"Si Cori, siamo arrivati ora" sospirai buttandomi sul mio letto singolo dell'hotel che il prof di scienze ci aveva prenotato per quei quattro giorni, Luke era nella stessa stanza, ma coricato sul suo di letto
"Parlagli, e provate a stare insieme" mi ripetè la mia amica attraverso il cellulare
"Ok , ma non dirmelo più" alzai gli occhi al cielo mentre con la coda dell'occhio notai il biondo guardarmi
"Va bene, ho capito, ti lascio in pace" rise divertita, sapeva che mi stavo trattenendo di dirle i miei pensieri per via del ragazzo che si trovava nella mia stessa stanza.
Chiusi la chiamata e guardai il soffitto, il viaggio in aereo era stato tranquillo, non avevamo realmente parlato di noi o di quello che sarebbe potuto accadere, semplicemente ci eravamo scambiati qualche bacio e commentato i nostri vicini di posto, persone molto bizzarre.
"Mad" mi chiamò , e io girai la testa così da poterlo guardare "Vieni qua" si appiattì al muro e mi fece spazio nel suo letto. Mi alzai titubante e mi stesi accanto a lui non appena attraversai la stanza.
"Luke, sono stata con Ashton, quella sera" sospirai, non sapevo il motivo ma sentivo iun senso di colpa divorarmi lo stomaco in quel momento
"Lo so, quel succhiotto non te l'ho fatto io, quindi ho dedotto fosse stato lui" mi attirò a se, eravamo viso contro viso , i suoi occhi azzurri erano una delle cose più belle che avessi mai visto in vita mia.
"Mi dispiace, sappi che mi sento in colpa per questo" sorrise, e mi azzittì dandomi un bacio, uno di quelli che ti fanno sentire in paradiso, uno di quelli che vorresti non finisse mai. Il tempo sembrava essersi bloccato eravamo solo noi, le nostre bugie, i nostri errori, la nostra competitività e poi c'era qualcosa di nuovo, amore avrei detto a primo impatto. Ma io non ero mai stata innamorata prima, come potevo sapere cosa fosse l'amore se non l'avevo mi provato.
"Se ti dico una cosa, mi prometti che non scappi?" domandò staccandosi dalle mie labbra e sembrava che lui si fosse portato con se una parte di me
"Si, perché dovrei scappare " gli scostai dei ricci ribelli che gli erano caduti sugli occhi
"Penso di essermi innamorato di te Madison, non chiedermi come sia successo o il motivo, il momento, non so, non te lo saprei dire. So solo che con te mi sento maledettamente bene e non ho bisogno della cocaina e per me è quasi un miracolo, ma tu mi fai sentire quasi potente, ti mostri a tutti come una santarellina quando in realtà hai l'anima che penso sia stata forgiata dal diavolo in persona" rimasi a bocca aperta, almeno sapevo che quelle cose non le provavo solo io, ma non avevo il coraggio di dirglielo, non ero brava con i sentimenti
"Io non posso dirti se quello che provo per te è amore, perché non sono mai stata innamorata, ma so che cerco i tuoi tratti e le tue qualità nelle altre persone, e quando non le trovo ho solo bisogno di te, abbiamo un rapporto mal sano, perché è nato malsanamente, ma io lo trovo perfetto per due come noi." stavamo sorridendo entrambi come due stupidi io ad accarezzargli i capelli e lui con le mani strette sui miei fianchi
"Ci sarà tempo per capire cosa proviamo ma ora voglio solo stare con te, baciarti , accarezzarti e fare l'amore, poi ridere e andare a quello stupido musei di scienze" nessuno mi aveva mai trattato in quel modo, mi sentivo davvero amata e mi sentivo un po' meno sbagliata e fuori posto del solito. Perché infondo la facciata del 'Sono Madison Clifford e posso fare tutto' non sarebbe potuta durare a lungo. Lo abbraccia nascondendo la testa nell'incavo del suo collo e lui mi strinse a se. Sarei potuta anche morire tra quelle braccia.
***
"Siamo Clifford ed Hemmings, i ragazzi che vendono dal liceo del Northside di Detroit" ci presentai non appena varcammo la soglia del museo di scienze, era davvero bello all'interno.
"Dovete darmi un nome che ci sia sulla lista o non posso farvi entrare" sbuffai
"Il nostro professore aveva detto di cercare un certo Lynch, lui ci avrebbe detto quale lavoro avremmo dovuto fare" intervenne Luke che era davvero bellissimo con la sua camicia bianca e dei pantaloni neri
"Lo chiamo, datemi un secondo" disse l'uomo all'entrata allontanandosi da noi. Luke mi sorrise e mi prese la mano per poi farmi fare un giro su me stessa, il mio vestito nero e rosa cipria si gonfiò leggermente e ciò mi fece sorridere più di quello che mi aspettavo
si avvicinò a mio orecchio e mi sussurrò un "Sei troppo bella sta sera" che mi fece rabbrividire , incrociai i suoi occhi e vederli puliti senza l'effetto della cocaina mi faceva stare bene .
Un colpo di tosse ci distrasse e ci voltammo , un ragazzo giovane con i capelli castani vestito troppo elegante ci stava guardando con un sopracciglio alzato "Sono Ross Lynch, il proprietario del museo. Voi siete Clifford ed Hemmings?"
"Si, siamo noi" Luke mi passò una mano intorno la vita e mi strinse a se, i due ragazzi si scambiarono uno strano sguardo
"Bene, Clifford, lavorerà nella parte astrologica, mentre Hemmings in quella fisica " aveva un sorriso bastardo sul volto che mi fece inarcare un sopracciglio.
"Il prof ci aveva detto che avremmo lavorato insieme" intervenni
"La galleria è mia, e non ho intenzione di sorprendervi mentre vi baciate dietro uno scheletro di dinosauro" la sua faccia era quasi schifata, io sgranai gli occhi, ma chi si credeva di essere?
"Ok" Luke annuì
"La c'è il reparto fisica" indicò la nostra destra "Hemmings , vada pure" il biondo sospirò pesantemente prima di lasciarmi un veloce bacio a stampo e seguire le indicazioni.
"Signorina Clifford, venga con me" un ampio sorriso spuntò sulle labbra del ragazzo e mi porse il suo braccio, deglutii e feci ciò che aveva detto.
***
La serata era passata molto velocemente, era carino spiegare alle persone come usare gli attrezzi super tecnologici e scientifici, ma era davvero brutto vedere come numerose studentesse ci provassero costantemente con Luke, ormai pensavo fosse di mia proprietà, e credo che questo pensiero l'aveva fatto anche lui su di me, visto come aveva infiammato più volte in quella serata il signor Lynch per avermi fatto delle avances .
"Signorina Clifford " era nuovamente il capo della galleria a richiamarmi
"Mi dica signor Lynch" sospirai, mentre la sua mano piena d'anelli sfiorava il mio braccio nudo
"Magari a chiusura possiamo andare a prendere un drink , conosco dei posticini molto carini" il suo sorriso allusivo mi fece rabbrividire, scossi la testa e mi scansai da lui, ormai era paese nella mia mente il motivo di quel comportamento da parte mia. Forse ero innamorata anche io di Luke.
"Signorina, le servono le mie referenze, l'anno scolastico non durerà per sempre. Siamo già a fine febbraio e per quello che so, lei vuole entrare alla Columbia, sono un suo ex alunno e potrei farla entrare ad occhi chiusi" schiusi le labbra, era vero per scappare da Detroit era il posto migliore, un'università d'alto livello, dove mia madre e la sua pazzia, mio padre e il suo credermi pazza come la mamma, mio fratello e Harry, Ashton e tutto ciò che ci unisce, la droga, le Run, Luke. Loro non mi avrebbero potuto seguire.
"Si, ha ragione, vorrei entrare alla Columbia, ma non verrò con lei, sono profondamente innamorata di Luke Hemmings, e non so neanche io come sia successo." sorrisi, mentre lo sguardo del moro si spostò alle mie spalle, mi girai e il mio biondo preferito era proprio la, che sorrideva spropositatamente.
"Penso che farò anche io domanda per la Columbia" esordì e io scossi la testa
"Ti amo Luke" gli allacciai le braccia al collo e quando lui mi strinse pensai che se solo avessi potuto avrei passato la vita tra le sue braccia.
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EII
CIAOO
Allora, è un bel capitolo tutto sommato , ma la cosa importante è che si sono dichiarati, finalmente direi.
Poi volevo farvi notare che i due probabilmente stanno giocando col fuoco, sappiamo tutti che appena tornati a Detroit Luke riprenderà a drogarsi e la loro favola finirà. Ma boh, magari i miracoli esistono....
Ala prossima.

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Dark Run || L.H.
FanfictionLA STORIA PRESENTA ERRORI DI BATTITURA E GRAMMATICALI, PROVVEDERÓ A CORREGGERLA AL PIÙ PRESTO. "𝐅𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐬𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐭𝐲, 𝐛𝐮𝐭 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐥𝐨𝐯𝐞'𝐬 𝐬𝐨 𝐬𝐰𝐞𝐞𝐭 𝐓𝐚𝐥𝐤 𝐬𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐭𝐭𝐲, 𝐛𝐮𝐭 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭 𝐠𝐨𝐭 𝐭𝐞𝐞𝐭𝐡 𝐋𝐚𝐭�...