Capitolo 18

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Era sabato mattina e io avrei dovuto esporre la cattedrale di Westminster la prima ora, non ero pronta, soprattutto sapendo che avevo fatto il compito da sola, quando era un compito di coppia. Ed in più mi stavo rendendo conto giorno per giorno che tra me e Luke stava accadendo qualcosa, il biondo sembrava che mi stesse lanciando segnali di fumo, come se non fosse nemmeno arrabbiato dal mio comportamento, dal fatto che l'avevo fatto squalificare , lui sembrava solo interessato a mandarmi occhiatine per i corridoi e battibeccare tal volta.

Mi misi un maglioncino lilla e dei pantaloni neri, un filo di trucco e cercai di sistemare i capelli in un modo più o meno guardabile, dovevo assolutamente farmi il colore, anche perché ormai i miei capelli stavano iniziando a diventare paglia.

"Mad" mi salutò mio fratello non appena feci il mio ingresso in cucina

"Mike, allora oggi come da piano mi viene a prendere Harry a scuola?" chiesi prendendo un sorso di caffè dalla sua tazza e vedendolo alzare gli occhi al cielo

"Si" mi levò la tazza dalle mani "Ovviamente, qualsiasi cosa lui faccia, lascialo fare" mi fece un'occhiolino quasi malizioso, e io alzai gli occhi al cielo mentre mio padre irrompeva anche lui in cucina

"Buongiorno ragazzi" mi diede un bacio sulla fronte e il cinque a mio fratello; da quando era accaduto quell'episodio con mia madre era più disponibile, meno duro con entrambi, un po' più padre.

"Beh, si è fatto tardi, io vado" dissi sospirando e prendendo lo zaino, non ero pronta per scuola.

Arrivai a scuola giusto in tempo per non essere in ritardo ed entrai quasi di corsa nell'aula di storia dell'arte, dove con mia grande sorpresa trovai Luke, seduto a primo banco, il mio banco per di più

"Sei in anticipo" poggiai le cose nella metà di banco vuoto, lui scrollò le spalle, era pallido e gli occhi non erano di quell'azzurro intenso anzi sembravano spenti 

"Già" si era messo le mani sulla testa tipo a coprirsi e la  scuoteva come se stava negando qualcosa, il suo corpo era scosso da spasmi 

"Luke, tutto ok?" gli chiesi con un filo di preoccupazione nella voce, e benedii che non c'era ancora nessuno in classe 

"No cazzo!" sbottò guardandomi con gli occhi lucidi mentre sudava , i ricci biondi erano incollati al viso "Lei è morta, perché è qua" il suo tono si era abbassato notevolmente e sembrava veramente un disperato

"Sei in astinenza?" domandai , avevo già visto queste reazioni, ad Harry quando era un'adolescente e mio padre lo segregò in casa nostra per farlo disintossicare; in quel periodo era particolarmente emotivo, sudava freddo, aveva numerosi sbalzi d'umore ed era sempre arrabbiato, certe volte aveva persino le allucinazioni, e penso Luke le aveva in quel momento 

"Cosa ti importa di me" mi urlò contro , nel frattempo la classe stava iniziando a riempirsi e queste due cose non andavano d'accordo tra loro. Dovevo fare qualcosa e alla svelta , mi guardai intorno  la professoressa stava per entrare  e la classe ci fissava .

"Prof" la bloccai davanti la porta , lei mi guardò scioccata, normalmente sarei stata a ripassare in questo momento, ma non oggi 

"Dimmi Clifford " sorrise tirando su le labbra piene di rossetto

"Hemmings, si sente davvero male, e vorrei accompagnarlo in infermeria, le lascio la relazione , per lei va bene?" chiesi mettendo su una faccia da cucciolo bastonato, la vidi esitare qualche secondo , guardò all'interno della classe 

sospirò "va bene, ma non avrai una A" mi diede un colpetto sulla spalla "Voi Clifford siete tutti così attratti dal pericolo" sussurrò, sperando che io non la potessi sentire, ma il messaggio mi arrivò chiaro. 

Dark Run || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora