CAPITOLO 31

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CAPITOLO LUNGO .
DITEMI LA VOSTRA OPIONE NEI COMMENTI .GRAZIE .

Un pezzo di me non esisteva più , si era smaterializzato nel vuoto di quella mattina .
L'altro invece batteva forte , più forte che mai , batteva per ricomporsi, per trovare l'altro mancante o semplicemente per crearne un altro .

Quella lettera la tenevo custodita segretamente per non dimenticare che quando avevo pensato tutto potesse ritornare come prima , lui mi ha abbandonato di nuovo .

PER IL TUO BENE , PER IL VOSTRO BENE aveva scritto , ma il nostro bene era la nostra famiglia che ormai non esisteva .

Ero sul letto a guardare il soffitto che improvvisamente aveva trovato un certo interesse , la bambina piangeva , e fino a un certo punto non me ne resi quasi neanche conto .

Mi alzai subito e corsi verso la culla che stava alla mia destra nella stanza , presi la piccola in braccio e andai a sedermi con lei che ancora piangeva .

《Vuoi la pappa? 》chiesi mentre mi alzavo ancora per preparare il biberon .

Mi dispiaceva un casino non poter allattare mia figlia nei suoi primi mesi , ma a causa dello stress, così disse il medico , le ghiandole mammarie non erano riuscite a produrre latte e adesso ero costretta ad alzarmi e preparare un biberon .

Era più comodo il vecchio modo .

Scesi le scale attenta a non scivolare e non far rumore per non svegliare nessuno .

Mi sorpresi quando vidi la luce della cucina accesa .

Entrai e trovai Ryan attaccato al cartone del latte mentre era in boxer , quasi urlai quando lo vidi .

《Che c'è ? Ma visto un uomo in boxer ? Beh adesso mi chiedo come sia venuta Linda 》fece la faccia pensierosa mentre io gli facevo il dito medio .

Camminavo con la bambina in una mano , che tra l'altro pesava 3.5kg , e il biberon nell'altra .

Giravo in modo goffo sulla cucina cercando di non far cadere niente .

《Mi daresti una mano ?》chiesi irritata dato che Ryan era seduto mentre divertito mi guardava .

《Ho paura di prenderla -fece una pausa e gesticolò con le mani - sembra così delicata 》risi alla sua affermazione è mi avvicinai a lui .

《Metti le mani come se tenessi un vaso- indicai cosa dovesse fare e lui lo fece , gli passai la bambina -adesso modella le mani con il suo corpo ed è fatto 》mi girai dall'altra parte ed iniziai a preparare il latte molto più calma .

Ryan guardava la bambina in modo sognate e preso da lei .

Lo so mia figlia è bellissima .

《Gli assomiglia molto 》disse improvvisamente .

Il latte in polvere mi cadde dalle mani finendo aperto sul piano cucina .

A quel rumore la bambina iniziò di nuovo a piangere spaventata e Ryan si alzò in piedi muovendola da destra verso sinistra per calmarla mentre io stavo appoggiata al bancone con il pavimento che sembrava mancarmi sotto i piedi .

Era terribilmente vero , gli assomigliava in tutto e per tutto .

Era la sua fotocopia al femminile .

Stessa bocca , stessi occhi e persino lo stesso naso .

Era piccola ma i piccoli particolari si notavano di già .

Questa cosa mi procurava profonda angoscia , perché quando crescerà appena la vedrò lei mi ricorderà suo padre , l'uomo che più ho amato e poi con quell'amore ci ha giocato .

IL PEGGIOR RAGAZZO D'AMAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora