Inizio dei giochi

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Mi svegliai tardi dato che saremmo dovuti partire verso casa di Beatrice dopo pranzo.
Le valigie erano pronte come la colazione in cucina con Leonardo che continuava a cucinare davanti ai fornelli, senza maglietta.
Beh che dire, buongiorno mondo! Non feci rumore dato che vado sempre in giro senza ciabatte o pantofole ma solo con un paio di calzini, mi appoggiai all'entrata rimanendo pochi secondi a guardarlo.
Meraviglioso, attento e concentrato mentre cucinava altre frittelle, schiena dritta e mi accorsi solo ora di un tatuaggio posto dietro il collo, era una scritta breve e avevo bisogno di leggerla ma era troppo distante.

Mi avvicinai piano piano e mi feci prendere  dal momento ma soprattutto da quel semplice nome, "Gaia".
Avevo mille domande, ero nervosa e senza rendermi conto le mie dita accarezzarono delicatamente il tatuaggio. La reazione di Leonardo fu uno scatto verso di me, era furibondo, con gli occhi serrati mi scrutò stringendomi il polso della mano che lo aveva sfiorato.

-che fai mi spii?
-..ehm no io stavo solo guardando..
-si sei un'impicciona e per come sei fatta so già che chiederai il significato di quella parola, ma non ti riguarda. Niente della mia vita ti riguarda ok?
-...

Mi lasciò il polso aspettandosi una risposta, un cenno, ma non riuscivo a capire il suo atteggiamento, pensavo non avesse segreti con me.
Ci eravamo detti tutto, o quasi..
Non solo era incoerente ma stava diventando sempre più cattivo nei miei confronti..quale significato poteva avere quel bacio?
Beh almeno non è scappato da Cecilia in questo periodo.

15:30, partenza, Leonardo mise entrambe le valigie in macchina e con la sua moto senza salutarmi se ne andò senza proferire parola.
Ero sconcertata, ma la cosa che riuscii a pensare in quel momento fu "mi sta preparando ad affrontare questa settimana senza di lui, mi sta allontanando".
Sapevo ci sarebbero state sorprese, appena arrivai a casa di Beatrice tutti mi salutarono calorosamente, stavamo infrangendo tutte le regole ma nessuno di noi è stato a contatto con persone diverse dalla comitiva o dalla famiglia.

Beatrice: amore! Finalmente, ho visto Leonardo arrivare prima di te, penso tu abbia altro da raccontarmi.
Diana: penso di sì..
Beatrice: su col morale, sarà una settimana fantastica, abbiamo anticipato tutti i compiti per poter essere sereni qui e abbiamo comprato tanto alcol!
Diana: sai che non bevo.
Beatrice: beh hai smentito tu stessa questa cosa ricordi? Penso che anche tu farai stronzate.
Diana: non penso.

Casa di Beatrice era enorme ma una cosa di cui ancora non avevo parlato è che ha due case aventi lo stesso numero di piani, serve solitamente per i parenti che scendono durante le vacanze, o per cene importanti con uomini d'affari.
Eravamo divisi a coppie e qualcuno sarebbe comunque rimasto fuori, speravo di essere io quella "sfortunata" persona.

Beatrice: okay ragazzi ho fatto le stanze, ho due case con i piani ma purtroppo non potremo utilizzarle e saremo divisi in coppie.
Un piano non potrà essere occupato poiché è riservato alle domestiche.
Arturo dormirà nella sua stanza, Eleonora e Tommaso al primo piano, Giorgio e Luca secondo piano insieme a Diana e Leonardo che condivideranno stanza e letto..
Diana:cosa?
Leonardo:cosa?
Beatrice:dividete già casa non sarà un problema per voi..
Leonardo: appunto per questo potremmo stare separati almeno per questa settimana.
Diana:...
Cecilia: Bea io pensavo di stare in stanza con Leo!

Beatrice mi guardò e io abbassai subito lo sguardo, non avevo intenzione di stare con una persona che non godeva della mia compagnia. Sembrava che il mio coinquilino volesse stare il più lontano possibile da me e non cercava di nasconderlo.
Beatrice continuò a parlare:
-ormai ho deciso, sono la padrona di casa, se a qualcuno non sta bene se ne può andare.

Un attimo di silenzio e poi:
Beatrice:perfetto, sistematevi e tra un'ora ci vediamo tutti sotto per organizzarci fino all'ora di cena, chi non vuole può rimanere in stanza per fare altro, da domani passeremo molto più tempo insieme e ricordatevi che non siamo in un albergo. Anche se è molto simile lo so!

Portai le valigie per le scale raggiungendo Leonardo che stava aprendo la porta, portò la mano al volto per coprirlo.
Lo raggiunsi per capire cosa non andasse e c'era un letto matrimoniale.
-Io non voglio dormire con te!
-io invece non ti sopporto più, lo so che non vai da Beatrice a lamentarti perché non cambierebbe comunque idea.
Ma non puoi farmi passare le pene dell'inferno perché in pochi giorni dopo quel bacio del cazzo mi hai completamente voluto dimenticare!
-non ti ho voluto dimenticare..
-ah no? A me sembra di sì. Sai che c'è? Mi sta benissimo comportati come un'idiota, odiami e fai ciò che vuoi tanto neanche a me interessa di te.

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