False emozioni

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Sussultai quando sentii la mano di Leonardo accarezzarmi la coscia, per poco non mi cadde la forchetta, ero in imbarazzo e gli piaceva guardarmi in quelle condizioni, perciò decisi di stare al gioco.
Mi avvicinai a lui senza guardarlo e sussurrai "se vuoi giocare con me bastava dirlo, fammi vedere cosa sai fare", allargai piano le gambe per lasciargli libero accesso, pensavo si sarebbe fermato ma dopo aver quasi sputato il vino rosso sul tavolo, attirando l'attenzione di tutti, comparì sul suo volto un sorrisetto malizioso.
Percorse l'interno coscia, entrò nei pantaloncini corti della tutina morbida che indossavo sfiorando il pizzo della mia biancheria intima, chiusi subito le gambe arrossendo, Beatrice si accorse del mio comportamento strano, perciò dopo che Leonardo tolse la mano dal mio corpo mi accompagnò velocemente al bagno, stavo andando a fuoco.

-mi spieghi che hai? Sei tutta rossa!
-Leonardo..
-si?
-mi ha messo una mano sulla coscia..
-e poi?
-ma doveva esserci per forza un "poi" scusami?
-rispondi!
-lo sfidai pensando di farlo sentire a disagio, aprii le gambe ma lui è entrato nel mio pantaloncino fino a toccarmi le mutande..
-CI AVREI GIURATO! Aveva uno sguardo così colpevole con il braccio spostato troppo nella tua direzione!
-ma perché si comporta così?
-non lo so amò, è strano, sembra sia realmente interessato a te però scopa con Cecilia..
-non farmelo immaginare per favore..
-quindi ti piace?
-no!
-si ti piace!
-non lo so..
-vabbè torniamo dagli altri, possiamo andare a prendere un dolce e poi tutti a casa dopo i saluti.
-ci sto.

Tornammo al tavolo chiedendo il conto, dopo aver pagato uscimmo a fare una passeggiata mentre alcuno fumavano una sigaretta, entrammo da "da Ernesto", sorrisi a zia Cheché che mi guardava con gli occhi illuminati. Dopo aver ordinato notai Cecilia prendere il polso di Leonardo trascinandolo fuori dal locale.

Leonardo's pov.

-mi spieghi che cazzo hai stasera? Non si può avere una serata tranquilla tra amici? Devi per forza trascinarmi fuori?
-spiegami che cazzo hai tu!
-perché lo dici?
-ti ho visto mentre toccavi la gamba di Diana! Pensi di prendermi per il culo?
-era solo un gioco!
-solo un gioco? Tu pensi davvero che sia stupida.
-te lo giuro Ceci era solo uno stupido gioco, a me di Diana non interessa nulla.

Mi resi conto subito di aver detto una cazzata ma non cercavo solo di convincere Cecilia, cercavo di convincere me stesso.
Diana era semplicemente bellissima con quella tutina che lasciava quelle gambe splendide scoperte..non riuscii a controllarmi ma so di doverlo fare, lei non è come Cecilia, non deciderebbe mai di avere solo una relazione di sesso con me, lei chiederebbe di più, un'amicizia, l'amore..
Come posso darle amore quando io per primo mi ero ripromesso di non concedere sentimenti veri a nessuna?
Sono stato tradito una volta ed è stato tremendo, non era vero amore ma è stato una merda scoprire la verità.
Il problema non è solo questione di fiducia, è il fatto che prima o poi dovrò tornare a Milano e forse trasferirmi a New York con mia madre per il suo nuovo lavoro, mi aprirebbe un sacco di opportunità come pilota grazie alle sue conoscenze..
Non so cosa ci sia tra me e Diana, spero solo voglia di passare una notte passionale insieme perché altrimenti sono davvero fottuto.

-Ripetilo.
-non siamo bambini Cecilia.
-ripetilo per favore.
-per me Diana non conta nulla, non siamo neanche davvero amici, era solo una presa per il culo, abitiamo insieme perciò devo fare la bella faccia davanti a lei ok?
-va bene cucciolo.

Si avvicinò a me e mi diede un passionale bacio che sapeva solo di falsità, il problema era mio, il sesso con lei è fantastico ma non c'è per niente intesa mentale,chissà come andrà a finire tutto questo.

Diana's pov.

Gli ordini erano arrivati perciò andai a cercare il bad boy insieme alla sua biondina arrogante, li trovai dietro un palazzo accanto alla rosticceria, stavano litigando perciò decisi di farmi un po' i fatti loro ascoltando.

Cecilia:-Ripetilo.
Leonardo:-non siamo bambini Cecilia.
Cecilia:-ripetilo per favore.
Leonardo:-per me Diana non conta nulla, non siamo neanche davvero amici, era solo una presa per il culo, abitiamo insieme perciò devo fare la bella faccia davanti a lei ok?
Cecilia:-va bene cucciolo.

Per lui non contavo nulla, tutti quei momenti passati insieme? Tutti i discorsi? Gli sguardi? Il gesto di stasera?..
Mi tolsi i tacchi per non fare troppo rumore e cominciai a correre, entrai nella rosticceria, presi la mia coppetta alla nocciola, pagai il conto e scappai senza dare spiegazioni.
Tuttavia Beatrice mi seguì, mi urlò contro di fermarmi ma ero troppo arrabbiata:

-fermati cazzo Diana! Mi fanno male i piedi così!
-...
-vuoi spiegarmi cosa cazzo è successo? Cosa hai visto? Cosa hai sentito di così sconvolgente da farti scappare in quel modo?
-per favore non parliamone m, ti racconto tutto domani, devi farmi un favore adesso.
-tutto quello che vuoi tesò.
-andiamo in discoteca, ho voglia di muovermi.

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