Thirty-eighth Chapter

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"Taehyung... perchè sei ricercato? Hai detto che non è neanche colpa tua, quindi perchè?"

Chiedo con sincera curiosità e confusione, i miei occhi incatenati ai suoi. Si morde il labbro inferiore, ma i suoi occhi non trasmettono nessuna emozione, due pozzi neri che non fanno traboccare nulla.

Se gli occhi sono la porta dell'anima, lui ha imparato a blindarla.

Rompe il contatto visivo, abbassandosi poi per mettere il suo viso nell'incavo del mio collo, o almeno, questo è quello che sembra, perchè poco dopo sento la sua lingua venire a contatto con la mia pelle, facendomi venire i brividi.

"Taeee."

Mi lamento e cerco di spostarlo dal mio collo, prendendogli la testa con entrambe le mani e far leva per alzargliela, ma lui pone resistenza e rimane lì. Le sua mani viaggiano verso i miei fianchi e li stringono possessivamente.

Con una mano cerco di spostarlo mentre con l'altra lo colpisco sulla schiena, non volendogli fare male ma cercando comunque di fargli capire che deve spostarsi.

"Tae porca di quella puttana levati!"

Mi lamento e continuo a dimenarmi sotto la di lui, ma visto che non si decide a spostarsi, mi faccio crescere gli artigli e gli arpiono la schiena. Rilascia un lieve gemito gutturale di dolore, lo sento digrignare i denti e irrigidire la mascella.

Giro la testa e poggio le labbra sulle sue, per poi spingere con la testa e farlo tornare così che io possa guardarlo in faccia. Mi stacco dalle sue labbra e ritraggo gli artigli, lo guardo negli occhi con sguardo furente.

"Vuoi fottutamente smetterla di evitare la domanda e rispondere per l'amor di dio?! Capisco che per te rivelare che sei un ibrido sia già abbastanza per un intero mese, ma avevi promesso delle spiegazioni e non le ho ancora avute. Quindi ora o ti decidi di superare quest'inutile fifa di merda o io ti trucido vivo."

Finalmente nei suoi occhi si accende un barlume di qualcosa che potrebbe apparire come un'emozione, più precisamente la tristezza. A quella vista il mio sguardo si addolcisce, ma rimane sempre arrabbiato.

"Kookie, non posso... "

Il suo tono è basso, con una lieve malinconia che mi colpisce molto, una fitta al cuore ne è la prova.

"Non posso permettermi di perderti..."

Mi guarda negli occhi e riesco a vedere la sincerità in essi, che distrugge ogni mio tentativo di provare rabbia verso di lui. Lo abbraccio e intanto gli carezzo la schiena.

"Non mi perderai, di questo puoi starne sicuro. Non penso esista qualcosa al mondo che mi porterebbe ad odiarti."

Dico cercando di confortarlo, ma anche con estrema sincerità, incapace di immaginare qualcosa di così brutto da nasconderlo con così tanto impegno.

"Kookie... Ho ucciso delle persone, ne ho uccise tante, solo per scopi personali. Non puoi dirmi che non mi lascerai con cotanta certezza."

"Invece posso, perchè oggi nonostante avessi avuto la possibilità di farlo, non hai ucciso Fake, e questo per me è abbastanza per capire che non sei come pensi."

Le mie carezze sul suo corpo continuano, cercando in qualche modo di fargli capire che ci sono per lui, che non me ne andrò, indipendentemente dal suo passato.

"Tae, neanche uno stregone molto potente può viaggiare nel tempo e cambiare il passato, quindi una volta fatta una cosa, non la si può cancellare, non importa quante volte ci rimugini su. Ma si può cercare di imparare dagli errori e di non commettere lo stesso sbaglio più volte, quindi per favore, spiegami perché ti nascondi e togliti questo peso dalla coscienza. "

A weird Alpha- The BeginningWhere stories live. Discover now