Capitolo 31

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LUKE'S POV

Verso le cinque del pomeriggio e decisi di passare a casa Clifford, dovevo definitivamente parlare con Madison e capire ciò che stava succedendo, soprattutto tra di noi.
Decisi di andare a piedi, giusto per evitare di presentarmi strafatto di coca, anche perché la dose giornaliera mi sarebbe servita per quella sera.
Non appena arrivai davanti la villetta suonai il campanello , presi un respiro,  ma la persona che mi venne ad aprire non era chi io avrei voluto.

"Luke, che ci fai qua? " chiese Michael con i capelli sparati ovunque e lo sguardo assonnato

"Devo parlare con Mad" accennai un sorriso, lui mi guardò storto

"Non vuole parlare con te, ti evita e lo sappiamo entrambi cosa avete fatto per capodanno, e sono sicuro che non ti ha tenuto la manina dicendoti che il nuovo anno sarebbe stato migliore" mi scherní, io annuii aveva ragione  per tutto

"Mike, hai ragione, ma ti giuro che provo qualcosa per lei" guardai gli occhi del ragazzo davanti a me, così simili per le sfumature a quelle della sorella ma così diversi per espressione, erano tanto simili quanto diversi quei due, un pò facevano strano.

"Entra, è in camera sua a studiare" aprì totalmente la porta per farmi passare e non appena entrai la chiuse alle sue spalle, lo ringraziati con lo sguardo e salii quelle scale che già avevo percorso svariate volte, nei giorni in cui ho iniziato a provare qualcosa per Madison.

Bussai alla porta della sua camera, nessuna risposta, così entrai. Era così bella distesa sul letto con gli auricolari nelle orecchie e i capelli biondissimi sparsi sul piumone blu  che sembravano splendere, guardava il soffitto, sorrisi ma lei si accorse di me e in un secondo si tolse le cuffie e si sedette sul letto
"Cosa vuoi? " la mascella contratta e gli occhi di fuori mi fecero capire che la mia visita non era gradita

"Dobbiamo parlare di noi due, è importante, soprattutto ora che faremo un viaggio da soli" anche io contrassi la mascella e incrociati le braccia al petto

"Okay" deglutí "anche se non c'è nulla da dire. Chiudi la porta" il suo respiro era pesante , chiusi la porta e mi sedetti con la sedia difronte a lei.

"Allora" iniziai " tu mi piaci sul serio e non posso ancora ignorarlo, io ci provo e tu mi respingi" mi stoppò con la mano

"Stai scherzando vero? Tu stai tutto il giorno in giro con Tiffany come vuoi che io ti prenda sul serio? " stava già alzando la voce e io non le avevo detto neanche la metà delle cose che volevo dirle; fantastico

"Okay, hai ragione, ma non posso lasciare, è la mia copertura" scosse la testa inumidendosi le labbra che io mi ritrovai a fisare "Sei gelosa? "

"No, cioè si OK. Sono gelosa, non so perché è quella ragazza in se a portarmi fastidio, ma non è questo il punto" sbuffo, la trovai buffa e carina

"Perché non me l'hai detto, se sei gelosa un minimo ti piaccio" alzai il sopracciglio con fare allusivo

"Luke, tu mi piaci ma non mi piace la cocaina" sospirò abbassando la testa

"Proviamoci Mad, proviamo a stare insieme davvero " sorrisi e mi avvicinai a lei fino a sedermi sul letto

"A scuola sono Madison Clifford, non potrei stare con te. Cioè da quando la secchiona e il ragazzo misterioso camminano mano nella mano per i corridoi del liceo? " mi guardò con quel cipiglio nel volto indecifrabile

"Lascio Tiffany lunedì, martedì partiamo per New York e quando torneremo diremo che la vicinanza ci ha fatto scattare qualcosa dentro. Fai l'attrice da una vita, non penso ti costerà omettere il fatto che abbiamo già fatto sesso o che ci siamo baciati un bel pò di volte. " le accarezzai la guancia colorata di un velo rosso

"A una condizione" incastro nuovamente gli occhi nei miei, annuii,  "perché mio fratello è andato in prigione e tu no? " ritirai la mano alla domanda e mi irrigidii

"No Madison, davvero, è meglio per tutti" fece un gesto fulmineo alzandosi dal letto e buttando a terra il cuscino sul quale era appoggiata

"Non ho più quindici anni, mi merito la verità e nessuno vuole dirmela. Mi sono stancata delle bugie. Vivo nella bugia, mi sono creata la mia personale per poter essere me stessa e accettata dal mondo allo stesso tempo. Voglio vivere solo il vero da ora in poi." vidi lacrime sgorgare dai suoi occhi e presi un respiro.

MADISON'S POV

Iniziai a piangere perché era vero, mi ero stancata delle bugie che tutti mi rifilavano, non sono una bambola di porcellana che se cade può rompersi in mille pezzi, ne ho superate tante e posso continuare a farlo, ma solo con le cose vere anche io voglio essere veea d'ora in poi.

"Luke ti prego, nessuno me lo dirà se non lo farai tu" mi asciugai frettolosamente le lacrime, lui era in piedi a guardarmi come imbambolato

"È una cosa tra me, tuo fratello,  Cal,  Harry e Ashton" scosse la testa " lo sa anche tuo padre, ma non penso te lo dirà mai" aggiunse stropicciandosi gli occhi stanco

"Per me puoi andartene" indicai la porta " e non scomodarti a lasciare Tiffany, tanto tra di noi non ci sarà nulla, solo bugie, cocaina e moto" il mio tono era glaciale mentre lo guardavo dritto negli occhi

"Staremo insieme io e te, non mi arrenderò così facilmente, ci tengo troppo" sorrise , lo guardai male.

Era un lungo sguardo, uno scambio di sguardi, chi avrebbe mollato prima l'altro? Non lo sapremo mai, perché mi squillò il cellulare "Rispondi"i incitò, io presi il cellulare dal comodino e vidi il nome sullo schermo 'Ashton', sospirai e risposi

"Ashton" dissi piano

"Ho bisogno di parlarti. L'ho lasciata, voglio te, da sempre" sorrisi a quelle parole, poi però guardai davanti a me

"Si, vienimi a prendere, ma solo se porti una cioccolata calda " lo sguardo del biondo vagava su di me

"Si, ti porto da me, voglio dirti tutto"aveva la voce rilassata come sempre

"Ti aspetto "

"Scendi sono qua sotto" scossi la testa, sporgendomi leggermente dalla finestra, nel vialetto c'erano due moto ora, una blu vuota e una gialla fosforescente, con sopra un corpo ricoperto di pelle nera

"Arrivo" chiusi la chiamata.

Mi sedetti sul letto prendendo le converse e infilandole
"Che fai? " chiese Luke

"Vado con Ashton, da lui" allacciati la scarpa

"Scherzi vero? " fece una risata nervosa

"No, Luke, lui sarà sincero, magari risponderà alla domanda che ho fatto a te, e magari faremo sesso, del buon sesso" mi alzai impiedi

"Madison, e noi? " risi di gusto

"Non esiste un noi, a lunedì, porta l'autorizzazione " gli battei la mano sulla spalla e lo vidi come i suoi occhi si spensero, ma non volevo farci caso, volevo solo andare da Ashton.

Scesi le scale di corsa, mio fratello mi bloccò non appena attraversai il salotto
"Dove vai? "

"Da Ashton, non torno a casa stasera" gli diedi un bacio sulla guancia

"Luke? " continuò

"Tutto tuo, non  mi importa" afferrai la maniglia della porta, mentre che dicevo quella frase mi si chiuse lo stomaco. Bella la verità.

Uscii non aspettando una risposta, Ashton era bellissimo, un sorriso radioso si fece largo tra le sue labbra quando mi vide "Portami via" gli dissi accarezzandogli la guancia, lui annui, passandomi un casco e mettendo in moto, salii e mi aggrappati forte a lui, mi era mancato.

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EII
CIAO

Allora, capitolo turbolento.
State dalla parte di Luke o di Mad,
Io di Mad, deve sapere la verità.
Comunque chissà che succederà con Ashton, perché ha lasciato la sua ragazza e la loro bambina, oppure cosa succederà nella gita a New York ...
Boh, spero vi interessi
Alla
Prossima
.

Dark Run || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora