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<<Cosa significa avete avuto un'imboscata>> urlo ritornando in me mentre Gabe arriva con l'occorrente. Arthur ha la camicia spiegazzata e rossa, sporca del sangue di Jas.

<<Eravamo al ristorante, tutto stava andando bene, lei rideva e io ero felice, ma poi, un cameriere è arrivato consegnandoci le ordinazioni e porgendomi un foglio.
L'ho aperto senza dire nulla a Jas che tagliava la carne sorridendo e raccontandomi di qualcosa, quel biglietto diceva: arrendetevi e nessuno si farà male. Loro erano lì. Senza dire nulla ho passato il foglietto a Jas e appena lo ha letto mi ha guardato spaventata e le ho mimato di scappare. Lei ha acconsentito e al mio segnale siamo scappati. Eravamo fuori dal ristorante, le tenevo la mano, ma poi sono partiti gli spari, eravamo un passo dalla mia auto, ma poi, un colpo ha ferito Jas, e ora siamo qui e i-io g-giuro non volevo metterla in pericolo eeee>> continua con le parole che gli muoiono in bocca scoppiando a piangere.
Lo abbraccio provando a rassicurarlo.

<<Il proiettile non è profondo, posso estrarlo>> dice Gabe e Arthur si stacca da me

<<mi fido di te>> dice rivolto all'amico con le lacrime che scendono copiose sulle sue guance <<tranquillo, potrai baciarla quanto vorrai>> dice ridacchiando e lo lasciamo da solo andando in camera mia.
Arthur si toglie la camicia restando a petto nudo e gli lancio una maglia che gli avevo rubato. Mi ringrazia e si siede sul letto.

<<Non volevo finisse così>> dice fissando il vuoto

<<lo so, ma siamo in pericolo>> dico mettendogli una mano sulla schiena "io devo proteggervi tutti, te, Jas,Matt,James, l'ho promesso a papà, ma mi sono lasciato trascinare dai sentimenti e ora Jas sta male, le hanno sparato!>> Urla

<<Arthur so che hai promesso a papà di proteggerci, ma non è stata colpa tua, hai tutto il diritto di vivere la tua vita così come noi. Possiamo stare attenti e continuare a vivere le nostre vite, non potranno portarci via anche la felicità, non glielo permetteremo>>

<<sei così forte>> dice stampandomi un bacio in fronte

<<ho preso dal migliore>> dico sorridendo.

<<Ragazzi venite>> ci chiama Gabe e noi corriamo al piano di sotto. Gabe ha le mani sporche di sangue e sul tavolo c'è il proiettile che era finito nel polpaccio della mia migliore amica

<<starà bene?>> Chiede mio fratello

<<si, il proiettile non ha lesionato nulla, sentirà dolore, ma sta bene>>dice lavandosi le mani

<<grazie amico>> risponde Arthur e Gabe sorride.

Dopo minuti interminabili Jas apre gli occhi confusa

<<mi fa male la gamba>> urla e tiriamo un sospiro di sollievo, sta decisamente bene "noi vi lasciamo da soli" dice Gabe portandomi via.
Andiamo nella camera degli ospiti,nonché sua nuova camera. Non ci sono molto suoi effetti personali, se non i suoi vestiti, qualche profumo sulla scrivania e un vecchio diario logoro.

<<E questo?>> Chiedo prendendolo fra le mani. Si tratta di un diario molto antico, è logoro e le pagine sono gialle, potrebbero staccarsi da un momento all'altro. Gabe viene verso di me e me lo strappa dalle mani

<<questo non si tocca>>dice ripoggiandolo sulla scrivania con cura

<<cos'è?>> domando ancora

<<è un diario, me lo regalò mio padre il giorno della loro morte. Era come se sapessero che quel giorno la loro vita sarebbe finita e mi lasciò questo diario dicendomi che avrei dovuto scrivere tutto ciò che provavo, che sarebbe dovuto diventare il mio unico amico>> dice con nostalgia come se ormai quel ricordo non facesse più tanto male

<<e tu lo hai fatto?>>Domando

<<si, ci ho scritto quello che provavo, i momenti belli e quelli brutti, ansie, paure, sogni nel cassetto, tutto>> dice.
Tutti noi abbiamo dei segreti e storie che portiamo con noi, alcuni che si conoscono, come la storia di Gabe, ed altri ancora da scoprire, ma è proprio scoprire i segreti che fa cambiare le persone. Non tutti i segreti sono sconvolgenti e non tutti sono facili da digerire.

I will find youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora