Scelga: o il suo dipartimento o continuare la missione. Le parole del Senatore mi frullano in testa con un vortice senza sosta. Cosa dovrei fare? Mandare al macello tutti? La missione deve proseguire, dobbiamo avere delle risposte, ma metterei a rischio troppe vite, e non posso permettermelo.
<<Aaaa>> urlo tirandomi i capelli. Sono frustrato e non so cosa fare.<<Hey amico>> dice Gabe entrando nel mio ufficio. Si siede sulla poltrona e mi guarda confuso. <<la missione>> urlo alzando le braccia in aria
<<credevo fosse una questione risolta. Procediamo con la missione>> dice calmo
<<disse colui che mi ha sbraitato contro il contrario>> dico sarcastico
<<disse colui che mi ha tirato un pugno sul naso>> risponde di rimando. Touché. Gabe continua a giocherellare con una penna nervoso e con sguardo assente.
<<Gabe stai bene>> Chiedo avvicinandomi a lui
<<ehm Arthur posso farti una domanda?>> Domanda nervoso
<<ma certo>> rispondo ascoltandolo attentamente
<<come hai fatto a capire che ti interessava Jas?>>Chiede imbarazzato
<<dal momento che non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso quando era con noi, la pensavo in continuazione, ero geloso se qualcuno si avvicinava a lei. Ma perché questa domanda?>> Chiedo alzando le sopracciglia
<<curiosità>>> risponde vago.
Quello che ho imparato del mio migliore amico è che se vuole dirti qualcosa, la dirà da solo, ma se vorrai estrapolarla tu non ci riuscirai mai.<<Non ti farò altre domande ma voglio dirti una cosa. Se sei confuso sui tuoi sentimenti verso una ragazza prova a passare più tempo con lei, esci, parlale, ridi con lei, e se proverai una di queste cose che ti ho citato prima, amico benvenuto nel club dei cotti>> dico dandogli una pacca sulla spalla <<grazie. Comunque per la missione?>> Chiede cambiando subito argomento
<<ho intenzione di fare una riunione oggi, incaricherò nuovi agenti>> lo informo.
<<Ti uccideranno!>>Esclama
<<lo faccio per il loro bene>>
<<no Arthur, loro sul serio ti uccideranno. Non puoi sottrarli da questa missione, non ora che sono più dentro che mai>> dice gesticolando nervosamente
<<non permetterò che si facciano del male. La questione è chiusa>> dico ed esco dall'ufficio lasciandolo lí solo e lo sento borbottare "Stinson", ma lo ignoro e mi dirigo all'uscita. Esco dal dipartimento e vado nella caffetteria vicina. Entro e ordino un caffé macchiato.
Mi guardo intorno e noto Jas intenta a bere del caffé da sola. Pago la cassiera ringraziandola e mi dirigo al tavolo di Jas.
<<Cosa fai qui tutta sola?>> Chiedo accomodandomi
<<ciao Arthur, avevo bisogno di energie>> risponde bevendo il liquido nero. Distoglie lo sguardo dal mio e osserva fuori la finestra due bimbi che giocano.
<<Mi ricordano tanto noi>> dice con un sorriso malinconico
<<quei due bambini?>> Chiedo confuso voltandomi
<<si, quei due sono Alec e Jace, li addestrano Alex e Matt>> dice
<<oh>>
<<già. Quei due bambini sono inseparabili, litigano in continuazione, si scontrano, ma ci sono sempre l'uno e per l'altro>> fa una pausa e questa volta inchioda i suoi occhi nei miei <<ma soprattutto, si fidano l'uno dell'altro>>.
<<Io mi fido di voi>> rispondo in tono duro stringendo i pugni. Fa ondeggiare la treccia bionda e la porta sulla spalla aggiustandosi il cappello grigio di lana
<<ti fidi di noi? Eppure non mi sembra tu ci voglia nella missione>>
<<Gabe>> ringhio
<<non è stata colpa sua, passavo dal tuo ufficio e ho origliato la conversazione. Gabe non direbbe mai nulla, nemmeno sotto tortura>> afferma
<<non so che fare, non voglio mettervi in pericolo>>
<<scuse>> alza il tono di voce <<sono solo scuse, sai che siamo capaci di svolgere questa missione, ma stai soltanto prendendo tempo, tu non vuoi davvero svolgerla>>dice.
Jasmine, una ragazza dolce, tranquilla, ma capace di centrare il punto della questione ogni volta. <<Hai ragione. Ho paura va bene? Non voglio proseguire nella missione, ho paura di fallire, di perdere tutto, io... >> le parole mi si mozzano in gola e Jas poggia la sua mano sulla mia mia assumendo un'espressione dolce
<<tutti noi abbiamo paura, ma non è proprio la paura che ti permette di lanciarti? Siamo cresciuti con un solo ideale, un mantra che portiamo dentro di noi da sempre, è il marchio che lega la nostra amicizia>> dice
<<perché se la vita non è fatta di rischi allora non ne vale la pena vivere>>
<<esatto>> risponde contenta.<<Hai ragione Jas, riprenderemo la missione>>dico convinto
<<tutti insieme?>>Chiede
<<tutti insieme>> rispondo e sorride con me.
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I will find you
ActionPossono due persone creare un legame anche se non si sono mai incontrate prima? Un caso da seguire, quattro agenti dovranno scoprire la verità riguardante la notte dell'aggressione che ha quasi ucciso Alex imbattendosi in verità sconvolgenti e seg...