Entro in un vicolo buio, so che non dovrei fidarmi del mio capo, ma sono costretto a fare ciò che dice o ucciderà la mia famiglia. Mio padre è il suo braccio destro e di conseguenza mi viene chiesto spesso di fare dei lavoretti per lui, e a malincuore devo accettare. Mi fermo in una stradina e mi poggio al muro aspettando.
Un uomo alto e robusto si incammina verso di me e deglutisco più volte prima di mettermi dritto e aspettare che arrivi da me. Naturalmente è scortato da altri due uomini che sono circa il triplo di me, ma è meglio non farci caso.<<Ragazzino>> dice sorridendo con il suo accento straniero.
Quest'uomo alla sola vista mi da un senso di nausea, come puoi festeggiare la morte di una ragazza e fare dei pensieri così macabri.<<Salve signore>> rispondo sentendo la mia bocca asciutta
<<ho un lavoretto per te, è davvero divertente>> dice e scoppia a ridere.
I suoi uomini ridono con lui e fingo di ridere anch'io per non essere ucciso. Una volta un uomo fu ucciso soltanto perché non rise ad una sua battuta.<<Qualsiasi cosa>> rispondo continuando a deglutire
<<devi uccidere Arthur Stinson>> dice e resto pietrificato
<<ma signore lei ha s-sempre detto che il Signor Arthur non doveva morire>> dico tremando
<<oh hai ragione, hai proprio ragione>> dice poggiando una mano sulla mia spalla <<dovrà morire Gabe Ross>> dice e va via lasciandomi solo e impaurito.
ALEX
Avere le ore ridotte a scuola significa avere molto più tempo libero, e dopo aver studiato qualcosa per il giorno seguente, non so davvero che fare. Continuo a girare sulla mia sedia provocandomi giramenti di testa, ma la noia mi porta a questo. Mi alzo ed esco dalla camera andando in cucina. Mamma è intenta a leggere una rivista di cucito e prende appunti, ma cosa serviranno mai quegli appunti?
Mi siedo accanto a lei e la osservo mentre scrive. I suoi lineamenti sono contornati da rughe di vecchiaia, questa donna ha passato davvero tanto nella sua vita e dover crescere da sola due figli non penso sia facile, ma lei ha davvero fatto un ottimo lavoro con noi. Non ci ha mai fatto mancare nulla, e ha dovuto sopportare ogni mio sclero da adolescente, e quando io volevo soltanto parlare con Erik, il padre di Matt, non le è mai dispiaciuto poiché sapeva che avevo bisogno di una figura paterna.<<Alex smettila di fissarmi, sei inquietante>> mi ammonisce
<<stavo ammirando la tua bellezza>> protesto
<<ti serve qualcosa?>> Domanda e scuoto il capo
<<stai bene?>>Domanda ancora
<<non posso semplicemente guardarti?>> Domando
<<Sei una maniaca>> risponde una voce
<<disse il serial killer>> rispondo di rimando
<<ancora con questa storia? Ti stavo solo aspettando>> protesta
<<con una mazza in mano>>dico e mia madre spalanca gli occhi
<<mamma te lo giuro non è accaduto, se lo sta inventando>> dice alzando le mani e io ridacchio. Arthur si siede accanto a me e restiamo tutti in silenzio.
<<Arthur>> lo chiamo
<<si?>>
<<Dov'è Gabe?>>
<<Oh aveva delle commissioni da sbrigare>> risponde vago
<<starà attento?>>Chiedo in un sussurro
<<Alex perché ti importa così tanto? Prima non ti importava nulla di lui, e ora sei addirittura preoccupata, è cambiato qualcosa in te?>> Domanda e balzo all'indietro come se avessi ricevuto un pugno dritto allo stomaco, io provare qualcosa per Gabe?
<<Assolutamente no, è solo che con tutto quello che è accaduto, la missione fallita, me, Jas, mi allarmo di più, non voglio che qualcun'altro soffra per colpa mia>><<non è colpa tua>> mi ammonisce mio fratello
<<sanno che sono morta, e se capissero che non è affatto così? Se se la prendessero con uno di voi? Come potrei vivere eh?>> Chiedo alzando il tono di voce
<<non sapranno che sei viva sta tranquilla e Gabe deve svolgere delle semplici commissioni, tornerà presto>> mi rassicura e io annuisco semplicemente. Io non provo nulla per Gabe, ma non voglio perdere nessuno, non più almeno.
<< Sono a casaa>> urla Gabe entrando in cucina. È ormai ora di cena, e ammetto che ero abbastanza in pensiero, non si era fatto vivo per l'intera giornata
<<tutto apposto?>> Domanda Arthur
<<risolto tutto>>risponde Gabe
<<potrei sapere cosa?>> Mi intrometto
<<no>> rispondono in coro e alzo gli occhi al cielo. Aiuto mia madre ad apparecchiare e sistemo la tavola. É così strano apparecchiare sempre per quattro persone, non mi succedeva da anni vedere quel posto occupato da qualcuno. Mamma porta in tavola ciò che ha cucinato e ci sediamo ai rispettivi posti. Sento lo sguardo di Gabe scorrere su di me di tanto in tanto ma fingo di non pensarci. Arthur sembra essersene accorto e finge di tossire.
Ridacchio a quel gesto di gelosia, ma è bello sapere che mio fratello continua ad essere così protettivo, e poi tra me e Gabe non potrà nascere nulla.
STAI LEGGENDO
I will find you
ActionPossono due persone creare un legame anche se non si sono mai incontrate prima? Un caso da seguire, quattro agenti dovranno scoprire la verità riguardante la notte dell'aggressione che ha quasi ucciso Alex imbattendosi in verità sconvolgenti e seg...