Atene

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-siete fissati con i gelsomini in questa casa.
-si sente tanto il profumo?
-da morire, non che mi dispiaccia, è molto buono ma i balconi sono pieni.
-lo so Amalia è fissata con i gelsomini non posso farci nulla.
-Amalia è la più grande tra voi?
-no è la seconda, Chiara è la primogenita.
-dove vivono?
-Chiara vive a Bergamo con il marito e il figlio mentre Amalia vive in Inghilterra dall'anno scorso, è riuscita a trovare lavoro in un'azienda grazie alla conoscenza di diverse lingue.
-hai una famiglia in gamba..
-lo so grazie.
-..ti hanno adottata vero? Non hai ereditato neanche un loro pregio.
-sei uno stronzo! Puoi tagliare i pomodori anche da solo.
-no dai aspetta stavo scherzando, non conosco bene tutte le tue qualità, nè i difetti ma tu e le tue sorelle vi somigliate molto.
-davvero?
-siete tutte ambiziose, testarde e avete gli stessi dolci lineamenti.
-Mh grazie..
-però penso che tu sia la più bella, il taglio dei tuoi occhi è particolare e hai uno sguardo intenso soprattutto quando mi guardi.

Occhiolino tattico del moro che avrebbe fatto svenire chiunque in momento..mantenni una certa serietà senza farmi ingannare.
-eh? Ma che dici io neanche ti calcolo.
-tanto ti ho scoperta, possiamo affrontare la questione in modo maturo, senza troppe discussioni unendo i nostri corpi in segno del nostro forte amore.

Lo guardai visibilmente scioccata, forse arrossì leggermente, non mi vergogno a parlare di certi argomenti ma il modo in cui mi guarda ed esprime certi pensieri mi mette in soggezione perciò faccio l'unica cosa che so fare meglio, faccio finta di essere scocciata e scappo nella mia camera. Sono una persona molto matura da cui prendere esempio ne sono consapevole.
Rimase lì a fissarmi presumo, sentivo i suoi occhi addosso finché non accelerai il passo fuggendo nel corridoio dove ascoltai il rumore di passi lenti e pesanti, non capisco perché deve darmi così fastidio.

Feci un'ultima corsa, mi mancavano pochi passi e avrei potuto chiudere la porta velocemente ma Leonardo mi prese in braccio e mi buttò sul mio letto fissandomi, sapeva quanto potesse darmi fastidio questa cosa ma non riuscivo a muovermi. Era bellissimo, con quei capelli spettinati e quel sorriso meraviglioso...devo smetterla di pensarci.
-sei un ebete, smettila di fissarmi.
-ma sei così paffutella!

Cominciò a tirarmi dei pizzicotti fastidiosi sulle guance quando sentimmo puzza di bruciato..si alzò e controllò il risultato della cena perfetta che mi aveva promesso prima di buttarla e scendere in tuta da Ernesto per prendere una pizza e due calzoni fritti da mangiare insieme.
Parlammo per ore delle nostre passioni, mi  ha raccontato del suo sogno di diventare pilota e visitare tutto il mondo, in cambio gli raccontai degli studi di fisioterapia, ero contenta di ascoltare qualcosa di vero uscire dalle sue labbra senza ombre e sfaccettature.

Dopo aver finito la cena decidemmo di stenderci sul divano scoprendo una cosa in comune molto ma molto importante...una passione innata per la serie tv più vista al mondo, la casa di carta.
Ormai è una serie che viene vista solo per moda, per ciò che rappresenta ma mi ha immerso ansiosamente in una adrenalina impressionante che d'ora in poi condividerò con la polpetta, la quale è avanti di me di poche puntate perciò abbiamo deciso di andare avanti con episodi che io ancora non avevo guardato per poter proseguire insieme.

-se fossi un membro della banda quale nome sceglieresti?
-non saprei..sarei indecisa tra due città molto belle.
-voglio ascoltarti fiore, avanti.
-odio quando mi chiami così.
-va bene spero ti abituerai perché ti chiamerò sempre così.
-...sono indecisa tra Vienna e Atene ma penso che la mia passione per la mitologia greca possa darti la risposta finale.
-noo non mi dire..
-cosa?
-quindi greco? Dei greci, mitologia greca..
-Sisi, non dirmi che sei romano tu.
-ma ovviamente scelgo la legione per sempre!
-tu stai male, mi fai altamente schifo.
-saresti una perfetta figlia di Ade sai?
-e tu saresti un perfetto figlio di Dioniso! Conosco la tua reputazione nelle discoteche di Milano!
-te l'ha detto Giacomo?

Giacomo è il fratello maggiore di Leonardo, ha 21 anni e abbiamo un bel rapporto anche se ci sentiamo raramente, tuttavia le volte in cui parliamo non riusciamo a staccare il telefono se non dopo una conversazione di circa tre ore e naturalmente la famiglia è un argomento che ci capita spesso di trattare.

-certo che me l'ha detto lui!
-non dovresti ascoltare dice una marea di cazzate.
-quello che dice sempre stronzate qua sei tu.
-non mi conosci per poterlo dire.
-sei sempre stato cattivo nei miei confronti e mi hai sempre presa per il culo, scusa se ti giudico dopo come mi hai sempre trattato..

Era irritato, mi guardava come se avessi detto cose spregevoli su di lui, non gli piace essere giudicato in un certo modo, ha sempre tenuto alla sua "reputazione" almeno questo è quello che mi ha detto Giacomo.
Era abbracciato a me mentre parlavamo ma appena cominciammo a discutere indietreggiò leggermente e si alzò per andarsene nella camera degli ospiti accanto alla mia senza neanche salutarmi, è un gran maleducato!
Fatto sta che gli urlai mentre camminava che fosse uno stupido e che non avrei voluto più parlargli, non capisco come abbia potuto offendersi per così poco, è così permaloso..

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