Per la prima volta in mesi mi sveglio felice. Ho un sorriso stampato sul volto così solare che non è proprio da me. Per un attimo credevo di essermi trasformata in Arthur e il suo mondo incantato, ma la verità è che sono felice per aver chiarito con i miei amici. Odiavo vedere Matt schivo con me e Gabe che non riusciva a guardarmi per più di un minuto se non con sguardo deluso. La situazione è migliorata incredibilmente. Il nostro gruppo è decisamente più unito e abbiamo promesso che non ci sarebbero stati più segreti tra di noi, niente più verità nascoste, ma abbiamo promesso di essere dei libri aperti.
Mi alzo dal letto indossando la mia amata divisa e truccandomi. Lascio i capelli sciolti e mi dirigo in cucina per sgranocchiare qualcosa.
<<Buongiorno famiglia>> dico salutando mia madre ed Arthur. quest'ultimo si volta verso di me con un'espressione confusa
<<tu sei felice?>> domanda come se fosse la cosa più strana al mondo
<<non posso esserlo anche io, o devi essere soltanto tu felice nel tuo mondo fatto di unicorni e fate?>> domando adirata
<<è tornata in lei>> risponde Arthur ridacchiando. Mi siedo al mio posto e bevo il mio caffè. Poco dopo entra in cucina anche Gabe con un'espressione diversa sul volto. I suoi occhi sono più luminosi e la sua bocca è leggermente innarcata a formare un sorriso.
<<Buongiorno a tutti>> saluta andandosi subito a sedere
<<Gabe oggi passeresti in ufficio, ho dei documenti da mostrarti>> domanda Arthur addentando un biscotto
<<mi dispiace, ma oggi avevo intenzione di passare la giornata con Josie>> risponde continuando a sorridere. Forse è per questo motivo che non smette di sorridere
<<oh va bene, passa questa sera all'ufficio allora>> replica mio fratello e Gabe annuisce. Finiamo tutti di fare colazione e mi dirigo in camera per vestirmi. Indosso una semplice maglia rossa e un jeans nero, indosso le mie amate vans e mi pettino i capelli. Quest'oggi sono più gonfi e annodati del solito. Provo a pettinarli con il risultato che i miei capelli si trasformano in un'enorme criniera nera.
Sbuffo e provo a legarli senza ottenere alcun risultato. Odio i miei capelli. Disperata mi dirigo in camera di Arthur e busso, dopo aver ottenuto il suo consenso entro. Appena si volta nella mia direzione scoppia in una fragorosa risata, e senza pronunciare alcuna parola, mi lancia il suo cappellino
<<grazie>>
<<non c'è di che, farei di tutto per nascondere quella criniera che ti ritrovi>> risponde ridacchiando e metto il cappellino. Finalmente i miei capelli assumono una forma e sono pronta per uscire. Prendo il mio cellulare e le cuffiette ed esco di casa. Chiamo Matt e aspetto che arrivi, ma nel frattempo mi siedo sullo scalino di casa. Sto facendo la cosa giusta? Questo piano mi porterà a qualcosa o sarà soltanto un buco nell'acqua?Mentre ero assorta nei miei pensieri, non mi ero resa conto che Matt mi stesse bussando da un po'. Mi alzo e di corsa arrivo alla sua auto.
<<Scusa>> dico imbarazzata
<<tranquilla, ormai sono abituato>> risponde ridacchiando. Salgo in auto e sfreccia via.
Mi sporgo al finestrino e percepisco l'aria primaverile che alleggia nell'aria. La domenica mattina mi ha sempre trasmesso allegria. Quando eravamo più piccoli, i nostri genitori amavano andare negli agriturismi per stare più a contatto con la natura. Per me andava sempre bene poichè avevo Arthur e Matt con me, e spesso si aggregavano anche i genitori di James. Mentre gli adulti si rilassavano respirando l'aria della natura e si dilettavano a raccogliere funghi, noi bambini amavamo rincorrere gli uccelli. Era un gioco stupido, ma scommettevamo su chi riuscisse a catturare più uccelli, ma vinceva sempre Matt che portava con sè il suo amato arco. Vincere per lui era semplice e io quando perdevo mi rannicchiavo dietro la possente figura di mio padre piangendo. Quest'ultimo mi ripeteva che non si piangeva per delle sciocchezze e bisognava sempre mostrare sicurezza al proprio avversario.
<<Siamo arrivati>> annuncia Matt e sorrido. Matt e io questa mattina ci siamo recati in un agriturismo non molto distante da casa nostra. Ormai è stato chiuso da diversi anni, ma spesso di capita di tornarci per ricordare la nostra infanzia, ma soprattutto la memoria di mio padre. Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo nel bosco accessibile a tutti. Ci addentriamo e ci sediamo sul nostro tronco preferito. Mi accovaccio accanto ad esso e riconosco le iniziali che incidemmo qualche anno fa.
<<A,M,A,J,J,G, ci sono tutte>> dico sorridendo
<<i sei moschettieri eh?>> risponde Matt ridacchiando e annuisco senza smettere di sorridere. Ci sediamo entrambi sul tronco e per un momento dimentico tutto gustandomi quel posto.
<<Non vorrei rovinare il momento, ma perchè siamo qui?>> domanda Matt.
Ieri sera gli avevo inviato un messaggio chiedendogli di andare nel nostro bosco preferito per parlare, sembrerà assurdo ma è arrivato il momento di attuare un piano, non so se faremo un buco nell'acqua oppure avremo successo, ma vale la pena tentare. Osservo un uccellino che si è poggiato su un ramo di un albero, cinguetta, sembra felice, e lo immagino chiamare tutti i suoi amici. Sorrido al pensiero e mi volto verso Matt.
<<Ho bisogno che mi aiuti a scoprire l'identità del mio salvatore>> dico seria
<<ma Alex, è impossibile, ci abbiamo provato così tante volte>>risponde agitandosi
<<Matt io e lui comunichiamo, è una storia un po' buffa, ma ogni sera io lo chiamo e lui mi lancia una pietra con un foglietto attaccato sopra. Matt credimi, in questo periodo mi è stato tanto vicino, mi ha dato la forza di mettere insieme tanti pezzi, di accettare i miei sentimenti e di chiarire con te. Ho bisogno di te per trovarlo>> lo supplico. Matt sembra pensarci su, evidentemente combattuto sul da farsi, sa che è un'impresa difficile, se non impossibile. Dopo minuti interminabili di silenzio a parte sua riempiti dal cinguettio degli uccelli, proferisce parola.
<<Va bene, ti aiuterò a scoprire l'idenità del tuo salvatore>>. A quelle parole mi fiondo fra le sue braccia felice della sua risposta. Amico di pietra, è giunto il momento di scoprire la tua vera identità.
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I will find you
ActionPossono due persone creare un legame anche se non si sono mai incontrate prima? Un caso da seguire, quattro agenti dovranno scoprire la verità riguardante la notte dell'aggressione che ha quasi ucciso Alex imbattendosi in verità sconvolgenti e seg...