Lei

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Avevo tirato fuori parole pesanti che avevano solo l'intento di fargli capire che posso stare benissimo senza di lui ma soprattutto, non corro dietro a nessuno.
Non sono Cecilia o qualsiasi altra ragazza che ha conosciuto, se una persona vuole dimenticarmi io le lascio solo l'opportunità di farlo.
Lo guardai per pochi secondi in modo freddo cercando di fargli capire quanto mi stesse facendo pesare tutte quelle giornate in cui avrei solo avuto bisogno di un abbraccio, o almeno di comprensione.

La sera passò in fretta, Cecilia rimase attaccata a Leonardo, mangiammo pizza fatta in casa dal vero trio delle meraviglie: io, Eleonora e Beatrice.
Ci divertimmo un mondo a cucinare insieme, mi mancava passare del tempo tra vere amiche, ci siamo sempre difese e sono alcune delle persone di cui mi fido maggiormente.
Dopo aver cenato ero esausta, volevo solo dimenticare tutto e riposare un po' perciò salutai tutti dopo una bella partita a giochi di carte che durò un paio di ore.

Tolsi i pantaloni e il reggiseno, non mi interessava di chi avesse preso il secondo posto libero nel mio letto, ero quasi sicura che lui avrebbe passato la notte a fianco di Cecilia, svegli in qualche stanza libera.
Dopo aver lavato i denti mi avvinai al morbidissimo letto e mi buttai con poca leggerezza su di esso senza preoccuparmi di fare danni.
Dopo 10 Minuti la porta si aprì, speravo che fosse lui ma notai una marea di capelli rossi avvicinarsi sempre di più a me.

Arturo: ehi piccola vorrei parlarti.
Io: Arturo proprio ora? Stavo per addormentarmi..
Si buttò su di me facendomi ridere con diverse smorfie.
Io:ok ok ho capito. Di cosa vuoi parlare?
Arturo: Leonardo.

Leonardo's pov.

Diana si alzò per andare a dormire, salutò tutti senza preoccuparsi di farmi un cenno, era molto arrabbiata con me ma lo sarei stato anche io al suo posto, non sapevo cosa mi stesse succedendo.
Cecilia cercò in tutti i modi di farmi infilare nei suoi jeans ma avevo la testa tra le nuvole e quella sera non avevo proprio voglia di ascoltare le sue frasi volgari vicino al mio orecchio.
Decisi di andare a dormire, strano ma vero, avevo tanta voglia di abbracciarla, di averla accanto tutta la notte.
Appena mi avvicinai alla porta però sentii delle voci, guardando dalla fessura notai una chioma rossa.
Sentii un brivido lungo la schiena, era gelosia e la sentivo sempre più forte dentro di me, stava influenzando la mia lucidità e pensavo solo di voler entrare a tirare un pugno a quel ragazzo che poteva anche aver sfiorato Diana tuttavia ascoltai qualche parola che mi fermò:

Diana:non so se è amore, non penso si possa definire così anche perché penso debba essere ricambiato per essere associato a quel sentimento.
Arturo:..però?
Diana: però io quando lo guardo rimango senza fiato, non riesco a fare altro che fissarlo, ci siamo scambiati un bacio l'altra sera.
Arturo: ma è fantastico! Perché allora siete così distanti?
Diana: lui ha inventato scuse, si è preso gioco di me..
Arturo: tu ne sei sicura? Potrà avere altre ragioni che non conosci..
Diana: può essere che stia solo cercando di divertirsi e che a Milano abbia una ragazza.
Arturo: come fai a dirlo?
Diana: dietro il collo ha un tatuaggio, c'è scritto "Gaia"..
Arturo: può essere il nome di sua madre..
Diana: sua madre si chiama Teresa, Arturo..non farti problemi, mi passerà anche stavolta.
Arturo: a me sembra diverso dai soliti, gli sguardi che vi scambiate sono unici e pieni di attrazione, si nota.
Diana: non lo so, voglio solo stare bene e non posso pensare ai capricci di un ragazzo ora!
Arturo: hai ragione piccola, ora vado a dormire, notte.

Aprì la porta e mi nascosi dietro di essa, quando Arturo scese le scale entrai in stanza chiudendo la porta e fissando Diana.
Aveva paura che io avessi sentito, non mi aveva visto arrivare ma non avevo voglia di spiegarle come fossi arrivato lì senza farmi vedere davanti alla porta. Più la guardavo più avevo voglia di toccarla, accarezzarla.
Perciò feci la prima cosa che mi venne in mente, dopo che si alzò dal letto mentre chiedeva cosa avessi intenzione di fare per la notte, le presi il viso e la baciai intensamente.
Fu un bacio ricambiato, passionale ed entrambi ne avevamo bisogno, le sue labbra morbide combaciavano perfettamente con le mie.
Non so cosa mi stava succedendo, era forse reale questo sentimento? Poteva davvero diventare importante? Ancora non lo sapevo ma avevo bisogno di lei.

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