LUKE ' S POV
Dopo la disintossicazione in clinica passai tutto il tempo ad allenarmi, rientrare a scuola a Marzo non aveva senso, e non avrebbe sicuramente aiutato la mia vincita alla Dark Run.
Ormai la cocaina faceva parte di me, non riuscivo più a correre senza di essa, infatti non appena passarono due settimane dalla clinica, ricominciai. Il solo pensiero di montare in moto senza nessun supporto mi faceva venire i brividi, bramavo quella sostanza che mi rendeva più forte agli occhi degli altri, quando in realtà, avevo solo paura, non sono arrivato a conoscere mia madre, e mio padre era sempre stato un fantasma, troppo impegnato nel lavoro per pensare a me.
Così me la sono sempre cavato da solo, andando avanti a modo mio; nel modo sbagliato, indubbiamente, ma da solo.Quando era iniziato il nuovo anno scolastico avevo pensato di potercela fare, scuola e corse, non sembrava difficile far collimare le due attività.
Poi la vidi, la pelle e gli occhi mi avevano subito condotto all sua vera identità, era una Clifford, i loro tratti somatici erano più che riconoscibili.Da subito, sembrandomi molto debole e facilmente manipolabile avevo chiesto a Madison piccole cose, anche solo avvertire Michael della mia presenza, cosa che ero certo gli urtasse il sistema nervoso, perché sapeva che io ero più bravo di lui, e sapeva anche che in parte era colpa della mia 'amicizia' che si era fatto sei mesi di carcere.
Poi scoprii la natura della ragazza dai capelli viola, era una combattente, correva veloce quasi quanto me, e la sua mente era perversa e manipolatrice, forse, anche più della mia, e tutto ciò non mi infastidiva, anzi.
Decisi di usare Corinne, la sua unica amica per avere la sua completa attenzione, ma la rossa per quanto bellissima, non mi diceva nulla, era come una bambola che faceva tutto ciò che gli ordinavo, non c'era divertimento.
Così dopo varie provocazioni, riuscii ad avere un suo bacio, Madison si era fatta i calli, grazie ad Ashton, era esperta direi io, ma allo stesso tempo timida, introversa, piena di malizia e purezza allo stesso tempo, un enigma da scoprire. Ma aveva deciso di mettersi contro di me, sapeva della Cocaina, e se lo sapeva, non ci avrebbe messo molto a farlo uscire a galla, perché era una stronza infondo, perché chi gareggia alla Dark Run, se non ha un fuoci che gli arde dentro rischia solo di bruciarsi senza ottenere nulla. Ma Madison, lei bruciava e ad ogni passo che faceva guadagnava terreno.
Quando Ashton mi confidò che era tornata Grace e aveva tradito Madison, mi era venuto l'istinto di colpirlo, sapevo perfettamente che i due non si amavano, se due persone si amano glielo si legge negli occhi, per loro due, c'era solo brama e fuoco.
Infatti non mi dispiacque quando lei lo lasciò, avevo solo il campo più libero.
La professoressa ci assegnò un lavoro di coppia e mi parve un'ottimo inizio per piegarla al mio volere, non sapevo cosa volevo da lei, ma quel fuoco che portava dentro, era così simile al mio, che mi sembrava un bisogno fisiologico averla accanto.
Ma Madison scaltra com'era mi aveva già incastrato, condannandomi ad allenare Melton, e Corinne, piccola parentesi, era diventata una cozza.
Poi accadde, test antidroga a sorpresa, e io non fui per nulla sorpreso nel vedere il suo sorrisetto bastardo quando Calum aveva scoperto che ero fatto.
Così quella sera stessa riaccompagniai Corinne a casa, e dopo averla sfinita, andai ad appostarmi davanti casa Clifford. Con la madre nuovamente in clinica e il padre a pattugliare la città, il perimetro era tranquillo. Semplicemente la aspettai.
Restai in silenzio e nascosto nell'ombra finché lei non si accorse che ero parato davanti la sua porta di casa.
"Piccola Clifford, ti sei messa contro la persona sbagliata" scossi la testa , e ghignai, lei mi guardò quasi affascinata stretta nella sua tuta da corsa con i capelli mossi e spettinati, le gote rosse dal freddo contrastanti con il verde cristallino dei suoi occhi.Prese un respiro profondo "o forse sei tu, a non sapere chi ti sei messo contro" mi fece l'occhiolino, e fece per sorpassarmi ed entrare in casa, ma io fui veloce a prenderlq per un polso, e strattonarla verso di me. Ora non esisteva una distanza di sicurezza tra di noi, il mio respiro si stava fondendo con il suo , lei aveva il respiro quasi affannato, e in me cresceva un sorrisetto, mentre qualcosa simile alla paura mista alla sfida nasceva in lei.
"Sei mia, da oggi in poi, farai ciò che dico io" le carezzai una guancia con le nocche fredde della mano destra "so troppe cose sulla tua famiglia, che ti metterebbero davvero nei guai, soprattutto a scuola" sgranò gli occhi e deglutí.
"Luke, perché? " sussurrò ,accelerando il respiro e incastrando i suoi occhi nei miei, io inarcai le sopracciglia e una risata mi parti dallo stomaco
"Mi hai fatto squalificare, è ovvio che è opera tua, quindi come tu hai contribuito al mio inferno personale, io lo farò con te" le feci l'occhiolino, prima di darle un bacio a stampo su quelle labbra carnose e rosee.
Mi guardò confusa, quasi quanto me , neanche io sapevo perché avevo compiuto quel gesto, semplicemente mi andava.
"Lunedì dopo scuola, parliamo di arte a casa mia" lasciai la presa sul suo corpo e scesi le scale del portico, giusto in tempo per incontrare il fratello "Mike, diglielo a tua sorella che è una stronza" gli bettei due colpetti sulla spalla e lui corrugò la fronte.
Girai l'angolo e andai a prendere la mia moto, misi casco e guanti successivamente sfrecciai verso il Southside, verso casa.
Non appena arrivai mi feci una doccia veloce e presi una sigaretta, la accesi, e la misi tra le labbra; presi anche la chitarra e il mio quadernetto con gli appunti.
Aspirai la prima boccata di fumo che mi incendiò dall'interno e iniziai a strimpellare qualche nota su quella chitarra, che mio padre diceva fosse appartenuta a mia madre.
Quando il suo viso, mi balenò in mente, quella ragazza, sembrava perseguitarmi, così scrissi qualche frase su quanto lei fosse presente nella mia mente.
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EIII
CIAOO.Allora, lo so, è estremamente corto. Ma finalmente vi do dato il punto di vista di Luke, che ci voleva, ci vuole, anche se ha detto ben poco, ora ne sapete un pò di più del ragazzo biondo.
Non so proprio cosa dirvi in questo capitolo, quindi spero solo continuerete a leggere.
Grazie.
Alla prossima.

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Dark Run || L.H.
Fiksi PenggemarLA STORIA PRESENTA ERRORI DI BATTITURA E GRAMMATICALI, PROVVEDERÓ A CORREGGERLA AL PIÙ PRESTO. "𝐅𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐬𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐭𝐲, 𝐛𝐮𝐭 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐥𝐨𝐯𝐞'𝐬 𝐬𝐨 𝐬𝐰𝐞𝐞𝐭 𝐓𝐚𝐥𝐤 𝐬𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐭𝐭𝐲, 𝐛𝐮𝐭 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭 𝐠𝐨𝐭 𝐭𝐞𝐞𝐭𝐡 𝐋𝐚𝐭�...