Capitolo 16

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"Mi dici che ti prende?" mi sussurrò Corinne, mentre che sulla lavagna venivano assegnate delle equazioni d svolgere a casa

"Ne parliamo a mensa, non è il momento" le diedi uno sguardo di fuoco, sapevo che non era colpa sua, ma Luke, con quelle parole mi aveva immensamente  messo a disagio, e la situazione sembrava quasi capovolta, non ero più io ad averlo in pugno.

"Okay, ma voglio parlarti anch'io" aggiunse sbuffando.

Fortunatamente dopo una  manciata di minuti la campanella suonò e ci sarebbe stata la pausa pranzo, così io e la rossa dopo aver salutato un po' di nerd e preso il nostro pranzo, ci sedemmo al nostro solito tavolo, dove ormai, come se ci fosse il nostro nome inciso sopra, nessuno si ci sedeva. Era il tavolo di Madison Clifford la più brava della scuola.

"Dimmi" dissimo all'unisolo io e Corinne, per poi sbuffare una risata

"Vai tu" mi fece subito dopo cenno, e successivamente, mettendosi in ascolto prese una forchettata di pasta

"Luke sa che sono stata io, mi ha in pugno, non sono spaventata, ma ho bisogno che tu  lo lasci, per la tua incolumità" la vidi sorridere, così continuai il mio discorso " Sabato abbiamo avuto un incontro e oltre il fatto che mi è sembrato diverso, ha detto che sa troppe cose si di me, e se non farò ciò che vuole lui, sbandiererà tutto ciò qua a scuola. Non posso permettermelo, cerca di capirmi" abbassai lo sguardo, mi stavo comportando daa egoista e lo sapevo, ma era l'unico modo per vincere. Non sapevo perché vincere era diventato così importante per me, sapevo solo che era un bisogno fisiologico, e avrei fatto di tutto pur di arrivare al mio obbiettivo.

"Non sai quanto io sia felice di ciò che mi hai detto, volevo proprio lasciarlo, cioè, non che il sesso con lui non sia ottimo,solo, non mi va di fare ancora da bambolina" scrollò le spalle, e io annuii "parli del diavolo" vidi Corinne seduta difronte a me alzare gli occhi al cielo .

"Ragazze" si sedette vicino la sua ragazza, anche se così non l'avrebbe più potuta chiamare, dopo pochi attimi 

"Luke, Va via, già devo venire dopo a casa con te " feci appositamente una faccia disgustata, e lui dopo avermi mandato un'occhiata maliziosa si girò verso la mia amica dai capelli rossi

"Cori" addentai un po' di pasta, mentre Luke faceva allusioni alla mia amica 

" Luke no" lo scansò lei 

"Certo, qua a scuola sei anche tu una santerellina" sospirò indignato il ragazzo dai ricci biondi 

"No" disse alzando leggermente la voce la mia amica "Ascoltami. Non voglio più stare con te, mi sono divertita, ma ti fai di cocaina" l'espressione quasi esterrefatta di Luke era da filmare, ma non ne ebbi il tempo 

"Meglio, non mi piaci poi così tanto" scrollò le spalle e si voltò nella mia direzione "Ho agganciato lei per avere la tua attenzione piccola Clifford, ma ora, so che c'è l'ho" mi fece un'occhiolino e si alzò per poi scomparire tra gli altri studenti.

"Hai sentito vero?" chiese sbalordita e con una faccia da ebete la mia amica 

" Si, sei di nuovo single e puoi nuovamente sbavare  dietro Shawn Mendes" scrollai le spalle annoiata, lei scosse la testa in segno di dissenso 

"No, parlavo di Luke, lui ha detto che ha agganciato me per arrivare a te " non capivo l'entusiasmo nella sua voce, infatti la guardai stranita.  "Okay, fingi che la cosa non ti tocchi minimamente" alzò gli occhi al cielo.

***

Aspettare non era mai stato il mio forte, tantomeno davanti la scuola, soprattutto Luke Hemmings, ma chi me l'aveva fatto fare, ma io non mi potevo fare i fatti miei? Lasciare gareggiare Luke in santa pace? No, perché complicarmi la vita mi era sempre piaciuto.

"Piccola Clifford" mi richiamò agitando la mano il demonio , accanto alla sua moto blu, alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai a lui 

"Dimmi'' sospirai in uno sbuffo 

"Tieni" mi porse un casco, perfetto , avrei dovuto farmi vedere da tutta la scuola sulla moto del demonio biondo . 

Mi misi il casco ed aspettai che lui salisse per poi salire anch'io "tieniti, non ti mangio" ghignò, ed io, non avendo molte alternative, circondai il suo busto con le mie braccia inspirai, perché non mi fidavo minimamente di lui, soprattutto per via delle voci che erano girate all'ultima ora 'Luke Hemmings era in bagno che sniffava' avevano ripetuto. Quindi, no, non mi fidavo, anche perché poteva essere fatto in quel preciso momento.

Fortunatamente Luke, si era rivelato un'ottimo guidatore, sapevo fosse veloce, ma tra veloce e bravo c'era un'abisso, e lui era entrambi, oltre che attraente, mentre era alla guida.

Arrivammo velocemente nel Southside, e dopo un paio di case lui entrò in una viuzza e successivamente fermò la moto in una specie di vialetto, si tolse il casco, i guanti e aspettò che io facessi o stesso, così, non esitai.

Estrasse le chiavi dalla tasca dei jeans e aprì la porta di quello che si rivelò un piccolo appartamento.

"Questa è casa mia, fa come fosse anche la tua, vado a prendere il portatile e torno" disse lanciando lo zaino sul divano che si trovava in soggiorno, che era praticamente la prima stanza visibile. A differenza dell'appartamento di Ashton, questo sembrava spoglio e malcurato , posai anche il mio zaino sul divano e vidi alcuni messaggi che mi avevano mandato i due maschi Clifford, non gli diedi peso e li ignorai.

Luke tornò con il portatile e un pacchetto di sigarette, scansò gli zaini e si sedette sul divano io feci lo stesso, c'era un silenzio davvero imbarazzante 

"Abiti solo?" gli chiesi per spezzare il ghiaccio, lui mi passò una sigaretta

"Si, ho comprato questo posto con i soldi della Black Run accumulati nei vari anni" accese la sua sigaretta che teneva stretta tra le labbra e aspirò il fumo, poi mi passò l'accendino

"Hai gareggiato fino ad ora sotto quel nome d'arte, perché proprio quest'anno, rivelarti?" soffiò fuori il fumo e si sistemò meglio per essere difronte a me , fu il mio turno di aspirare dalla mia sigaretta

"Quest'anno ho intenzione di vincere, ed è molto meglio vincere col proprio nome " sorrise, io feci lo stesso 

"Ma, non avevi calcolato me"  quella volta fui io a fargli un'occhiolino provocatorio

"Sei abbastanza scontata, appena hai saputo della coca, hai fatto di tutto per fare fare i test" sospirò scrollando le spalle

"Oh Hemmings, non hai ancora visto nulla " gli soffiai il fumo in viso , posò la sigaretta ancora fumante nel posacenere sul tavolino dove era poggiato anche il pc 

"Neanche tu Clifford" prese l'anellino al labbro tra i denti , e mi soffermai a guardare quel gesto sensuale, tanto che non mi accorsi del fatto che si era velocemente avvicinato a me.

Poi le sue mani erano sulle mie guance e le sue labbra sulle mie fameliche, sensuali, mordeva il mio labbro inferiore, mentre le mie mani, ormai libere dalla sigaretta si attorcigliavano tra i suoi ricci, e mi sentii in estasi, mi abbandonai completamente al suo tocco, finchè non finii a cavalcioni su di lui, le sue mani erano scese sui miei fianchi e li accarezzavano da  sopra il maglioncino leggero che portavo. Sapeva di fumo, il suo profumo zuccherino stava mandando a puttane i miei sensi, lui stava sollevando la mia maglietta. Gli schiaffeggiai le mani, staccandomi e ricomponendomi subito dopo.

"La professoressa ci ha assegnato Westminster di Londra, è ora di lavorare" misi su un sorriso finto, mentre lui mi guardava sottecchi ancora con i capelli scompigliati dal mio tocco.

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EII

CIAOO

Allora, in questo capitolo abbiamo una piccola svolta, sia Luke che Mad ora sono single, e non perdono alcun tempo.

Spero si sia capito da questi due capitoli che Luke in un certo senso ha un interesse per Madison da subito, quindi anche per questo la bacia 

Mentre la nostra ragazza dai capelli viola, è interessata solo a toglierselo di mezzo le scatole.

Ditemi che ne pensate. Anche perché non sto vedendo molto interesse per questa storia...

Alla prossima. 

Dark Run || L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora