Capitolo 1

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* Dove erano finiti i suoi appunti?
Si domanda per l'ennesima volta mentre non smette di frugare in ogni posto della casa o nel lanciare oggetti chissà dove per poter trovare i suoi quaderni.
Va bene il dover far le valigie per la partenza ma aveva seriamente messo a soqquadro la casa, per poter sistemare ogni singola cosa nei bagagli e aveva solo creato il caos.
Si aggiungeva anche il fatto che non aveva chiuso occhio.
Era contento di tornare a casa e-

Scuote il capo e cerca di scacciare dalla mente certi pensieri dalla propria mente, poco importanti per il momento.
Non doveva pensarci.
Non più!
Doveva solo sbrigarsi.
Guarda velocemente l'orologio sul polso e trattiene a stento un urlo quando si rende conto che mancavano due ore prima del suo volo.*

Melissa: 《 Sarò in attesa di un tuo messaggio per quando arriverai in Giappone e salutami Zio Might!》

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Melissa: 《 Sarò in attesa di un tuo messaggio per quando arriverai in Giappone e salutami Zio Might!》

* Si volta velocemente per salutare la ragazza con un sorriso a trentadue denti e solleva il braccio, così da salutarla anche con la mano.*

Izuku: 《 Sarà fatto!
Ci vediamo fra due settimane!》

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𝕿𝖎𝖒𝖊 𝕾𝖐𝖎𝖕

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𝙶𝚒𝚊𝚙𝚙𝚘𝚗𝚎

𝟾:𝟺𝟿 𝙿𝚖
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*Sospira e lancia che lo sguardo catturi ogni singola immagine che scorre davanti gli occhi mentre il taxi da lui occupato sfreccia verso l'abitazione della madre

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*Sospira e lancia che lo sguardo catturi ogni singola immagine che scorre davanti gli occhi mentre il taxi da lui occupato sfreccia verso l'abitazione della madre.
Non si meraviglia nel trovare ogni cosa come l'aveva lasciata qualche anno fa.
Non era cambiato nulla.
Se non qualche nuovo palazzo costruito in quegli anni.
Si passa la mano dietro la nuca, sfregando appena i polpastrelli sulla nuca così da cercar di sfogare il lieve nervoso che lo stava cogliendo impreparato.
Riprende a guardare fuori il finestrino del taxi, mordicchiandosi il labbro con nervosismo.
Era lì dopo ben quattro anni e non sapeva in che modo approcciarsi con sua madre.
Le aveva lasciato una lettera, sul tavolo in cucina e non si era preso l'accortezza di salutarla come si deve per spiegarle tutto quello che aveva pianificato.
La scusa usata era che voleva migliorarsi.
Non avrebbe mai avuto il coraggio di mentirle, guardandola dritta negli occhi.
Era quasi fuggito da lei, i suoi amici, Katsuki, così egoisticamente.
Già...
Non aveva detto nulla neanche a lui.
Aveva preparato il borsone ed era partito da un giorno all'altro.
Aveva avuto i suoi motivi.
Forse potevano sembrare stupidi ma non per me.
Anzi questo era ciò che inizialmente lo aveva portato a sparire da lì ma ora riflettendoci per bene, iniziava ad avere il dubbio di aver commesso un errore di valutazione.
Poteva forse aver frainteso molte cose
nell'ultimo periodo in cui era insieme a Kacchan?*

* Si morde il labbro per il nervoso e attende che la porta di casa venga aperta da sua madre.
Il grande passo del suonare il campanello era stato fatto.
Dopo ben quindici minuti in cui faceva avanti e indietro davanti la porta.
Ora era solo preso dall'ansia.
Talmente tanto che è perso nei propri pensieri e l'inizio del suo borbottare che non si accorge che la porta si apre.
Dopo i vari 'Chi è' di Inko, la donna si ritrova a pietrificarsi nel trovarsi il figlio davanti a sé dopo aver aperto la porta.
Si riscuote solo quando la sente parlare, anche se con voce tremolante e fa in tempo a puntare lo sguardo su di lei prima di ritrovarsela fra le braccia in preda al pianto.*

Inko: 《 Izuku! 》

Iz.: 《 M-Mamma!
Ciao! 》

* Se la stringe contro il petto e nasconde il viso fra i suoi capelli mentre sorride senza riuscire a trattenersi, respirando nuovamente il profumo di casa.
Doveva scusarsi per ogni sofferenza che le procurava ma non al momento.
Ora voleva di nuovo essere abbracciato da lei.*

Iz.: 《 Sono tornato.》


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Continua

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