbero 15 ma ti faccio 10"
G: "grazie non devi"
S: "per i miei clienti preferiti questo ed altro" andiamo al numero che ci ha assegnato e ci sediamo
G: "solo le 11:45 tra 45 minuti apre la sala da pranzo quindi abbiamo tempo di riposarci o di andare a fare un giro" dice mentre io mi tolgo la maglietta, lei la prende e si alza
Io: "cosa stai facendo?"
G: "vado a mettermi questa perché il vestito è scomodo" sorrido
Io: "cambiati allora"
G: "si sto andando alle cabine"
Io: "ma dai per cambiarti? Sono tutti semi nudi sulla spiaggia"
G: "si ma io non ho il costume, sono in intimo" sbaffa facendo sorridere me
Io: "è la stessa cosa, dai cambiati qui" insisto ancora un po' ma finalmente me la da vinta e si cambia in modo talmente veloce che quasi non ho tempo di vederla
G: "sei contento ora?"
Io: "tanto" dico sdraiandomi sul lettino con le mani dietro la testa "poi con la mia maglietta sei più bella del solito" dico e lei arrossisce, si siede sul suo lettino e dopo 15 minuti mi chiama
G: "Cesu, manca ancora mezz'ora ma io sono stufa di stare qui a non fare niente" Cesu, non mi avevo mai chiamato così e mi viene naturale sorridere. Non faccio in tempo a risponderle che arrivano due ragazzi
X: "ciao io sono Marco e lei Lucia. Vi va di venire a giocare con noi a beach volley? Siamo da soli e il campo è troppo grande" Giorgia mi sorride ed io annuisco
G: "si volentieri" ci alziamo e andiamo nel campo, le squadre inizialmente sono io e Giorgia contro Marco e Lucia, e vinciamo io e Giorgia e poi cambiamo le squadre, io e Marco contro Giorgia e Lucia che non vincono, di più.
Io: "Marco ci siamo fatti battere cazzo" dico ridendo mentre le ragazze si abbracciano contente
M: "ehh pota"
G: "pota? Di dove siete?"
L: "alta Bresciana"
G: "io sono della bassa" parlano ancora 5 minuti di Brescia ed io la richiamo
Io: "Giorgia sono 12:20, dobbiamo andare"
G: "giusto! Ciao ragazzi mi ha fatto piacere conoscervi"
L&M: "anche a noi" si salutano e ce ne andiamo.
Io: "come mai Leonardo ti ha chiamata zia? È tua parente?"
G: "no, Annalisa era compagna di classe di una mia cugina e dopo anni che non si sentivano quando io avevo 8 anni, mia mamma l'ha riconosciuta e siamo diventate "amiche". Poi quando avevo 13 ero già molto responsabile per la mia età e aiutavo i bambini con i compiti e li facevo giocare, loro hanno cominciato a chiamarmi zia ed io mi sentivo importante" dice sorridendo "poi l'anno seguente non gli ho visti e mi ci è voluta tutta l'estate dopo per riguadagnarmi quel titolo"
Io: "e come mai tutta questa confidenza con Federico?"
G: "lui era sempre con loro, faceva tipo da babysitter ai bambini ed io lo aiutavo, mi sono affezionata un sacco a lui come lui a me. Perché questa domanda? Sei geloso?"
Io: "lo ero. Poi mi ha detto di essere gay"
G: "adesso sono io quella gelosa eh" ride ed entriamo nella hall, io mi sono messo un'altra maglietta che mi ero portato, mentre Giorgia indossa ancora la mia di prima
A: "venite vi accompagno al tavolo"
G: "grazie Ale non dovevi"
A: "tutto per voi due" io sono un po' imbarazzato "ecco a voi" mi si avvicina e abbassa la voce "trattale bene" ci sediamo e scegliamo cosa mangiare.
G: "io prendo i cannelloni"
Io: "anch'io" la cameriera scrive e poi se ne va. Mangiamo e Giorgia sembra una bambina a Natale. Rido
G: "che c'è? Perché ridi?" Mi avvicino e le pulisco la bocca con il tovagliolo
Io: "ecco fatto" lei sorride, abbassa lo sguardo e arrossisce, io le alzo il viso con due dita sotto il mento per farmi guardare "non devi imbarazzati con me" un flebile grazie è tutto ciò che le esce dalla bocca, le sorrido.
Finito il pranzo usciamo e sentiamo tanti piccoli passi dietro di noi, io mi giro e prendo in braccio il bambino prima che cada
Io: "attento piccolo" dico accarezzandogli la testa mentre ce l'ho in braccio
G: "amore che c'è? Leo allunga le braccia verso Giorgia che lo prende
L: "volevo darti un bacino" glielo da e lei ricambia "posso darne uno anche allo zio" mi piace essere chiamato zio
Io: "si piccolo vieni" torna da me e mi da un bacino. Non ho mai amato particolarmente i bambini, ma devo dire che lui è davvero carino
POV'S GIORGIA
L: "posso darne uno anche allo zio?"
C: "si piccolo vieni" Leo torna da lui e a Cesare si illuminano gli occhi, si vede che non adora i bambini e sta facendo un eccezione. Leo scende ci saluta e torna al suo tavolo dove Annalisa, Paolo, Niccolò e Federico mi salutano con la mano. Usciamo dalla sale ed incontriamo Ale
A: "se vi fermate a cena vi faccio il fritto misto" cazzo il fritto! È io mio piatto preferito
C: "devi chiedere a Frank, sai che non faccio nulla senza il suo consenso"
A: "sei fidanzata?"
Io: "oh no. È mio cugino, ma è un po' protettivo nei miei confronti"
C: "chiamalo un po'" dice ridendo. Mi allontano e lo chiamo
Frank🌻
F: pronto?
Io: ciao Frank volevo chiederti un favore
F: posso mettere in vivavoce o è troppo personale?
Io: se sei con Tonno metti vivavoce
F: fatto
T: ciao scricciolo
F: dimmi tutto
Io: allora prima di tutto Tonno porti a fare un giro Iole? Secondo io sono con Cesare a Milano Marittima e abbiamo pranzato da sua zia che è la proprietaria dell'hotel franca quello in cui vado sempre e poi andiamo in spiaggia
F: dove vuoi arrivare?
Io: possiamo tornare domani mattina? Alessandra mi ha offerto il fritto misto per cena
F: e dove andreste a dormire?
Io: gli chiediamo una stanza... a testa
F: chi la paga?
Io: io. Va bene?
F: se solo ti tocca...
Io: dai Frank non sono più una bambina
F: allora perché mi hai chiamato?
T: io vado a portare fuori Iole
Io: grazie Tonno
F: perché?
Io: è stato Cesare a dirmi di chiamarti perché non vuole litigare con te
F: va bene ma prima di andare a dormire mi mandi le foto delle DUE camere
Io: si papà -rido seguita da lui
F: ma domani mattina partite
Io: si! Ciao
Fine chiamata
Io: "ha detto che posso restare"
A: "vi faccio preparare la camera
Io: "due letti per favore" vedo Cesare rattristarsi e quando Ale se ne va mi avvicino a lui "poi li uniamo ma devo mandare la foto a Frank"
C: "va bene" gli torna il sorriso "ora va a cambiarti non vedo l'ora di vederti in costume" gli tiro una pacca sulla spalla
Io: "pervertito" aggiungo
C: "come te" sorride maliziosamente
Io: "Touchè" mi allontano e vado a cambiarmi
Nel frattempo Cesare
La guardo allontanarsi
A: "mi dispiace"
Io: "per cosa?"
A: "che non voglio dormire con te"
Io: "oh no, poi uniamo i letti è solo perché suo cugino vuole avere la conforma che io tenga le mani apposto, e lo farò anche con i letti uniti"
A: "sei proprio un bravo ragazzo. Ma come mai è così geloso?"
Io: "ha un passato difficile..."
A: "ah si! Mattia? Me ne aveva parlato suo papà quell'anno che non è venuta"
Io: "vado a chiamarla e andiamo"
A: "ciao"
Giorgia
Devo dire che questo costume mi sta davvero bene sento bussare
Io: "occupato"
C: "lo so" ed entra
Io: "esci cretino" dico mettendo velocemente la maglietta che profuma di lui "perché sei entrato?"
C: "e tu perché ti cambi con la porta aperta? Dai dammi il tuo intimo che lo porto in camera"
Io: "no!"
C: "dai! Non te l'ho tolto io e poi più tempo passo qui dentro più possono pensare male"
Io: "oh fanculo! Tieni. Contento?!"
C: "molto" prende l'intimo ed esce mentre io mi faccio una treccia
POV'S CESARE
Il fatto che io abbia in mano il suo intimo è un buon passo, è vero l'ho praticamente obbligata a darmelo ma ha ceduto. Torno giù e la vedo seduta sul primo scalino mentre scrive riesco a vedere solo dei cuori e questo mi fa ingelosire
Io: "che fai?"
G: "guarda, Tonno era con Iole ha incontrato tuo fratello con Chewbe e stanno giocando" mi passa il telefono e mi fa vedere, ora sono più tranquilloGiorgia con quel costume è bellissima, com'è sempre d'altronde, ma le sta veramente bene, il sedere è molto scoperto per lei.
Siamo spaparanzati sui i lettini da mezz'ora, Giorgia è rossa per il sole, mentre io sono marroncino. Lei si gira e mi guarda per un po' gli addominali e poi mi fissa in volto
Io: "sono così bello?" Si gira imbarazzata
G: "bhe si"
Io: "andiamo a fare un bagno?"
G: "no non ho voglia"
Io: "hai il ciclo?"
G: "no, semplicemente non ne ho voglia"
Io: "eddai!" La metto in spalla a mo di sacco di patate
G: "no no no! Cesu mollami! Cesare!"
Io: "smettila di dimenarti! Non ti lascio" fortunatamente abbiamo il lettino abbastanza vicino al mare e quando ormai ha le gambe bagnate dall'acqua la smette di dimenarsi
Io: "mi ricordavo ti piacesse l'acqua"
G: "si, ma se voglio entrare io!"
Io: "eddai! Non fare i capricci" dico facendola scendere e lei mette le gambe intorno alla mia vita "non vuoi proprio scendere eh?"
G: "no!"
Io: "allora lo faremo insieme, ma tu promettimi di non staccarti"
G: "se non mi porti in Croazia si"
Io: "bene" vado avanti piano piano
G: "bastardo" un'onda gelida le è arrivata dritta nella schiena e la sua faccia mi fa ridere "cazzo ridi delle sofferenze altrui" e mette il finto broncio che amo tanto. Mi avvicino e le lascio un casto bacio sulle labbra e la sposto sulla schiena
Io: "così va meglio?"
G: "molto" continuiamo ad avanzare fino a che l'acqua non mi arriva alle spalle. Faccio tornare Giorgia alla sua posizione originale
Io: "come va?"
G: "bene?"
Io: "è più una domanda che un'affermazione"
G: "è alta Cesu! Io qui ci vado sotto"
Io: "guarda che galleggi eh"
G: "ti dico una citazione di Nels tanto imparare a galleggiare non salva mai nessuno da un bel niente"
Io: "nana non vorrei correggerti, ma quella citazione è di Dario, aveva detto "galleggiare non salva un cazzo dì nessuno" e poi Nels l'ha trasformata"
G: "oh non lo sapevo"
Io: "io ho un'idea migliore che parlare dell'origine delle citazioni" dico in modo ammiccante
G: "sarebbe?" Dice avvicinandosi pericolosamente a me
Io: "questo" la guardo qualche secondo negli occhi e poi la bacio. Un bacio intenso e passionale che fa venire i brividi a entrambi, un bacio come quella sera ai colli. Cazzo la amo! Devo dirglielo al più presto.
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I tuoi occhi meglio del mare~ space valley|Cesare Cantelli
Fanfiction||COMPLETA MA IN REVISIONE [18/05/2021-data da destinarsi]|| Davide era tutto per me, eppure qualcosa mi faceva pensare che al centro dei miei pensieri non c'era più solo lui. Tonno, il mio migliore amico, lo aveva capito per primo e mi aveva aiutat...