Abitudini

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Sono Diana, ho appena compiuto 18 anni, abito nel centro di una città storica particolare, conosciuta ma spesso poco valorizzata, Lecce. È una città turistica principalmente d'estate ma i prezzi di affitto dei vari appartamenti centrali sono alti in tutte le stagioni ma per i miei genitori non è difficile aprire un portafoglio e pagare, non viviamo nell'oro ovviamente ma un nostro caro amico ci ha regalato uno dei tanti alloggi a lui intestati senza troppe discussioni.
I miei hanno accettato dopo molto tempo, sono molto orgogliosi ed è difficile accontentarli se ciò che guadagnano non è frutto di un proprio lavoro e merito.

Ho una famiglia normale e una vita normale, abbastanza monotona oserei dire, i miei genitori sono dei medici assegnati al reparto di oncologia e cardiologia precisamente, ho due sorelle più grandi che ormai hanno spiccato il volo con grande orgoglio dei miei: Chiara è la più grande, ha 27 anni,laureata in medicina, sposata con l'uomo meno attraente che io abbia mai visto, il prodotto del loro amore è Riccardo, un bellissimo bimbo di 4 anni che fortunatamente ha ereditato i dolci lineamenti di sua madre; Amalia ha 23 anni, è ormai laureata in lingue moderne e vive in Inghilterra con Matteo, un ricco avvocato altezzoso, si sono conosciuti a Milano durante gli studi, Amalia mi ha parlato di un colpo di fulmine.
A quanto pare le ha carbonizzato il cervello non permettendole di capire quanto in realtà  fosse problematico il suo nuovo amore.
Frequento l'ultimo anno di liceo scientifico, cerco di studiare il più possibile senza avere delle ripercussioni a livello mentale ma i risultati sono visibilmente scarsi.

Sono abbastanza alta, ho dei lunghi capelli castani e degli occhi color miele leggermente scuro, adoro leggere,pratico sport da quando sono piccola e quando mi capita mi siedo al piano per suonare e cantare qualche pezzo.
Sono molto testarda, almeno a quanto dicono, non mi faccio mai mettere i piedi in testa da nessuno ovviamente. I miei amici dicono che io abbia un carattere particolare, sinceramente non so quanto credere alle loro parole, tuttavia non sono solo opinioni soggettive a quanto pare perché è un pensiero di tutta la scuola.

Eccomi qui, sono Diana e sono di nuovo in ritardo.
Dopo aver fatto una doccia, ed essermi vestita, cominciai a correre in mezzo alla strada cercando di non colpire nessuno, ottenendo come esito finale il mio amato jeans nero sporco di escrementi a causa della brutta caduta subita scontrandomi contro un ragazzo scorbutico che non solo mi spinse ma decise di rendere infernale già da subito la mia giornata con un rutto dopo che avermi sentito sussurrare "mi dispiace scusami".
La gente non solo si scusa ma deve anche resistere nel tirare pugni di fronte a tanta demenza!
8:05 in ritardo, dopo essere entrata in classe occupai il mio posto, penultima fila accanto ad una persona che non sopporto minimamente ma che non ha intenzione di spostarsi perché afferma che sia il posto migliore della classe, secondo coglione incontrato oggi.

Dopo le varie noiose lezioni,in cui mi sono limitata a prendere appunti cercando di capire nonostante gli schiamazzi urtanti delle mie compagne di classe, tornai a casa con lo sguardo basso e stanco guardando da lontano l'insegna più speciale del mondo.
"Da Ernesto" mi trovavo totalmente a mio agio, il proprietario conosce i miei genitori da prima che si sposassero e mi ha vista crescere offrendomi i calzoni più buoni di tutta la provincia, potrei anche dire di tutta l'Italia se avessi un po' più di esperienza ma non ho mai visitato città fuori regione proprio per valutarne i calzoni.

-la meravigliosa Diana, prendi il solito anche oggi?
-ecco l'uomo più galante e lusinghiero di tutta Lecce! Certo grazie.
Dopo aver ricevuto il mio prezioso calzone ripieno di patatine e roba estremamente grassa mi sedetti ad ascoltare zia Cheché, che dopo avermi notata illuminò il suo viso  e alzò il braccio salutandomi vivacemente.
Dopo aver ascoltato vecchie storie di amori perduti e di guerra vissuta in prima persona decisi di abbandonare il mio posto preferito per raggiungere casa, trovando la casa organizzata grazie alla sottoscritta ma soprattutto sentendo il solito profumo di gelsomini proveniente dal balcone di cui ne è pieno.

I gelsomini non sono i miei fiori preferiti ma Amalia adorava riempire terrazze per sentirne il dolce profumo ogni volta che passava dalla sala da pranzo e dalla sua camera.
Ho passato ore a studiare cercando di comprendere il più possibile sulle biomolecole che fanno parte del mio programma da studiare anche per il test di professioni sanitarie, vorrei frequentare la facoltà di fisioterapia in una città lontana dalla mia infanzia, come hanno fatto le mie sorelle e spero di poter viaggiare non solo con i pensieri.

Sentii la porta aprirsi sporgendomi dal bracciolo del divano in equilibrio per non cadere guardando l'emblema della stanchezza nel viso dei miei genitori.
Ho già preparato la cena anche per loro ascoltando la loro giornata, scherzando e tornando nel mio amatissimo letto sperando di potermi svegliare altrove senza il dovere di pensare all'ansia della maturità e del futuro.

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