Capitolo 8.1

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Quattro anni prima⊰ Flashback ⊱

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Quattro anni prima
⊰ Flashback ⊱

Katsuki's Pov

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* Non ricordava bene come fosse iniziato il tutto.
O forse voleva scordarsi ogni singolo istante di quel preciso momento.

Aveva appena finito il liceo.
Quello che restava dei ProHero insieme ai volontari degli studenti della UA avevano sconfitto l'unione dei Villain, anche se con fatica e con molte perdite.
Erano riusciti a riprendersi con i giusti tempi ed avevano ripreso a seguire le lezioni, dei vari anni successivi fino a quando non hanno conseguito al diploma.
Ora potevano essere degli eroi a tutti gli effetti.

Lui, Deku e Bastardo a metà erano nella stessa agenzia, ovviamente, e anche se detestava quel principino del cazzo inghiottiva i vari insulti e lavorava eseguendo il suo compito da Hero.

[...]

Quel giorno, dopo sei mesi in cui aveva iniziato a lavorare a tempo effettivo, erano di turno lui, Izuku, Eijirou e Denki.
Doveva solo essere un piano di salvataggio senza avere pericolose complicazioni.
Peccato che questo non era nei piani di fin troppe persone.
Non se avevi quel maledetto suicida di Izuku con te in squadra.
E neanche se la missione passa da grado D a A.
Una decina di Villain avevano creato il caos nella zona sud della città e avevano chiesto rinforzi da più agenzie.
Nella zona Est c'erano il doppio di quei Villain e con loro anche il dannato capo del gruppetto.

Quindi questo fu anche il motivo del perché si trovasse in quel gruppo, di soli idioti, a correre per raggiungere la zona con i soli dieci Villain.
Non avevano saputo nei minimi dettagli quali Quirk avessero i nemici.
Solo una cosa gli continuava a frullare in testa.
Aiutare gli altri Hero incompetenti e fermare quei bastardi.*

K:《 NON FARE STRONZATE E TORNA QUI, DEKU!
O

I!》

* Accumula maggior sudore sui palmi e fa partire una forte esplosione, così da distrarre tre dannate comparse che gli stavano tenendo testa, mentre lo sguardo corre sulla figura del verdino che si stava precipitando dentro un palazzo con dietro altri due Villain.
Ringhia fra i denti, soffocando un urlo di rabbia, e passa ad attaccare col corpo a corpo i tre, evitando velocemente i loro colpi.
Fottuti bastardi!
Si pulisce il labbro dal sangue col guanto, dopo aver ricevuto un pugno dal ragazzino più piccolo di statura, e ghigna iniziando a sentire l'adrenalina aumentare.
Li ammazzava quei bastardi.
Li avrebbe fatti esplodere senza lasciare una dannata traccia del loro passaggio.

Niente stava andando come pianificato ma stava iniziando a divertirsi.
Poteva sfogare su di loro la rabbia che stava iniziando ad aumentare.
Soprattutto ora che quell'imbecille del suo fidanzato era appena sparito chissà dove con due nemici.
Doveva stargli sempre vicino e non doveva inizia a inseguire, senza indugio, i Villain.
Doveva sempre tenerlo sotto controllo o rischiava seriamente di farsi ammazzare.

Doomed - BakuDeku - Book 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora