Thirty-second Chapter

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"Tae... perchè?!!"

Chiedo in un tono esasperato e frustrato.

"Perchè... cosa intendi?!"

Chiede confuso, i suoi occhi sono tornati normali dopo la botta alla testa, anche i canini e pare che anche la sua sanità mentale sia tornata.

"Tutto. Perchè mi hai trascurato, perchè ci vediamo molto meno, perchè ti sei comportato così un'attimo fa, e scommetto che sai anche spiegarmi come ho bloccato il tempo e..."

Mi guardo intorno e vedo degli uccelli incelo, che volano sopra di noi.

"... a quanto pare, anche sbloccarlo, o mi sbaglio?"

Lo guardo accusatorio, con le braccia conserte. Lui sospira e distoglie lo sguardo.

"Ho un idea, ma non sono certo sia la verità."

Borbotta rassegnato. Vedo il suo corpo completamente rilassato e decido di liberargli i polsi.

"Ok, ma andiamo in ordine cronologico, perchè hai iniziato a trascurarmi? Così dal nulla? E non osare dire 'cose da vampiro' perchè rischi davvero di perdere la possibilità di avere figli."

"Peccato che non sia una scusa, sono davvero cose da vampiri. Le giornate si sono allungate come non mai, e per un vampiro è un grandissimo problema. Non si può andare a cacciare di giorno perchè il sole cocente ci danneggerebbe troppo gravemente, rischiamo di non guarire completamente neanche bevendo sangue. Cacciare di notte è difficile, il tempo è molto poco e con la nuova legge ci è vietato di invadere territori troppo personali per cacciare. In altre parole, non possiamo nutrirci da qualcuno se è in una casa privata, dobbiamo trovarli nei bar, discoteche o quant'altro non sia privato e personale, a meno che ci venga offerto, che equivale a mai."

Dice amareggiato l'ultima parte, per poi finire con un sospiro arrendevole e frustrato.

"Che legge del cazzo..."

Sbiascica piano, ma grazie ai miei sensi acuti riesco a sentirlo lo stesso.

"Era solo per quello?"

"Beh, non potendo cacciare umani, non potevo fare molto. Venivo a scuola perchè c'è una barriera che protegge dai raggi solari, ma fuori è un problema. Andavo a casa e mi risposavo per avere abbastabza energia la notte per cacciare, ma le prime notti ho fallito perchè tutte le vittime che puntavo si rintanavano in casa prima che potessi fare altro. Dalla disperazione ho iniziato a cacciare animali, ma non saziano come gli umani e non mi rinforza abbastanza per i miei ritmi di vita-"

All'ultima parola lo vedo sorridere in un modo strano, tra l'amareggiato e il nostalgico, per poi continuare:

"-o per meglio dire, ritmi di esistenza."

Non ha un tono triste mentre lo dice, è un tono fermo e freddo, glaciale, come il suo sguardo adesso, ma anche tagliente. Dei brividi mi percorrono tutto il corpo, come se il freddo dei suoi occhi e della sua voce si fosse materializzato in un pezzo di ghiaccio che mi percorre la spina dorsale, facendomi inarcare leggermente la schiena e premere lievemente il fondoschiena contro la sua virilità.

"Kook... io consiglierei di cambiare posizione, poi fai come vuoi ovvio, sei tu a fare terzo grado."

"Puoi non farti venire un erezione per una dannata volta? Fai il serio cazzo."

"Sto facendo il serio! È per questo che ti sto chiedendo di cambiare posizione, così almeno possiamo non sfociare nel solito ambito di frustrazione sessuale."

"E va bene, idiota..."

Sussurro l'ultima parola per poi alzarmi da lui e sedermi accanto a lui. Anche lui si siede e incorcia le gambe come me.

A weird Alpha- The BeginningWhere stories live. Discover now