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ALEX
Ammetto che l'aiuto di Gabe è servito tanto, i bambini hanno smesso di fare baccano e hanno seguito la lezione. Magari un grazie se lo meriterebbe.
Finisce la lezione e saluto le pesti uscendo dalla sala. Ad aspettarmi poggiato allo stipite della porta è James

<<hey>> dico dandogli un colpetto amichevole

<<hey, tutto bene la lezione?>> Chiede e gli racconto dell'incidente e dell'aiuto di Gabe

<<Questa storia non l'ho mai sentita>> constata James

<<già nemmeno io>> rispondo. Chi sa a chi si riferiva Gabe.

<<Glielo hai chiesto?>> Chiede James curioso ma vedendo la mia espressione capisce.

<<Sai Alex, a volte fare domande alle persone è importante, hai mai chiesto a Gabe qualcosa sulla sua vita?" Continua

<<perché dovrei?>>

<<Perché lui ti sta letteralmente salvando la vita,  anche se tra voi non scorre buon sangue, lui è sempre lì per te, mostra un po' di gratitudine>>  mi canzona e io annuisco, forse James ha ragione.
Continuiamo a camminare fino a quando non arriviamo fuori casa mia

<<ci vediamo domani>> dice lasciandomi un bacio sulla guancia

<<a domani>> rispondo e lo saluto girandomi per entrare in casa. Appena busso Arthur apre la porta con violenza, per poco non rompe tutti i cardini e mi guarda spaventato

<<che succede?>> Chiedo confusa

<<ha detto di si!>> Urla soltanto e mi abbraccia, cioè mi stritola.
Confusa guardo sopra la sua spalla incontrando lo sguardo si Gabe che beve dalla tazza nascondendo un sorriso.

<<Mi spieghi che succede? E staccati che mi stai affogando>> dico divincolandomi e si stacca. <<Questa mattina, quando Matt è venuto ad avvisarmi che avevi bisogno di aiuto, ho mandato Gabe da te e Matt a cercare Jas. Lei è arrivata e dopo aver parlato un po ' le ho chiesto di uscire>> dice emozionato

<<dille quello che hai detto realmente a Jas>> lo canzona Gabe

<<non dovevi farti la doccia?>> Lo rimprovera mio fratello e lui poggia la tazza sul tavolo lasciandoci soli

<<va bene, le ho detto di fare una cena per discutere di lavoro>> dice e scoppio a ridere

<<perché sei così un disastro con le relazioni?>> Chiedo ridendo, infondo provo pena per lui <<perché tu ne sai qualcosa?>> Domanda in tono accusatorio

<<io? Assolutamente nulla>> rispondo, ma sappiamo entrambi che non è cosi.

Arthur non fa altro che correre per tutta la casa urlando "scarpe" "calzini" "camicia" e cose del genere. Io sono seduta sul divano provando a guardare la tv senza successo. Dopo interminabili minuti Arthur saluta me e Gabe che gli auguriamo buona fortuna ed esce di casa.

<<Mangiamo?>> Chiedo e Gabe annuisce.
Mia madre ha deciso di andare a trovare la mamma di Matt come di abitudine e quindi siamo rimasti io e Gabe. Riscaldo quello che ci ha preparato mia mamma, e una volta pronto, lo metto nei piatti. Mangiamo in religioso silenzio e mi frullano in mente le parole di James, maledetto James! <<Ehm Gabe>> lo richiamo  titubante

<<si?>> Chiede alzando la testa e inchiodando i suoi occhi color ghiaccio nei miei insignificanti <<la storia che hai raccontato ai bambini, non l'avevo mai sentita prima>> ammetto e lui sorride <<perché non esiste>> dice e lo guardo confusa

<<l'ho inventata al momento per farli stare fermi, sai non ho mai avuto l'opportunità di avere una madre che mi leggeva le storie, e quando sono cresciuto, mia nonna era troppo anziana per leggere e raccontava soltanto di quando mia madre era piccola>>.
Chi sa quando deve aver sofferto, un bambino costretto ad assistere alla morte dei genitori, soltanto per delle stupide guerre politiche. Non capirò mai come sia possibile fare delle guerre e far morire persone innocenti.

<<Bhe era davvero molto bella>> dico sorridendo

<<grazie>> risponde.

<< Per la prima volta non stiamo litigando o ci stiamo lanciando qualcosa>> constata Gabe. Dopo aver finito di cenare ci siamo trasferiti in salotto e ora siamo seduti sul divano vedendo un film. <<Hai ragione, dovremmo andare d'accordo>> dico guardandolo

<<anche cosi va bene>> risponde sorridendo. Avvicina la sua mano spostandomi una ciocca finita per sbaglio davanti agli occhi e continua a sorridere facendo illuminare i suoi occhi di un colore intenso. Senza rendercene conto ci stiamo guardando senza dire una parola per paura di rovinare il momento.

Sentiamo dei rumori alla porta e balziamo dal divano correndo davanti ad essa, e quando quest'ultima si spalanca, restiamo sconvolti.

<<Aiutatemi>> dice Arthur in lacrime tenendo fra le braccia una Jas priva di sensi

<<cos'è successo?>> Chiedo all'armata spostandomi, mentre Arthur entra in casa poggiando il corpo di Jas sul tavolo, Gabe corre a prendere il kit di pronto soccorso

<<ci hanno fatto un'imboscata>> dice e spalanco gli occhi sconvolta.

I will find youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora