CAPITOLO 4

1.4K 54 0
                                    

Scendo le scale in fretta prima di aprire con forza la porta.

Adam indossa un jeans nero e un cappotto nero con un cappello nero.
L unica cosa bianca sono le all stars che ha ai piedi.

《Pronta?》chiede sorridendo.
《Pronta》concordo prima di seguirlo lungo il dialetto.

Entro in macchina e controllo l orario temendo di arrivare tardi a scuola.

《Oggi le lezioni iniziano alle 11》dice Adam.

Perché Morena non me l ha detto?

《Beh e cosa facciamo durante tutto il tempo che abbiamo?》chiedo mentre lui esce dal parcheggio.

《Non saprei, tu cosa vuoi fare?》chiede guardandomi con la coda dell occhio.

《Non so, stupiscimi》dico e me ne pento all istante.

Sto forse flirtando con lui.

O mio dio no.

Lui ride un po prima di ritornare serio e concentrarsi sulla guida.

***

Quando finalmente parcheggia mi sembra di esser stata seduta un ora e passa sul sedile del passeggero.

Non vedevo l ora di poter scendere.

Le mie gambe sono indolenzite dallo stare tanto tempo seduta.

Altra cosa che odio.

Stare troppo tempo seduta.

Apro la porta con uno scatto veloce della mano e scendo dalla macchina.

Perdo quasi l equilibrio ma mi sostengo con il metallo freddo della range Rover.

Adam mi raggiunge e il mio nervosismo cresce appena mi dice di seguirlo lungo un sentiero sterrato.

È tutto così cupo, freddo, da brividi.

《Non è che mi  vuoi uccidere?》chiedo ionizzando ma con una punta di amarezza nella mia voce.

Adam si ferma sui suoi passi e con un sorriso si gira a guardarmi.

《Non potrei mai》dice e poi continua camminare.

Il resto del percorso è in silenzio con qualche miei urli a causa dei ragni che ci sono su alcuni alberi.

Detesto i ragni.

È un fobia da quando sono piccola, non so perché, ma quelle "piccole" creature mi danno ai nervi.

Appena arriviamo a destinazione il mio mento sembra toccare terra a causa della bellezza del paesaggio.

Una cascata naturale crea dei piccoli schizzi sulla roccia piena di muschio mentre la corrente trascina con sé un acqua pura e cristallina.

《È bellissimo》dico avvicinandomi alla riva.

《Lo penso anch'io》dice Adam guardandomi.

Ho la strana sensazione che non si riferisse al paesaggio.

Capto i suoi occhi su di me e non posso fare a meno di affogare in quel oceano di blu così profondo.

E come se riuscissimo a comunicare tramite delle sguardi, le parole non servono.

Le mani iniziano a tremare, il cuore ad accelerare mentre la mia mente non pensa più, e la sensazione è magica.

Come se potessi dimenticare tutto in una frazione di secondo.

O come se potessi dire tutto senza il bisogno di parlare.

Lui mi guarda e so che prova lo stesso.

Lo capisco dai suoi occhi, dal suo respiro calmo ma irregolare, lo capisco e basta.

Adam pov.

È come se mi potessi riflettere senza aver paura di sprofondare, è come se potessi vedere la persona che sono veramente senza la paura di essere giudicato.

È come se quel ragazzo timido che c'è in me sparisse,  dando vita a ciò che sono veramente.

La guardo e non posso smettere di pensare a quanto sia bellissima.

Con quei capelli neri e due occhi azzurro diamante.

Quelli occhi che adesso brillano, brillano di un luccichio che da adesso in poi amerò.

Non ho mai creduto nell amore a prima vista, ma da adesso in poi non avrò mai più dubbi sulla sua esistenza.

E come se solo lei riuscisse a capirmi, solo lei è in grado di sentire ciò che provo.

È troppo per me da sopportare adesso.

Sposto il mio sguardo con un movimento veloce della testa.

Cerco di non far sembrare il tutto più imbarazzante di quello che è già.

Jasmine pov.

Siamo seduti sulla riva, il silenzio tra di noi non è più imbarazzante ma carico di tensione.

Una tensione che non so spiegare.

Adam è seduto a un metro di distanza da me e da quella distanza riesco già a sentire il suo calore.

È possibile che io lo ami di già?

《Sai ho sempre comparto l acqua con la purezza dell anima, ci sono acque limpide e altre scure, piene di intossicazione, penso che sia vero su un certo punto di vista, dipende solo da che punto osservi》dice all improvviso.

Le sue parole sono forti e vere.

Profonde e sincere,  sono parole che una persona normale non penserebbe.

Non dico che non sia normale, dico solo che si sopravvaluta.

Ha delle capacità maggiori a altri, e io l ho capito.

《Basta solo amare per capire chi si è veramente》dico e lui gira la testa di scatto verso di me, come se le parole che avessi detto lo avessero scottato ma non fa trasparire nessuna emozione.

《Voglio  lanciarti in acqua》dice all improvviso.

Sbarro gli occhi ma prima che me ne possa accorgere sono già finita in acqua.

L acqua e gelida e io sto già tremando.

Me la farà pagare.

Fingo di non saper nuotare e la sua espressione impaurita è da immortalare.

Si tuffa in acqua e viene verso di me.

Avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo spingo verso il basso.

Sorpreso cede alla presa e va a finire sott acqua mentre io me la rido di gusto anche se sto congelando.

《Cosa? 》rimane stupito mentre io continuo a ridere.

《Meriti l oscar》 dice sorridendo.

《Modestamente》

***
Corretto

7/08/2015

IL PEGGIOR RAGAZZO D'AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora