Capitolo 22

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LUKE'S POV

"Calum, devi venire a casa Clifford, dobbiamo parlare" dissi al telefono non appena il conduttore della Dark Run rispose 

"Devo presentare tra venti minuti, sei pazzo?" urlò quasi per telefono 

"No, ho bisogno di parlarti, e non sto scherzando. E' una cosa seria" quasi lo minacciai, mentre il mio sguardo cadeva in ogni angolo della stanza di Madison 

"Va bene."sbuffò " solo per sta volta lascio tutto ad Ashton, ma non lo rifarò" sospirò e successivamente chiuse la chiamata. Io uscii dalla stanza e andai giù per le scale, per poi notare immediatamente la figura del signor Clifford, che stava armeggiando con delle carte nel soggiorno

mi schiarii la voce "Signore, per non restare solo ho invitato un mio amico, non creeremo nessun disturbo, per lei va bene?" l'uomo alzò gli occhi verde chiaro su di me, la sua espressione faceva si che delle rughe si creassero attorno gli occhi

"Certo Luke, ti ho già detto che qua puoi fare come fossi a casa tua, io me ne starò buono qua" sorrise come un buon padre sa fare e mi congedò.

Risalii in stanza e la testa mi iniziò a vorticare, così mi sedetti sul letto e mi presi la testa tra le mani.

Io non stavo bene , era inutile continuare quella farsa, ero fatto così; ero una di quelle persone che si sarebbe fatto sempre a pezzi per gli altri, ma mai per se stesso. Ero complicato, lo ammetto. Cercavo ancora la felicità, ma in fondo sapevo che una persona come me, non avrebbe mai potuto raggiungerla, forse semplicemente perché non ero destinato ad esserlo.

Il campanello suonò e i miei pensieri si arrestarono di colpo, ingoiai il groppo che avevo in gola e mi precipitai giù per le scale, andando subito ad aprire la porta.

"Luke, ti trovo bene" esultò Calum, con un giubbottino di pelle e i capelli ricci in tutte le direzioni 

"Si, ora entra" lo tirai per la manica dentro casa e successivamente su per le scale 

"Fa piano, furia" mi ammonì ridacchiando, non c'era nulla da ridere , io mi girai e lo fulminai con lo sguardo e Hood non proferì più parola fino a quando non fummo nella camera che condividevo con Madison.

"Dimmi tutto, spero per te che sia  davvero importante" incrociò le braccia al petto

"Senza coca non riesco a salire in sella alla moto" sospirai, non l'avevo ancora detto a nessuno, ma lui doveva sapere, dato che le regole della Run erano quasi tutte sue 

"Spero tu stia scherzando, non posso farti gareggiare Luke" il suo sguardo era duro e i suoi occhi quasi neri mi stavano perforando 

"No, allora  perché ti ho voluto vedere; ascoltami, fammi gareggiare, ne ho bisogno, fammi almeno arrivare il finale" mi sedetti sul letto, il suo sguardo chiedeva spiegazioni "Voglio un fottuto testa a testa con la piccola Clifford" sorrisi bastardo 

"Come fai a sapere che arriverà fino a quel punto?" si poggiò sulla scrivania con aria di chi ne sapeva una più del diavolo 

"In questi giorni ho capito quanto è testarda, quanto lei riesce ad ottenere ciò che vuole, sempre" il viso di Calum si illuminò

"Lei ti piace" affermò

"Calum, fa ciò che ti ho chiesto" dissi con aria minacciosa andandogli accanto 

"Ok, ma sappi, che non potrai mai stare con lei, se ti fai" scosse la testa.

MADISON'S POV

Rientrai a casa non appena ne ebbi la possibilità e stranamente tutta la casa era al buio, segno che mio padre stava dormendo e probabilmente anche Luke, mentre ero sicura di aver lasciato mio fratello ancora alla Base.

Pianissimo salii le scale, e non appena arrivai nella mia stanza, trovai il biondo sdraiato nel letto con il cellulare tra le mani, e un odore forte aleggiava nella camera, un odore che io conoscevo abbastanza bene, ma che non si  sarebbe dovuto trovare nella mia camera.

Luke non alzò gli occhi dallo schermo, mi stava ignorando, cosa abbastanza insolita direi, così mi schiarii la voce.

"Luke, perché Calum è stato qua?" chiesi secca, incrociando le braccia al petto e appoggiandomi alla scrivania col sedere ; lui alzò leggermente il viso dallo schermo, e successivamente lo posò sul letto e sospirò

"Tu, come fai a saperlo?"sembrava più che sorpreso, almeno per una volta c'ero riuscita 

"Ho fatto due più due, non ha potuto presentare oggi per un 'improvviso' e poi il suo odore aleggia per questa camera"sospirai e mi sedetti accanto a lui 

"Tu, Madison Clifford riesci a riconoscere il profumo di Calum Hood?"in quel momento era lui con le mani incrociate al petto e uno sguardo inquisitore

"Luke, prima rispondi tu" gli puntai un dito al petto, con fare minaccioso, che non avevo per la stanchezza che portavo addosso

"Dovevo parlargli" si mise seduto sul letto con il solito sorrisetto 

"Quindi sai già tutto, non devo informarti, per sabato prossimo" sorrisi anche io, lui aggrottò le sopracciglia "Cal non te l'ha detto?" chiesi con tono molto fastidioso  

"Forza piccola Clifford" mi soffiò quel nomignolo all'orecchio "dimmi le novità, visto che sabato prossimo, gareggerò anche io" lasciò un bacio sulla mia guancia, che subito dopo diventò rossa "Arrossisci pure" sorrise sornione , io alzai gli occhi al cielo .

"Settimana prossima c'è una sosta dalla Dark Run, si farà un girone di beneficenza della Pink Run.Però, nessuno ti impedisce di venire e scommettere su di me" gli feci l'occhiolino e mi alzai "Vado a cambiarmi e torno, tu cerca di dormire." mi alzai e velocemente scomparii dalla sua visuale.

Non riuscivo proprio a capire cosa mi stava accadendo, non vedevo l'ora che Luke se ne andasse ma allo stesso tempo la sua minima lontananza mi faceva sentire in pena, era come se non avessi nulla da fare quando il biondo non era nei paraggi. Una sensazione strana, non l'avevo mai provata prima, neanche quando stavo con Ashton e non ci vedevamo per mesi, non sentivo questa sensazione di distanza , solitudine e vuoto. Luke mi stava assorbendo completamente; sentivo di doverlo proteggere da se stesso, non mi capivo, non riuscivo più a capire ciò che provavo. Volevo solo che se ne andasse, per capire se sarei riuscita a stare senza di lui ventiquattro ore su ventiquattro.

Mi sciacquai il viso con dell'acqua gelida dovevo rinsavire, non potevo crollare per un essere maschile, misi il mio pigiama e tornai in camera, la luce spenta e il silenzio assordante mi facevano intuire che il demonio biondo stava già dormendo; così scostai le coperte e mi infilai sotto di esse, accanto a quel corpo statuario e che emanava calore e un profumo dolce.

Chiusi gli occhi e inspirai il suo profumo , eravamo così vicini che sentivo i suoi muscoli tendersi, quasi come spasmi, così iniziai a carezzarlo, per farlo rilassare e sembrò funzionare, tanti che mi misi su un lato, fummo faccia a faccia, il suo respiro cadenzato era rilassante. Presi ad accarezzargli i capelli e lui, in tutta risposta aprì gli occhi che brillavano nell'oscurità della stanza mi fermai di botto, come se fossi stata colta in flagrante 

"Non fermarti, a meno che non lo voglia tu" sorrise 

"Quando te ne vai?" deglutii 

"Domani mattina faccio i bagagli "mi sfiorò la guancia , io annuii , lui mi baciò.

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EII

CIAOO

Allora, secondo voi, perché Madison conosce l'odore di Calum? 

Perché Luke vuole arrivare in finale con Mad, e soprattutto come fa ad essere certo che lei ci arriverà?

Come vi sembra il rapporto tra i nostri due protagonisti? Non so più che chiedervi, solo spero che continuiate a leggere la storia. 

Alla prossima.

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