Doomed - BakuDeku - Book 1

✦ Capitolo 38 ✦

Izuku's Pov

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* Aveva fame.
Non sapeva se premere il bottone per richiamare qualche infermiera o attendere che arrivasse l'orario del pranzo.
Non aveva neanche qualche merenda, sul comodino lì vicino.
Sospira, sbadigliando stanco, e rimane seduto in silenzio su quel letto a pensare a ben altro che il suo stomaco che brontolava.
Ad esempio...Kacchan.
Deglutisce, avvertendo ora lo stomaco chiudersi in una stretta ferrea mentre si mordicchia il labbro nervoso.
Non sapeva come reagire o affrontarlo, una volta che se lo sarebbe ritrovato davanti.
Non sapeva neanche Se si sarebbe presentato o se avrebbe osato ucciderlo con le proprie mani.
Sei mesi in cui era sveglio, senza che nessuno lo sapesse tranne i medici.
Mesi in cui non aveva fatto altro che chiedere del proprio ragazzo, non preoccupandosi di sé stesso ma solo di lui.
Lunghe settimane di sofferenze, sia fisiche, che mentali per ciò che era accaduto un anno prima, con quel senso di colpa che non voleva andare via.
Aveva pianto, fino ad addormentarsi, dopo tre settimane dal risveglio quando si era ricordato di Kirishima.
Era morto durante quella missione e non aveva potuto dargli più supporto.
Avrebbe dovuto dare il meglio di sé,  magari permettendo al rossino di sopravvivere, e invece negli ultimi istanti prima di svenire si era lasciato andare al panico.

Era un idiota e faceva bene Kacchan a ricordarglielo ogni giorno.
Si passa una mano sul volto, sentendo le lacrime solcargli le guance, e si morde il pugno chiuso per non urlare.
Che diavolo di eroe era se non sapeva neanche proteggere i propri compagni di squadra?!

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*Kacchan?
Schiude le labbra, piuttosto sorpreso, nel vederselo lì prima delle due ore accordate con Mitsuki.
Dalla sorpresa però passa al senso di colpa.
Cosa diavolo si era ridotto?
Era seriamente il fantasma di sé stesso.
La donna non stava mettendo quando gli aveva descritto le condizioni in cui Kacchan si mostrava.
Credeva seriamente che stesse esagerando per portarlo a incontrarlo ma, da ciò che poteva osservare, il ragazzo aveva seriamente messo da parte sé stesso in quell'anno passato.

Deglutisce, avvertendo ancora una volta il magone incastrato in gola e frena la voglia di sporgere le braccia verso di lui, così da invitarlo ad avvicinarsi.
Gli era mancato così tanto e da cretino se ne stava rendendo conto solo in quel momento.
Però, perché c'era, i suoi occhi lo stavano frenando dal mettersi a piangere nuovamente.
Erano...Spenti.
Non avevano quella luce che lo lasciava sempre senza fiato, per quanto fossero belli.*

Iz:《 K-Kacchan?》

* Irrigidisce le spalle nel vederlo reagire a quel richiamo e se lo trova a pochi centimetri da sé, prima che venisse colpito da un pugno.
Si chiude a riccio e si tiene la bocca con una mano, col sapore del sangue in gola, gemendo appena dal dolore.
Diamine, aveva seriamente usato la forza per colpirlo?
Singhiozza e se ne frega delle lacrime che nuovamente ora gli percorrono il viso mentre alza timidamente lo sguardo sul ragazzo accanto a sé,  che ansima e lo fissa sconvolto.
Come lo aveva ridotto?!*

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Katsuki's Pov

K:《 Osi anche chiamarmi in quel modo?
Dopo tutto questo schifo che hai architettato?!
Non hai diritto neanche di respirare la mia stessa aria, Deku di merda!
E non osare piangere perché sei l'ultima persona che deve versare lacrime su questo pianeta di merda.》

* Avverte le mani tremare incontrollate dal nervoso e le porta nelle tasche del jeans mentre arretra di un paio di passi.
Era una merda.
In tutti i sensi!
Stava da schifo ed era dimagrito fin troppo.

Chiude gli occhi, tentando invano di regolarizzare il respiro ma si ritrova a stringersi la felpa al centro del petto, piegandosi appena in avanti.*

Iz:《 Kacchan?!》

* Scuote il capo, a quel suo toni allarmato, e si siede sulla sedia lì vicino, crollando sopra di essa, mentre ansima senza fiato con le lacrime agli occhi.*

K:《 Sei una merda.
Sono passati sei mesi da quando hai aperto gli occhi.
Sei cazzo di mesi che sei tornato cosciente e non ti sei preoccupato minimamente di farmi avvisare.
Mi è stato detto che il motivo che ti ha spinto a tanto era di non farti vedere in queste condizioni da me.
Ti è mai entrato in quella testa vuota che a me sarebbe bastato anche solo vederti sveglio.
Vivo.
E fanculo che ora non riesci a sollevare neanche un bicchiere di acqua.
NON È QUESTO CHE MI IMPORTA!》

*Si ritrova a urlare, tenendosi la testa fra le mani mentre ora è anche lui che piange, fino a singhiozzare.
Lo ammazzava!
Quant'è vero All Might, lo avrebbe ucciso ora per averlo ridotto in quelle condizioni.*

Iz:《 Kac-
Katsuki.
Ti prego.
Vieni qui vicino.》

K:《Fanculo!
No!
Non voglio stare vicino a uno stronzo simile.
Te lo avevo detto Deku.
Quando ho deciso di volerti dare un'altra possibilità!
Non avresti dovuto fare stronzate.
Ho perdonato la tua scomparsa per quattro anni per via di una motivazione fin troppo stupida.
Ma ora basta!
Ho perso due persone a me importanti.
Ho rischiato di perdere anche te e credi che possa importarmene se ora ti sei indebolito?!》

* Si morde il labbro a sangue prima di sollevare il capo per guardarlo.
Se ne frega dei suoi singhiozzi violenti, che gli scuotono il petto, di come si copre la bocca con la mano e come lo guarda disperazione.
Non si sarebbe fatto fregare ancora una volta.

Si alza dalla sedia e si pulisce il viso, maledicendosi per quel momento di debolezza, prima di osservarlo con occhi impassibili. *

K:《 Sai cosa c'è di nuovo, dopo tutto questo casino?
Che hai tutto il tempo che vuoi per finire la terapia e ritornare a casa ma non ci sarò ad aspettarti.
L'ho fatto fino ad adesso, finendo con l'essere preso per il culo.
Ora basta Izuku.》

Iz:《 Aspet-ta!
C-cosa vuo-oi dire?!
Kacchan?!》

K:《È finita.》

* Sussurra con tono di voce poco convinto quelle due parole.
Una stretta intorno al cuore, per via dei suoi occhi sgranati e l'espressione terrorizzata, mentre tira la catenella al collo con l'anello, fino a strapparsela, per poi lanciargliela contro.*

K: 《 Fottiti Deku.》

Continua