Doomed - BakuDeku - Book 1

✦ Capitolo 30 ✦

Autrice's Pov

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Kamin:《Non avete ricevuto nessuna notizia dai medici?
Sono tre ore che è-》

Iida:《 Sette ore che è lì dentro.
Escono raramente solo per prendere altre sacche di sangue.》

Urar:《 No.
Siamo qui in attesa di novità.
Non ne abbiano visto uscire neanche uno.
Sappiamo solo che l'operazione non è ancora finita. 》

Kamin:《 Lui è rimasto per tutto il tempo lì vicino la finestra?》

* La ragazza annuì e guardò verso Bakugou, appostato vicino la finestra per osservare fuori da essa.*

Urar:《 Si è preso lui il compito di avvisare Mina su ciò che è accaduto a Kirishima.》

Kamin: 《 Nessuno di voi gli ha portato qualcosa?
Sono otto ore che è qui, rispetto a noi.
Avrà bisogno di prendere qualcosa di caldo o mettere qualcosa sotto i denti.》

Shinsou:《 Ci ha mandati al diavolo.
Non vuole che nessuno di noi si avvicini

"Togliete quelle facce di cazzo davanti ai miei occhi e andate a morire da un'altra parte. "

Questo è ciò che ci ha urlato tre ore fa.》

* Mitsuki ascoltò i ragazzi, sempre con gli occhi puntati sulla schiena del figlio.
Si morse il labbro con prepotenza e poi si avviò verso il ragazzo.
Loro potranno pure essersi arresi davanti a un urlo del figlio ma non lo avrebbe fatto lei.
Era abituata a molto peggio che un urletto isterico.*

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Mitsuki's Pov

*Si accosta al ragazzo e posa una mano sulla sua schiena mentre si sporge e gli guarda il viso.*

Mits: 《 Andiamo a prenderci un caffè. 》

Kats:《 Non ho bisogno di un cazzo di caffè.
Voglio solo restarmene tranquillamente da solo in questo angolo di merda.》

Mits:《 Va bene.
Ma dopo che mangerai qualcosa.
Muoviti e seguimi!》

* Lo afferra per il braccio, rendendosi conto che non sta opponendo minimamente nessuna resistenza, e sospira tirandoselo dietro lontana da occhi indiscreti.*

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Mits:《 Non ti fa bene tenerti tutto dentro.》

K:《 E dovrei parlarne con te?》

* Assottiglia davanti al suo sorriso di scherno e serra i pugni, sentendo un leggero tremito,  trattenendosi dal colpirlo sulla testa.
Chiude gli occhi e prende un respiro, avvicinandosi a lui, per poi posare una mano sul suo viso.*

Mits:《 Puoi urlarmi contro, se serve a farti sfogare, ma smettila di avere questa cazzo di espressione da finto ragazzaccio cattivo.
Puoi convincere loro ma non a me.》

* Non smette di avere quel contatto con lui e gli accarezza la guancia col pollice, attendendo pazientemente una sua minima reazione.
Aveva sempre sperato di non vederlo ridotto in condizioni simili.
P

referiva quando urlava, imprecava o faceva esplodere ogni oggetto a portata di mano ma non quella figura che aveva lì davanti a sé.
Quello sguardo puntato nel vuoto, l'impassibilità e quel silenzio la stavano facendo innervosire.

Sospira, ancora per la centesima volta, e si siede sulla sedia accanto passando le braccia intorno al suo collo così da avvicinarlo a sé. *

Mits: 《 Idiota, non sei da solo.
Ricordati solo questo...Va bene?》

* Avverte le sue braccia circondarle il busto e aumenta la stretta su di lui, accarezzandogli la nuca in assoluto silenzio.*

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Katsuki's Pov

* Si ritrova seduto nella saletta d'attesa, con le macchinette, ed un bicchiere di caffè ora vuoto.
Guarda questo con occhi arrabbiati,  non dando peso alla madre accanto a sé che continuava a fissarlo.
Iniziava ad irritarsi ancora di più.
Che cazzo voleva ottenere ora che era riuscita a trascinarlo lì,  per rimanere da soli?
Stringe il bicchiere, accartocciandolo, e solleva il capo per ricambiare il suo sguardo serio con uno decisamente incazzato.*

K:《 Perché cazzo insistete col farmi parlare?!
Non voglio parlare, non è fottutamente difficile da capire!》

Mits:《 Sono tua madre.
Ti conosco bene e preferisco che tu mi urlo contro, come in questo momento, piuttosto che rimanere a fissare il vuoto.》

*Solleva gli angoli delle labbra, sorridendo ancora con divertimento, senza darle ciò che vuole.
Non aveva le forze fisiche e mentali per poter dire come si sentisse.
Era stato abbastanza difficile presentarsi sulla porta di casa di Ashido per comunicarle della morte di Kirishima.
Le era rimasto accanto per tutto il tempo della visita, lasciando che piangesse e urlasse contro il proprio petto mentre lui non riusciva neanche a guardarla sentendosi in colpa.
Lui che si sentiva in colpa!
Gli verrebbe nuovamente da ridere al solo pensarci.
Sentirsi in colpa per non essere stato accanto a  quei due idioti per dargli una mano quando era stato minacciato, quasi, di non partecipare a quel piano.

Passa una mano sul viso, prendendo un lungo respiro mentre le lacrime agli occhi ma le trattiene con la forza.
Col cazzo che si sarebbe messo a piagnucolare lì, con la madre e in quel merdoso ospedale.
Si limita solo ad avvicinarsi alla donna per appoggiarsi e tenere il viso contro il suo collo, dopo averla abbracciata e stretta contro di sé. *

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* La tiene stretta a sé, col viso nascosto contro al suo collo, prima di irrigidirsi di colpo.
Era un fottuto scherzo?!
Non poteva aver sentito quella cazzo di voce.

Si stacca di colpo dall'abbraccio della madre, non dando peso al suo sguardo confuso, e si alza di scatto dirigendosi verso il gruppo di quegli idioti degli amici del Nerd.
Li spinge di lato, aprendosi la strada da solo, e ringhia per pura rabbia mentre si accanisce nuovamente contro il Bastardo.
Lo afferra dal collo e lo sbatte al muro, ignorando gli urletti da parte di faccia tonda.*

K:《 Che cazzo ci fai qui?!
Sei venuto per tenere pulito quell'ultimo briciolo di coscienza che ti è rimasto?!》

Todor:《 Voglio sapere come sta.》

K:《 MI PRENDI PER IL CULO?!》

Mits:《 KATSUKI, NON URLARE!!》

*Digrigna i denti, sentendolo scricchiolare, e serra la presa intorno al collo del Bastardo.
Fanculo il non poter urlare.*

K:《 Non ci sono molte speranze che sopravviva.
Quindi te lo ripeto nuovamente...
Che cazzo sei venuto a fare qui?!
Non ti sei neanche preso il compito per andare ad avvisare Mina della morte di Kirishima.

Puoi andartene bellamente a fanculo.》

*Si sente tirare con violenza indietro da qualcuno e cerca con tutte le forze di liberarsi prima di urlare per la rabbia.*

K:《 ORA DEVI ANDARTENE VIA DA QUI!
È LA TERZA PERSONA CHE MI PORTI VIA E NON TE LO PERDONERÒ MAI.
MAI, DANNATO BASTARDO!》

Continua